Sarà riaperto il 10 Febbraio l'istituto scolastico Ipsia-Morra-Da Vinci

Il sindaco: "Con la sinergia fra istituzioni abbiamo sfidato le inerzie e risolto i problemi"

giovedì 14 gennaio 2016 14.58
"Amministrare vuol dire anche avere il coraggio di firmare carte. Entrare, al contrario, nel cono d'ombra della garanzia assoluta avrebbe voluto dire entrare nel pressapochismo". E' così che il sindaco Raffaello de Ruggieri ha aperto oggi la conferenza stampa nel corso della quale è stata annunciata la riapertura dei padiglioni A-B-C dell'Ipsia Isabella Morra-Da Vinci in contrada Rondinelle, sottolineando innanzitutto il clima di sinergia e completa collaborazione che ha unito l'amministrazione comunale e provinciale in questa importante operazione.

"Era un problema che scottava sulla pelle di ragazzi che invece dovrebbero fare della professionalità il bagaglio del loro futuro. Per queste operazioni abbiamo contato sulla responsabilità di chi ha avuto coraggio. Oggi c'è la tendenza a non assumersi responsabilità. Oggi invece si celebra l'impegno di funzionari che hanno superato un blocco, che hanno sfidato le inerzie dimostrando responsabilità civica e risolvendo i problemi. Quella che ha condotto a questo risultato è stata una operazione di missione civica da parte dei ragazzi e degli insegnanti. Al più presto – ha annunciato poi il sindaco – verificheremo lo stato di tutti i manufatti scolastici".

"Sono felice di aver potuto condurre questa vicenda fino a questo punto – ha aggiunto l'assessore alle Opere pubbliche, Antonella Prete – E' una priorità che ha investito questa amministrazione, perché il problema si è posto in tutta la sua gravità poco prima dell'inizio dell'anno scolastico. La soluzione individuata dimostra la validità degli incontri svolti fra tecnici, dirigenti scolastici e uffici istituzionali. Dovevamo rendere operativa la struttura dell'Isabella Morra a causa della carenza di spazi, ma soprattutto garantire la sicurezza degli studenti aprendo l'apertura dei padiglioni in piena tranquillità. Abbiamo così proceduto ad una revoca parziale e aperto i tre settori. Rimane ancora chiuso quello destinato agli ex alloggi che però non sono un problema per l'utilizzo complessivo della struttura".

Il dirigente delle Opere pubbliche, Sante Lormurno è entrato nel merito tecnico della vicenda e ha sottolineato la situazione di degrado nella quale la struttura si trovava al momento dell'intervento con riferimento alla norma che prevede che nel caso di decadimento, le verifiche debbano essere particolarmente approfondite. "Il nostro patrimonio scolastico risale agli anni '60 e ha costruzioni con tecnologie, norme e materiali dell'epoca e non sono strutture antisismiche. E' possibile però per legge utilizzarle fornendo un ordine di priorità agli interventi statali e regionali. Al primo posto ci sono ovviamente le strutture in difficoltà. Il caso dell'Ipsia non è di questo tipo, ma in merito al degrado dei padiglioni, abbiamo valutato anche l'eventuale decadimento dei materiali". Una relazione degli uffici tecnici della Provincia ha invece rassicurato, confermando la riapertura revocando parzialmente l'ordinanza di sgombero che era stata fatta.

"La collaborazione è proseguita tanto da farci bandire gare in tempo per non perdere finanziamenti per le scuole del Comune (225 mila euro) e della Provincia (425 mila euro)". "Oggi è una giornata importante soprattutto per gli studenti – ha aggiunto il presidente della Provincia Francesco De Giacomo – Dopo quattro anni i ragazzi potranno finalmente usufruire dei laboratori per completare il loro ciclo di studi. Dal 10 febbraio i ragazzi potranno tornare in quell'edificio nel quale verrà ripristinato il riscaldamento. Fino ad ora in quelle strutture, per le opere svolte, sono stai spesi circa 900 mila euro che hanno riguardato anche i laboratori e la pavimentazione. Il mondo del lavoro, d'altronde, ha bisogno di professionalità formate non solo con la didattica".

La dirigente scolastica Rosaria Cancelliere ha ricordato l'evoluzione della vicenda, sin dal crollo del 25 settembre 2012 e sottolineato la sinergia che si è creata fra le istituzioni. "Abbiamo collaborato e sofferto con i ragazzi, i professori, i tecnici. La scuola ha dimostrato di comprendere e condividere questo problema. Ringrazio anche il Provveditore che mi ha affiancato in questo percorso, facendosi nostro referente. Oggi posso dire che saremo in grado finalmente di realizzare tutto ciò che è riportato nel nostro depliant: studenti oggi, professionisti domani. Svilupperemo infatti le professionalità richieste dal mercato del lavoro. Finora ci siamo arrangiati con attività di simulazione e incontri con le imprese con le aule disponibili. Ora siamo nelle condizioni di operare in modo ottimale".

Il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Nicola Caputo, ha commentato positivamente la riapertura della struttura sottolineando: "I ragazzi per tre anni sono stati privati, per cause accidentali, dei laboratori. Hanno compreso che tutti stavamo agendo per i loro interessi e hanno avuto pazienza fino ad oggi. Finalmente è finita l'odissea della famiglia scolastica Ipsia-Da Vinci di Matera". Presente all'incontro anche il vicario dell'Ufficio scolastico provinciale, Filomena Di Bari.