Samarcanda, come includere i ragazzi immigrati nelle scuole
L'organizzazione dell'iniziativa affidata all'associazione Tolbà
mercoledì 12 novembre 2014
15.25
"Samarcanda – sulla strada dell'inclusione scolastica" è il progetto, redatto e organizzato dall'associazione Tolbà, con l'obiettivo di favorire l'inserimento di ragazzi immigrati nel contesto scolastico italiano e, in questo caso, materano.
L'iniziativa è cofinanziata dal ministero dell'Interno e dall'Unione europea con risorse rivenienti dal fondo europeo per l'integrazione di cittadini che Samarcanda intende realizzare con la collaborazione di scuole partner come gli istituti comprensivi "Padre Minozzi" e l'istituto superiore "Morra" con cui realizzare dei programmi scuola-lavoro.
Il prefetto, Luigi Pizzi, che ha ospitato in Prefettura la presentazione dell'iniziativa, ha spiegato che "L'aumento del radicamento nel territorio di ragazzi immigrati, pone la necessità di favorire la loro integrazione nel contesto sociale italiano. La sussidiarietà orizzontale si realizza a pieno con questa iniziativa".
Il progetto è caratterizzato da un percorso interculturale che ha diversi obiettivi: prevenire l'abbandono scolastico, migliorare la conoscenza del sistema scuola per i genitori immigrati, facilitare l'inclusione dei ragazzi, formare gli insegnati ad una didattica interculturale, realizzare un disegno animato – inserito in un dvd - al quale parteciperanno gli alunni immigrati recitando con la loro lingua d'origine.
Il percorso sarà realizzato attraverso una serie di incontri tra genitori con l'ausilio di mediatori di madre lingua. Altri incontri saranno predisposti per la formazione degli insegnanti nell'adottare didattiche interculturali in 4 aree oggetto di studio (matematica, geografia, storia e lingua). Sarà anche organizzato un dopo-scuola per 40 alunni stranieri degli istituti comprensivi partner e di altre scuole interessate. Il tutto si concluderà con la realizzazione di un disegno animato plurilingue su una storia d'integrazione "Il libro delle parole magiche" che sarà realizzato in 6 lingue e consultabile in cartaceo in 12 lingue.
Importante è la presenza di un comitato scientifico che monitorerà e valuterà gli strumenti didattici elaborati durante il progetto, supporterà la rete di servizi pubblici che si occuperà di intercultura e svilupperà le attività di "intercultura urbana" con incontri nei quartieri della città.
L'iniziativa è cofinanziata dal ministero dell'Interno e dall'Unione europea con risorse rivenienti dal fondo europeo per l'integrazione di cittadini che Samarcanda intende realizzare con la collaborazione di scuole partner come gli istituti comprensivi "Padre Minozzi" e l'istituto superiore "Morra" con cui realizzare dei programmi scuola-lavoro.
Il prefetto, Luigi Pizzi, che ha ospitato in Prefettura la presentazione dell'iniziativa, ha spiegato che "L'aumento del radicamento nel territorio di ragazzi immigrati, pone la necessità di favorire la loro integrazione nel contesto sociale italiano. La sussidiarietà orizzontale si realizza a pieno con questa iniziativa".
Il progetto è caratterizzato da un percorso interculturale che ha diversi obiettivi: prevenire l'abbandono scolastico, migliorare la conoscenza del sistema scuola per i genitori immigrati, facilitare l'inclusione dei ragazzi, formare gli insegnati ad una didattica interculturale, realizzare un disegno animato – inserito in un dvd - al quale parteciperanno gli alunni immigrati recitando con la loro lingua d'origine.
Il percorso sarà realizzato attraverso una serie di incontri tra genitori con l'ausilio di mediatori di madre lingua. Altri incontri saranno predisposti per la formazione degli insegnanti nell'adottare didattiche interculturali in 4 aree oggetto di studio (matematica, geografia, storia e lingua). Sarà anche organizzato un dopo-scuola per 40 alunni stranieri degli istituti comprensivi partner e di altre scuole interessate. Il tutto si concluderà con la realizzazione di un disegno animato plurilingue su una storia d'integrazione "Il libro delle parole magiche" che sarà realizzato in 6 lingue e consultabile in cartaceo in 12 lingue.
Importante è la presenza di un comitato scientifico che monitorerà e valuterà gli strumenti didattici elaborati durante il progetto, supporterà la rete di servizi pubblici che si occuperà di intercultura e svilupperà le attività di "intercultura urbana" con incontri nei quartieri della città.