Disservizi per i rifiuti, il Comune di Matera si difende
Il centrodestra accusa l'amministrazione di provocare ritardi
giovedì 6 febbraio 2020
9.47
Il Comune di Matera non c'entra. Lo dice forte e chiaro l'assessore comunale all'ambiente Giuseppe Tragni, in risposta al centrodestra che addebita al Comune la responsabilità sui disservizi legati alla gestione dei rifiuti del Sub ambito Matera.
Il rappresentante della giunta De Ruggieri rimanda al mittente le accuse sollevate dai consiglieri regionali Enzo Acito e Giammichele Vizziello a margine di un incontro presso la Regione. Un tavolo di lavoro nel quale sono emerse le problematiche legate in particolar modo alla chiusura della discarica de La Martella, interessata da lavori di riqualificazione necessari per rispondere al richiamo dell'Europa (procedura di infrazione comunitaria). I due consiglieri attribuiscono esclusivamente alla responsabilità e alle mancanze del Comune di Matera i problemi legati alla gestione del porta a porta nel sub ambito 1.
"La criticità è rappresentata esclusivamente dal Comune di Matera, che oltre ad avere una percentuale di raccolta differenziata del 20 per cento, condiziona l'avvio del nuovo contratto"- ha dichiarato Acito. "Peraltro anche la indisponibilità delle isole ecologiche previste contrattualmente, e la cui responsabilità ricade esclusivamente sul Comune di Matera, può costituire ulteriori criticità. I cittadini materani rischiano di pagare prezzi altissimi per questa storica incapacità gestionale"- ha continuato il consigliere di Forza Italia, a cui si è associato Vizziello. "Abbiamo registrato una serie di resistenze del Comune di Matera- ha detto il consigliere regionale di maggioranza- L'obiettivo è quello di evitare che la comunità materana debba pagare scelte amministrative come quella di acquisire e non utilizzare il tritovagliatore. Conferire i rifiuti in un luogo distante e diverso da quello attuale significa venir meno al principio di prossimità e determina maggiori costi oltre che conseguenze ambientali"- conclude Vizziello.
Ma le parole dei due consiglieri regionali non sono andate giù all'assessore Tragni che ha voluto replicare prontamente alle accuse mosse da Acito e Vizziello. "Al Comune di Matera non può essere addebitata alcuna strumentale responsabilità nell'attuazione del servizio di gestione dei rifiuti del Sub ambito Matera 1, che attiene ad un contratto tra due diversi soggetti: Sub ambito e Cns"- ha chiarito Tragni.
"Esiste un capitolato di gara che non fa riferimento alla disponibilità dell'impianto di La Martella per il trattamento dei rifiuti rivenienti dalla gestione dei Comuni del sub ambito 1 ed esiste un contratto firmato dalla società che si è aggiudicata la gara che certifica questa indisponibilità"- spiega l'assessore all'ambiente di Matera che chiarisce la posizione del comune che "non intende entrare in una vicenda che attiene esclusivamente alla gestione imprenditoriale del Consorzio aggiudicatario che deve tener conto delle previsioni di gara e delle prescrizioni del contratto".
Insomma, le responsabilità sono da cercare altrove, secondo Tragni. "Non è accettabile che si speculi, diffondendo notizie non vere solo per fini elettorali, su un argomento così delicato per i cittadini. Siamo, come sempre disponibili a confrontarci e ad illustrare la reale situazione ai tavoli che la Regione intenderà convocare"- chiosa Tragni.
Il rappresentante della giunta De Ruggieri rimanda al mittente le accuse sollevate dai consiglieri regionali Enzo Acito e Giammichele Vizziello a margine di un incontro presso la Regione. Un tavolo di lavoro nel quale sono emerse le problematiche legate in particolar modo alla chiusura della discarica de La Martella, interessata da lavori di riqualificazione necessari per rispondere al richiamo dell'Europa (procedura di infrazione comunitaria). I due consiglieri attribuiscono esclusivamente alla responsabilità e alle mancanze del Comune di Matera i problemi legati alla gestione del porta a porta nel sub ambito 1.
"La criticità è rappresentata esclusivamente dal Comune di Matera, che oltre ad avere una percentuale di raccolta differenziata del 20 per cento, condiziona l'avvio del nuovo contratto"- ha dichiarato Acito. "Peraltro anche la indisponibilità delle isole ecologiche previste contrattualmente, e la cui responsabilità ricade esclusivamente sul Comune di Matera, può costituire ulteriori criticità. I cittadini materani rischiano di pagare prezzi altissimi per questa storica incapacità gestionale"- ha continuato il consigliere di Forza Italia, a cui si è associato Vizziello. "Abbiamo registrato una serie di resistenze del Comune di Matera- ha detto il consigliere regionale di maggioranza- L'obiettivo è quello di evitare che la comunità materana debba pagare scelte amministrative come quella di acquisire e non utilizzare il tritovagliatore. Conferire i rifiuti in un luogo distante e diverso da quello attuale significa venir meno al principio di prossimità e determina maggiori costi oltre che conseguenze ambientali"- conclude Vizziello.
Ma le parole dei due consiglieri regionali non sono andate giù all'assessore Tragni che ha voluto replicare prontamente alle accuse mosse da Acito e Vizziello. "Al Comune di Matera non può essere addebitata alcuna strumentale responsabilità nell'attuazione del servizio di gestione dei rifiuti del Sub ambito Matera 1, che attiene ad un contratto tra due diversi soggetti: Sub ambito e Cns"- ha chiarito Tragni.
"Esiste un capitolato di gara che non fa riferimento alla disponibilità dell'impianto di La Martella per il trattamento dei rifiuti rivenienti dalla gestione dei Comuni del sub ambito 1 ed esiste un contratto firmato dalla società che si è aggiudicata la gara che certifica questa indisponibilità"- spiega l'assessore all'ambiente di Matera che chiarisce la posizione del comune che "non intende entrare in una vicenda che attiene esclusivamente alla gestione imprenditoriale del Consorzio aggiudicatario che deve tener conto delle previsioni di gara e delle prescrizioni del contratto".
Insomma, le responsabilità sono da cercare altrove, secondo Tragni. "Non è accettabile che si speculi, diffondendo notizie non vere solo per fini elettorali, su un argomento così delicato per i cittadini. Siamo, come sempre disponibili a confrontarci e ad illustrare la reale situazione ai tavoli che la Regione intenderà convocare"- chiosa Tragni.