Scuola via Bramante, fondi a rischio
La denuncia dei genitori "Riapertura ancora lontana"
martedì 7 ottobre 2014
8.21
Nessuna riapertura in vista per l'istituto comprensivo di via Bramante. Continua l'odissea delle famiglie materane in attesa dal 2012. Nonostante i vari annunci ottimistici, il traguardo sembra ancora lontano.
Esasperati dalle lungaggini burocratiche e dalle false illusioni create dall'amministrazione comunale che aveva parlato di un ripristino entro la fine dell'anno 2014, i rappresentanti dei genitori, insieme alla dirigenza dell'istituto comprensivo n. 6, hanno richiesto e ottenuto un incontro con l'assessore al ramo.
"Nel corso dell'incontro si è appreso che l'appalto dei lavori per la realizzazione dei nuovi plessi scolastici dovrebbe finalmente essere pronto", si legge nella nota inviata dal comitato dei genitori.
Il via libera alla progettazione del bando era stato dato tramite la delibera di giunta numero 238 dell'11 Luglio 2014. La stessa prevedeva una dotazione finanziaria per il progetto pari a poco più di 5 milioni di euro, di cui circa 4 milioni provenienti dal Piano Nazionale per le città e la restante parte dalle casse comunali. Considerata la somma non sufficiente per la realizzazione di un istituto comprensivo, così com'era stato inizialmente prospettato, era stata stabilita l'istituzione esclusiva della scuola dell'infanzia e primaria.
Nel corso dell'incontro, però, le famiglie hanno appreso che "il progetto potrebbe includere anche la realizzazione degli edifici per la scuola media, qualora la Regione Basilicata concedesse un finanziamento aggiuntivo di euro 3 milioni richiesto dal Comune di Matera nello scorso mese di maggio 2014".
Secondo quanto riferito dall'assessore alle opere pubbliche, Nicola Trombetta, la colpa del ritardo nella pubblicazione del bando di gara sarebbe dell'ente regionale che tarda nel concedere una risposta.
Genitori e dirigenza scolastica, dunque, esortano i rappresentanti di via Verrastro: "Facciamo appello agli amministratori regionali affinché definiscano l'eventuale disponibilità di queste risorse aggiuntive, in modo da consentire al Comune di Matera di procedere con l'iter amministrativo prevedendo anche la scuola media o, in mancanza, realizzando solo la scuola primaria e la scuola dell'infanzia".
Il timore espresso dalle famiglie, oltre a quello relativo all'ulteriore ritardo nella realizzazione dell'opera, è rappresentato dal rischio di perdere anche i 5 milioni di euro del Piano Nazionale delle Città poiché la convenzione firmata dal Comune di Matera prevedeva entro Ottobre l'avvio dei lavori. "Dall'Amministrazione garantiscono di aver contattato il Ministero e di aver ricevuto assicurazioni che lo slittamento dei tempi non comprometterà l'erogazione dei fondi, ma di tali contatti non risultano esserci riscontri ufficiali, né documentazione scritta".
"Il Comitato dei Genitori chiede che si faccia presto – conclude la nota stampa - non è possibile ritardare ancora la realizzazione di un'opera tanto importante per le famiglie ed i ragazzi della città di Matera! Né sarebbe pensabile perdere fondi disponibili nell'attuale periodo di grave crisi economica!".
Esasperati dalle lungaggini burocratiche e dalle false illusioni create dall'amministrazione comunale che aveva parlato di un ripristino entro la fine dell'anno 2014, i rappresentanti dei genitori, insieme alla dirigenza dell'istituto comprensivo n. 6, hanno richiesto e ottenuto un incontro con l'assessore al ramo.
"Nel corso dell'incontro si è appreso che l'appalto dei lavori per la realizzazione dei nuovi plessi scolastici dovrebbe finalmente essere pronto", si legge nella nota inviata dal comitato dei genitori.
Il via libera alla progettazione del bando era stato dato tramite la delibera di giunta numero 238 dell'11 Luglio 2014. La stessa prevedeva una dotazione finanziaria per il progetto pari a poco più di 5 milioni di euro, di cui circa 4 milioni provenienti dal Piano Nazionale per le città e la restante parte dalle casse comunali. Considerata la somma non sufficiente per la realizzazione di un istituto comprensivo, così com'era stato inizialmente prospettato, era stata stabilita l'istituzione esclusiva della scuola dell'infanzia e primaria.
Nel corso dell'incontro, però, le famiglie hanno appreso che "il progetto potrebbe includere anche la realizzazione degli edifici per la scuola media, qualora la Regione Basilicata concedesse un finanziamento aggiuntivo di euro 3 milioni richiesto dal Comune di Matera nello scorso mese di maggio 2014".
Secondo quanto riferito dall'assessore alle opere pubbliche, Nicola Trombetta, la colpa del ritardo nella pubblicazione del bando di gara sarebbe dell'ente regionale che tarda nel concedere una risposta.
Genitori e dirigenza scolastica, dunque, esortano i rappresentanti di via Verrastro: "Facciamo appello agli amministratori regionali affinché definiscano l'eventuale disponibilità di queste risorse aggiuntive, in modo da consentire al Comune di Matera di procedere con l'iter amministrativo prevedendo anche la scuola media o, in mancanza, realizzando solo la scuola primaria e la scuola dell'infanzia".
Il timore espresso dalle famiglie, oltre a quello relativo all'ulteriore ritardo nella realizzazione dell'opera, è rappresentato dal rischio di perdere anche i 5 milioni di euro del Piano Nazionale delle Città poiché la convenzione firmata dal Comune di Matera prevedeva entro Ottobre l'avvio dei lavori. "Dall'Amministrazione garantiscono di aver contattato il Ministero e di aver ricevuto assicurazioni che lo slittamento dei tempi non comprometterà l'erogazione dei fondi, ma di tali contatti non risultano esserci riscontri ufficiali, né documentazione scritta".
"Il Comitato dei Genitori chiede che si faccia presto – conclude la nota stampa - non è possibile ritardare ancora la realizzazione di un'opera tanto importante per le famiglie ed i ragazzi della città di Matera! Né sarebbe pensabile perdere fondi disponibili nell'attuale periodo di grave crisi economica!".