Rinviata l’approvazione del piano regionale trasporti
La Regione convoca le parti sociali per il 12 settembre. I commenti dei sindacati.
venerdì 9 settembre 2016
9.18
Nella giornata di ieri la giunta regionale ha avviato il dibattito sul nuovo piano regionale del trasporti, decidendo di rinviarne l'approvazione a data da destinarsi. Inoltre, lo stesso ente regionale ha deciso di incontrare le parti sociali per il 12 settembre.
Convocazione ben accolta dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, Bruno Bevilacqua, Carlo Costa e Michele Carone, che avevano contestato inizialmente il metodo poco partecipativo con cui l'amministrazione regionale si apprestava a deliberare il piano dei trasporti.
"Ora si apre uno spiraglio per evitare lo sciopero – annunciano i tre segretari – ma attendiamo i fatti. Approvare il nuovo piano regionale dei trasporti senza alcun confronto sindacale – spiegano Bevilacqua, Costa e Carone – sarebbe stata una clamorosa forzatura antidemocratica in ragione dei numeri che esprime il settore, con oltre 50 aziende attive e 1.300 dipendenti, e in ragione di quanto dispone l'art. 20 della legge regionale n. 22 del 1998, vale a dire l'osservatorio regionale della mobilità. Del resto, lo stesso assessore Benedetto – fanno notare i tre sindacalisti – nel corso dell'incontro con i segretari confederali del 5 settembre aveva preso l'impegno di riconvocare le parti il 19 settembre per analizzare i contenuti e le indicazioni politiche della bozza. Poi la brusca accelerazione e, oggi, la marcia indietro che consideriamo saggia e doverosa".
Le problematiche strutturali che attanagliano il comparto e il duro pressing sindacale hanno alla fine indotto la giunta regionale a "evitare frettolose fughe in avanti – continuano i segretari – e a riaprire il confronto di merito sui contenuti del piano prima della sua approvazione, come imporrebbe, se non la prassi consolidata della Regione, quanto meno la logica. Nel merito della proposta sottolineiamo la nostra totale contrarietà alle ipotesi paventate di spezzatino aziendale nelle prossime gare e ribadiamo quanto già sostenuto da Summa, Falotico e Vaccaro sul fatto che il documento confederale 'Basilicata 2020' contiene indirizzi precisi circa la visione dei sistemi di trasporto in Basilicata, così come contiene una chiara indicazione circa la possibilità di individuare a mezzo gara un unico soggetto che possa gestire il trasporto pubblico locale regionale su gomma; una scelta dettata dalla necessità di migliorare gli standard di qualità del servizio e assicurare le giuste economie di scala".
"La soluzione prospettata del soggetto unico – concludono i segretari di Filt, Fit e Uilt – garantirebbe inoltre ai lavoratori del settore uniformità di regole contrattuali, regole che l'assessore dovrebbe conoscere bene vista la sua conclamata estrazione imprenditoriale".
Convocazione ben accolta dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali, Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, Bruno Bevilacqua, Carlo Costa e Michele Carone, che avevano contestato inizialmente il metodo poco partecipativo con cui l'amministrazione regionale si apprestava a deliberare il piano dei trasporti.
"Ora si apre uno spiraglio per evitare lo sciopero – annunciano i tre segretari – ma attendiamo i fatti. Approvare il nuovo piano regionale dei trasporti senza alcun confronto sindacale – spiegano Bevilacqua, Costa e Carone – sarebbe stata una clamorosa forzatura antidemocratica in ragione dei numeri che esprime il settore, con oltre 50 aziende attive e 1.300 dipendenti, e in ragione di quanto dispone l'art. 20 della legge regionale n. 22 del 1998, vale a dire l'osservatorio regionale della mobilità. Del resto, lo stesso assessore Benedetto – fanno notare i tre sindacalisti – nel corso dell'incontro con i segretari confederali del 5 settembre aveva preso l'impegno di riconvocare le parti il 19 settembre per analizzare i contenuti e le indicazioni politiche della bozza. Poi la brusca accelerazione e, oggi, la marcia indietro che consideriamo saggia e doverosa".
Le problematiche strutturali che attanagliano il comparto e il duro pressing sindacale hanno alla fine indotto la giunta regionale a "evitare frettolose fughe in avanti – continuano i segretari – e a riaprire il confronto di merito sui contenuti del piano prima della sua approvazione, come imporrebbe, se non la prassi consolidata della Regione, quanto meno la logica. Nel merito della proposta sottolineiamo la nostra totale contrarietà alle ipotesi paventate di spezzatino aziendale nelle prossime gare e ribadiamo quanto già sostenuto da Summa, Falotico e Vaccaro sul fatto che il documento confederale 'Basilicata 2020' contiene indirizzi precisi circa la visione dei sistemi di trasporto in Basilicata, così come contiene una chiara indicazione circa la possibilità di individuare a mezzo gara un unico soggetto che possa gestire il trasporto pubblico locale regionale su gomma; una scelta dettata dalla necessità di migliorare gli standard di qualità del servizio e assicurare le giuste economie di scala".
"La soluzione prospettata del soggetto unico – concludono i segretari di Filt, Fit e Uilt – garantirebbe inoltre ai lavoratori del settore uniformità di regole contrattuali, regole che l'assessore dovrebbe conoscere bene vista la sua conclamata estrazione imprenditoriale".