Scoperta dalla polizia una maxi piantagione di marijuana a Metaponto

Arrestati in flagranza due cittadini albanesi che presidiavano il campo

lunedì 19 settembre 2016 12.44
La Polizia di Stato ha scoperto un'estesa piantagione di marijuana in territorio di Bernalda ed ha arrestato i due cittadini albanesi responsabili sorprendendoli in flagranza di reato.
Si tratta della prima scoperta effettuata nel materano di una coltivazione davvero importante, consistente in quasi 4 mila piante per un peso complessivo di circa kg.800, che avrebbe fruttato enormi guadagni una volta giunte sul mercato clandestino della droga.
Per il suo ingente valore, i due albanesi responsabili, Gjika Gabriele di anni 27 e Dinaj Lamberto di 19, entrambi in Italia da pochi mesi e senza fissa dimora, montavano la guardia alla piantagione h24.
Lo dimostra il fatto che sul posto è stata ritrovato un riparo costituito da una tenda di fortuna, con materassi ed acqua minerale. A protezione del campo i due avevano sistemato una recinzione di fili elettrici collegati a due batterie 12V per tenere lontani gli animali selvatici.
La prima volta che, di notte, sono giunti sul posto individuando così il sito, i poliziotti hanno compreso che la coltivazione era presidiata dalla presenza di alcuni panni stesi ad asciugare.

L'indagine, svolta dalla Squadra Mobile di Matera, è scaturita da un'informazione che indicava l'esistenza di una piantagione di marijuana nelle adiacenze del fiume Bradano.
Raggiungere il sito, individuato in contrada Marinella nei pressi di Metaponto Lido, non è stato semplice, poiché il terreno situato proprio a ridosso del fiume era nascosto da una fitta vegetazione naturale di canne e altre piante che rendono difficile l'accesso al fondo, a cui si giunge solo percorrendo un tortuoso sentiero difficile da individuare soprattutto di notte.
Ha stupito la meticolosa, perfetta organizzazione allestita dai due scaltri coltivatori, che si avvalevano di una pompa sommersa nelle vicine acque del fiume. Queste venivano così aspirate grazie ad un gruppo elettrogeno e irrigate alle piante attraverso una rete di tubi.
Le piante, di diverse dimensioni e fasi di maturazione, avevano così modo di prosperare rigogliose. Gli investigatori hanno ritrovato sul posto anche dei fertilizzanti.
Sono serviti pochi appostamenti agli uomini della Squadra Mobile per sorprendere i due "agricoltori" nottetempo mentre stavano raccogliendo alcune piante riponendole in una quarantina di sacchi.
Vistisi scoperti, i due hanno tentato la fuga, ma i poliziotti erano bene appostati e dopo un breve inseguimento a piedi li hanno bloccati ed arrestati.

Condotti nel carcere di Matera, dovranno ora rispondere del reato di coltivazione di marijuana senza autorizzazione, aggravato dall'ingente quantitativo.
Tutte le piantine sono state tagliate e portate via dagli stessi poliziotti e sottoposte a sequestro, insieme agli attrezzi agricoli ritrovati, utilizzati per la coltivazione.
Le indagini proseguono, sia per verificare se i due malviventi fossero armati visto che su un materasso è stata rilevata l'impronta di una pistola, sia per accertare l'esistenza di eventuali complici.