Sanità, Basilicata promossa dal Ministero
Unica regione meridionale a conquistare il bollino verde
venerdì 26 dicembre 2014
9.09
"Bollino verde" nella classifica pubblicata nel 2014 per il sistema sanitario lucano. Tempo di bilanci anche per il Ministero della Salute che esegue una valutazione sul livello di erogazione dei livelli minimi d'assistenza (Lea) da parte delle Regioni italiane. I LEA sono l'insieme delle prestazioni che dovrebbero essere garantite a tutti i cittadini italiani dal Servizio Sanitario Nazionale; in altri termini sono le prestazioni attraverso le quali, concretamente, si attua il diritto alla salute.
Un risultato per la Basilicata soddisfacente se si considera che non in tutte le regioni tale diritto viene garantito, anzi, nell'ultima valutazione soltanto otto regioni risultano adempienti e fra queste, unica regione dell'Italia meridionale, appunto la Basilicata che, con i suoi risultati, si allinea ai migliori sistemi sanitari italiani, con la Toscana, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia, la Liguria, le Marche e l'Umbria.
Trentuno in totale gli indicatori di valutazione. Tra questi, oltre a quello di sostenibilità economica, vi sono quelli relativi all'area della prevenzione, con indicatori che riguardano la copertura vaccinale piuttosto che i programmi di screening, alla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro o la salute degli alimenti, all'area dell'assistenza distrettuale, di base e specialistica, all'area dell'assistenza ospedaliera nelle sue diverse e complesse funzioni, all'area dei servizi di emergenza.
Molti aspetti raggiungono livelli di eccellenza nel panorama nazionale italiano, ma naturalmente vi sono anche aree con margini di miglioramento. Vanno migliorati ancora i risultati riscontrabili, ad esempio, nel percorso nascita e nell'assistenza perinatale e neonatale, così come vanno migliorati alcuni indicatori che riguardano l'appropriatezza e la qualità dell'assistenza ospedaliera piuttosto che i tempi di attesa di alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali. Il risultato complessivo, però, è quello di un sistema sanitario sano ed efficiente che riesce a garantire i servizi dovuti ai propri cittadini.
Risultato, va notato, ottenuto attraverso una spesa pro capite sostanzialmente allineata con quella media nazionale, e quindi virtuoso anche sotto il profilo dell'efficienza economica ossia della sostenibilità del sistema.
Un risultato per la Basilicata soddisfacente se si considera che non in tutte le regioni tale diritto viene garantito, anzi, nell'ultima valutazione soltanto otto regioni risultano adempienti e fra queste, unica regione dell'Italia meridionale, appunto la Basilicata che, con i suoi risultati, si allinea ai migliori sistemi sanitari italiani, con la Toscana, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia, la Liguria, le Marche e l'Umbria.
Trentuno in totale gli indicatori di valutazione. Tra questi, oltre a quello di sostenibilità economica, vi sono quelli relativi all'area della prevenzione, con indicatori che riguardano la copertura vaccinale piuttosto che i programmi di screening, alla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro o la salute degli alimenti, all'area dell'assistenza distrettuale, di base e specialistica, all'area dell'assistenza ospedaliera nelle sue diverse e complesse funzioni, all'area dei servizi di emergenza.
Molti aspetti raggiungono livelli di eccellenza nel panorama nazionale italiano, ma naturalmente vi sono anche aree con margini di miglioramento. Vanno migliorati ancora i risultati riscontrabili, ad esempio, nel percorso nascita e nell'assistenza perinatale e neonatale, così come vanno migliorati alcuni indicatori che riguardano l'appropriatezza e la qualità dell'assistenza ospedaliera piuttosto che i tempi di attesa di alcune prestazioni specialistiche ambulatoriali. Il risultato complessivo, però, è quello di un sistema sanitario sano ed efficiente che riesce a garantire i servizi dovuti ai propri cittadini.
Risultato, va notato, ottenuto attraverso una spesa pro capite sostanzialmente allineata con quella media nazionale, e quindi virtuoso anche sotto il profilo dell'efficienza economica ossia della sostenibilità del sistema.