Scuola, “sistema regge su improvvisazione e ingiustizie”
Il sindacato Ugl incontra rappresentanza di docenti materani
domenica 11 settembre 2016
10.20
Il sindacato Ugl ha incontrato una rappresentanza di insegnanti materani. La tematica affrontata nel corso dell'incontro è stata la controversa riforma su 'La buona scuola' contenente meccanismi di assegnazione cattedre che hanno costretto all'inizio dell'anno scolastico molti docenti, soprattutto quelli del mezzogiorno, a trasferirsi al centro-nord.
"Tutta l'impalcatura del sistema scuola – affermano il segretario generale Ugl scuola, Giuseppe Mascolo, e il segretario provinciale di Matera dello stesso sindacato, Pino Giordano - si regge sull'improvvisazione e cosa più grave, sul tentativo di far passare ingiustizie e ipocrisie culturali come 'atti dovuti, in quanto sostenuti da una legge 'fuorviante'. Una legge che pone le basi per una infinita serie di ricorsi che renderà ancora più difficile la vita degli insegnanti che saranno costretti a passare più tempo nelle aule dei tribunali che nelle aule scolastiche. Preoccupazione, disagio, sofferenza sono le emozioni che noi docenti esprimiamo".
Tante le istanze di tentativo di conciliazione che l'organizzazione sindacale ha inoltrato al governo centrale a seguito degli errori riscontrati nelle operazioni della mobilità per l'anno scolastico 2016/2017. "Il governo ha spezzato affetti – commenta Giordano - diviso famiglie mentre si denuncia l'assenza di politiche di sviluppo e si favorisce l'impoverimento delle comunità con un'emigrazione intellettuale che, tramite gli insegnati che si trasferiranno nelle regioni del centro nord, finirà per coinvolgere migliaia di famiglie materane: da questo increscioso sistema voluto da questo Governo – conclude il segretario Ugl, Giordano - , sono stati penalizzati migliaia di lavoratori, ma all'amministrazione non sfuggirà d'affrontare i dovuti risarcimenti con costi notevoli".
"Il ministero dell'istruzione – denuncia Mascolo - sta dimostrando di violare i principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero caratterizzare il suo operato, confermando l'impressione che, nella pubblica amministrazione, a pagare siano sempre i più deboli – ha dichiarato il segretario generale dell'Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, costringendo i lavoratori ad alimentare una nuova pagina di emigrazione per inseguire l'obiettivo di una cattedra di insegnamento nelle regioni del Nord per effetto della 'buona scuola' voluta da Renzi e non può dirsi sorpreso dalle conseguenze sociali devastanti delle sue riforme. Ci chiediamo – prosegue – come sia possibile: alcuni docenti, che oggi hanno superato l'anno di prova, solo alcuni giorni addietro non sono stati assunti a seguito del colloquio con il dirigente scolastico, tra l'altro dello stesso istituto dove hanno svolto e superato l'anno di prova. Ma questo è solo uno degli esempi del caos che regna sovrano e degli effetti perversi dell'eccessiva discrezionalità. Per Matera 2019 e per l'intera Basilicata – conclude il dirigente sindacale - a Renzi sfugge che poteva ben usare le risorse del fondo sociale europeo essendo ancora questa regione svantaggiata, per programmi d'istruzione in deroga. Un Governo sordo, muto e cieco che lo dimostra con una pessima gestione dell'iter delle conciliazioni attuato dal ministero, per tentare di sanare gli errori nelle procedure di mobilità del personale".
"Tutta l'impalcatura del sistema scuola – affermano il segretario generale Ugl scuola, Giuseppe Mascolo, e il segretario provinciale di Matera dello stesso sindacato, Pino Giordano - si regge sull'improvvisazione e cosa più grave, sul tentativo di far passare ingiustizie e ipocrisie culturali come 'atti dovuti, in quanto sostenuti da una legge 'fuorviante'. Una legge che pone le basi per una infinita serie di ricorsi che renderà ancora più difficile la vita degli insegnanti che saranno costretti a passare più tempo nelle aule dei tribunali che nelle aule scolastiche. Preoccupazione, disagio, sofferenza sono le emozioni che noi docenti esprimiamo".
Tante le istanze di tentativo di conciliazione che l'organizzazione sindacale ha inoltrato al governo centrale a seguito degli errori riscontrati nelle operazioni della mobilità per l'anno scolastico 2016/2017. "Il governo ha spezzato affetti – commenta Giordano - diviso famiglie mentre si denuncia l'assenza di politiche di sviluppo e si favorisce l'impoverimento delle comunità con un'emigrazione intellettuale che, tramite gli insegnati che si trasferiranno nelle regioni del centro nord, finirà per coinvolgere migliaia di famiglie materane: da questo increscioso sistema voluto da questo Governo – conclude il segretario Ugl, Giordano - , sono stati penalizzati migliaia di lavoratori, ma all'amministrazione non sfuggirà d'affrontare i dovuti risarcimenti con costi notevoli".
"Il ministero dell'istruzione – denuncia Mascolo - sta dimostrando di violare i principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero caratterizzare il suo operato, confermando l'impressione che, nella pubblica amministrazione, a pagare siano sempre i più deboli – ha dichiarato il segretario generale dell'Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, costringendo i lavoratori ad alimentare una nuova pagina di emigrazione per inseguire l'obiettivo di una cattedra di insegnamento nelle regioni del Nord per effetto della 'buona scuola' voluta da Renzi e non può dirsi sorpreso dalle conseguenze sociali devastanti delle sue riforme. Ci chiediamo – prosegue – come sia possibile: alcuni docenti, che oggi hanno superato l'anno di prova, solo alcuni giorni addietro non sono stati assunti a seguito del colloquio con il dirigente scolastico, tra l'altro dello stesso istituto dove hanno svolto e superato l'anno di prova. Ma questo è solo uno degli esempi del caos che regna sovrano e degli effetti perversi dell'eccessiva discrezionalità. Per Matera 2019 e per l'intera Basilicata – conclude il dirigente sindacale - a Renzi sfugge che poteva ben usare le risorse del fondo sociale europeo essendo ancora questa regione svantaggiata, per programmi d'istruzione in deroga. Un Governo sordo, muto e cieco che lo dimostra con una pessima gestione dell'iter delle conciliazioni attuato dal ministero, per tentare di sanare gli errori nelle procedure di mobilità del personale".