Riconosciuto sui social finisce in carcere per rapina a mano armata
Arrestato l'autore della rapina alla Banca Carime
giovedì 31 marzo 2016
9.50
Incastrato grazie ai social.
E' stato arrestato dalla Polizia di Matera il rapinatore della Banca Carime che lo scorso dicembre si introdusse, armato di un coltello, nella sede dell'istituto bancario in pieno centro storico, e sotto la finta minaccia di un ordigno, rivelatosi poi falso, aveva minacciato i cassieri facendosi consegnare 200.000 euro in contanti prima di riuscire a scappare.
Complice il ritardo nel dare l'allarme alla Questura, l'uomo si era allontanato da Matera senza difficoltà.
Immediate le indagini della squadra mobile sebbene nella rete di informazione di tutte le squadre mobili d'Italia, in cui erano state inserite le immagini estrapolate dalle telecamere durante la rapina, il soggetto risultava sconosciuto.
Dopo giorni di vane ricerche finalmente l'intuizione: postare, a distanza di un mese, le immagini che ritraevano l'uomo a viso scoperto entrare in banca e perpetrare la rapina.
Dopo tre giorni di massima condivisione delle immagini , fino ad arrivare a 768.000 visualizzazioni, grazie anche all' amplificazione fatta da #AGENTELISA , la pagina social di Polizia di Stato più seguita in Italia, un cittadino ha riconosciuto l'uomo.
Da lì tutto il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile di Matera, diretti da Fulvio Manco per trovare riscontri, indizi, prove, che confermassero la presenza dell'uomo sul posto, sui suoi spostamenti, sui suoi contatti, considerando anche che avesse oscurato il proprio profilo facebook subito dopo la rapina. Ed ancora, attività di intercettazioni telefoniche e pedinamenti, fino a stamani quando M. S., barese di 27 anni, incensurato, è stato arrestato con l'accusa di rapina pluriaggravata.
"Il lavoro indispensabile della polizia scientifica materana per il riscontro fotografico del soggetto rispetto ai fotogrammi e la necessaria comparazione fisiognomica, hanno messo il sigillo sull'univocità del soggetto – fanno sapere dalla Questura - Grazie a questo lavoro sinergico e alla grande collaborazione di tutti voi che ci seguite ormai da tutta Italia sulla pagina Facebook Questura di Matera, siamo arrivati al risultato di assicurare alla giustizia un rapinatore che forte del suo anonimato, puntava all'impunità. Un risultato eccellente per chi crede nel valore del buon uso delle pagine Social della Polizia e di tutti voi che credete nel lavoro della Polizia di Stato".
E' stato arrestato dalla Polizia di Matera il rapinatore della Banca Carime che lo scorso dicembre si introdusse, armato di un coltello, nella sede dell'istituto bancario in pieno centro storico, e sotto la finta minaccia di un ordigno, rivelatosi poi falso, aveva minacciato i cassieri facendosi consegnare 200.000 euro in contanti prima di riuscire a scappare.
Complice il ritardo nel dare l'allarme alla Questura, l'uomo si era allontanato da Matera senza difficoltà.
Immediate le indagini della squadra mobile sebbene nella rete di informazione di tutte le squadre mobili d'Italia, in cui erano state inserite le immagini estrapolate dalle telecamere durante la rapina, il soggetto risultava sconosciuto.
Dopo giorni di vane ricerche finalmente l'intuizione: postare, a distanza di un mese, le immagini che ritraevano l'uomo a viso scoperto entrare in banca e perpetrare la rapina.
Dopo tre giorni di massima condivisione delle immagini , fino ad arrivare a 768.000 visualizzazioni, grazie anche all' amplificazione fatta da #AGENTELISA , la pagina social di Polizia di Stato più seguita in Italia, un cittadino ha riconosciuto l'uomo.
Da lì tutto il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile di Matera, diretti da Fulvio Manco per trovare riscontri, indizi, prove, che confermassero la presenza dell'uomo sul posto, sui suoi spostamenti, sui suoi contatti, considerando anche che avesse oscurato il proprio profilo facebook subito dopo la rapina. Ed ancora, attività di intercettazioni telefoniche e pedinamenti, fino a stamani quando M. S., barese di 27 anni, incensurato, è stato arrestato con l'accusa di rapina pluriaggravata.
"Il lavoro indispensabile della polizia scientifica materana per il riscontro fotografico del soggetto rispetto ai fotogrammi e la necessaria comparazione fisiognomica, hanno messo il sigillo sull'univocità del soggetto – fanno sapere dalla Questura - Grazie a questo lavoro sinergico e alla grande collaborazione di tutti voi che ci seguite ormai da tutta Italia sulla pagina Facebook Questura di Matera, siamo arrivati al risultato di assicurare alla giustizia un rapinatore che forte del suo anonimato, puntava all'impunità. Un risultato eccellente per chi crede nel valore del buon uso delle pagine Social della Polizia e di tutti voi che credete nel lavoro della Polizia di Stato".