Riunione tecnica al cantiere del DEA Matera
Occasione per fare il punto sull'avanzamento dei lavori
martedì 29 marzo 2022
Un sopralluogo per fare il punto della situazione e lo stato di avanzamento dei lavori, tenutasi con tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del Dea, il Museo di Demo-Etno-Antropologico nei Sassi. Sul cantiere si sono recati il Sindaco Bennardi, gli assessori alle Opere Pubbliche Sante Lomurno, all'urbanistica Rossella Nicoletti, alla Cultura e Sassi Tiziana D'Oppido, oltre al dirigente comunale Demarco, al Prof. Ferdinando Mirizzi e il direttore dei lavori, l'architetto Sergio Lamacchia.
Un incontro per verificare lo stato dell'arte anche alla luce degli imprevisti e delle scoperte avvenute nel corso degli scavi tra cui anche nuove tombe di una necropoli diffusa. Nel corso della riunione sono state decide alcune varianti al progetto originario, in maniera da procedere speditamente verso il completamento dei lavori, che dovrebbero terminare entro l'inverno prossimo.
"Abbiamo voluto fare il punto sullo stato dei lavori per quello che è uno dei più attesi musei e attrattori culturali oltre che turistici della città, - oltre al fascino che è in grado ancora di generare questa area degli antichi rioni, sicuramente tra le più intatte e autentiche dei Sassi di Matera" – ha affermato il sindaco Domenico Bennardi che ha sottolineato come "presto il DEA racconterà ai suoi abitanti, oltre ai turisti che siamo sicuri riuscirà ad attirare la storia di una comunità millenaria da un punto di vista archeologico, antropologico e architettonico".
Il primo cittadino, poi, ha reso noto che l'amministrazione comunale è già a lavoro per organizzare il piano gestionale. Infatti- continua Bennardi- "per troppi cantieri e per troppi anni si è pensato al recupero e alla consegna di luoghi culturali senza prevedere una gestione immediatamente concomitante al termine dei lavori stessi, determinando inevitabilmente incuria, vandalizzazione, abbandono e necessità di ulteriori interventi in un loop amministrativo oneroso, lento e poco proficuo".
E dunque- conclude il primo cittadino "sarà fondamentale continuare il ragionamento e il lavoro già portato avanti nel corso dell'ultima conferenza dei servizi presso la Casa Cava, ovvero una valutazione partecipata e aperta alla città, soprattutto prevedendo un comitato scientifico autorevole che sia in grado di confermare con la massima precisione e puntualità possibile l'impianto narrativo ed espositivo previsto dal Progetto, anche col supporto dell'Università della Basilicata con cui Matera e questa amministrazione ha già siglato alcuni mesi fa la Carta del Potenziale Archeologico".
Un incontro per verificare lo stato dell'arte anche alla luce degli imprevisti e delle scoperte avvenute nel corso degli scavi tra cui anche nuove tombe di una necropoli diffusa. Nel corso della riunione sono state decide alcune varianti al progetto originario, in maniera da procedere speditamente verso il completamento dei lavori, che dovrebbero terminare entro l'inverno prossimo.
"Abbiamo voluto fare il punto sullo stato dei lavori per quello che è uno dei più attesi musei e attrattori culturali oltre che turistici della città, - oltre al fascino che è in grado ancora di generare questa area degli antichi rioni, sicuramente tra le più intatte e autentiche dei Sassi di Matera" – ha affermato il sindaco Domenico Bennardi che ha sottolineato come "presto il DEA racconterà ai suoi abitanti, oltre ai turisti che siamo sicuri riuscirà ad attirare la storia di una comunità millenaria da un punto di vista archeologico, antropologico e architettonico".
Il primo cittadino, poi, ha reso noto che l'amministrazione comunale è già a lavoro per organizzare il piano gestionale. Infatti- continua Bennardi- "per troppi cantieri e per troppi anni si è pensato al recupero e alla consegna di luoghi culturali senza prevedere una gestione immediatamente concomitante al termine dei lavori stessi, determinando inevitabilmente incuria, vandalizzazione, abbandono e necessità di ulteriori interventi in un loop amministrativo oneroso, lento e poco proficuo".
E dunque- conclude il primo cittadino "sarà fondamentale continuare il ragionamento e il lavoro già portato avanti nel corso dell'ultima conferenza dei servizi presso la Casa Cava, ovvero una valutazione partecipata e aperta alla città, soprattutto prevedendo un comitato scientifico autorevole che sia in grado di confermare con la massima precisione e puntualità possibile l'impianto narrativo ed espositivo previsto dal Progetto, anche col supporto dell'Università della Basilicata con cui Matera e questa amministrazione ha già siglato alcuni mesi fa la Carta del Potenziale Archeologico".