Riapre l'ingresso ai Sassi di via Ridola

Nei prossimi giorni sarà nuovamente accessibile ai veicoli

lunedì 18 agosto 2014 09.15
A cura di Vittoria Scasciamacchia
Sarà finalmente riaperto l'accesso ai Sassi che da via Ridola e via Casalnuovo conduce in via Bruno Buozzi. Una delle principali vie per raggiungere gli antichi rioni, chiusa al transito pedonale e veicolare lo scorso Gennaio per ragioni di pubblica sicurezza, sarà nuovamente accessibile nei prossimi giorni.

Lo scorso 25 Gennaio l'amministrazione comunale aveva emesso un'ordinanza di sgombero al fine di intervenire per il ripristino di un immobile situato in via Casalnuovo, 41 che risultava pericolante a causa di alcune lesioni evidenti sulla facciata dello stabile prospiciente la strada principale.

"Attualmente si stanno predisponendo gli atti per procedere all'apertura almeno fino a Ottobre, dopo bisognerà valutare la situazione – spiega il dirigente tecnico del comune di Matera, ingegner Tataranni – ad oggi l'accesso può essere riaperto consentendo il transito a senso unico esclusivamente ai veicoli leggeri, quali automobili e motocicli che non superino le 2 tonnellate di peso, così da evitare forti vibrazioni che potrebbero compromettere la stabilità dell'immobile".

Il dirigente chiarisce che la situazione è stata risolta solo in parte con l'impermeabilizzazione della canitoia stradale a ridosso del fabbricato che avrebbe potuto provocare infiltrazioni e dunque ulteriori crepe. Una volta riaperto l'accesso ai Sassi, perciò, il quadro fessurativo delle pareti dell'immobile, solo in parte ristrutturato, sarà costantemente monitorato al fine di verificare eventuali riaperture delle lesioni.

Il ritardo nelle operazioni di riapertura al transito veicolare e la non completa ristrutturazione dell'immobile pericolante sono dovuti a diverse problematiche tra cui un contenzioso in corso tra i diversi residenti dello stabile e la presenza di un cunicolo fognante corrente al di sotto di abitazioni e attività commerciali di via Ridola e via Casalnuovo. Il cunicolo, alto 1,80 metri e largo circa 70 centimetri, è un collettore di data storica e dunque antecedente la costruzione degli immobili.
A seguito di numerose richieste di agibilità da parte dei locali della zona, l'amministrazione dovrà occuparsi di stabilire con certezza la qualità, il percorso e le utenze connesse ad eventuali scarichi non censiti di acque bianche nere e mettere in campo ogni utile azione per la definitiva risoluzione delle problematiche connesse.