Reti idriche in Basilicata: oltre metà acqua si perde
Dati sconvolgenti
mercoledì 29 gennaio 2025
La rete idrica lucana perde oltre la metà dell'acqua. I dati sono impietosi: nel 2023 il 53% dell'acqua immessa in rete è stata dispersa, con perdite lineari che ammontano a 12,25 metri cubi/km/giorno. Sono dati che ha comunicato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che nei giorni scorsi in qualità di commissario per l'emergenza idrica in Basilicata, in videoconferenza, ha relazionato al Parlamento (alla riunione congiunta delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera dei deputati).
In Basilicata ci sono 13mila chilometri di reti idriche. Bardi ha comunicato che sarà sviluppato "un piano per ridurre le perdite idriche nelle reti di distribuzione, sfruttando fondi React-Eu e Pnrr per la digitalizzazione delle reti e la sostituzione di tratti ammalorati".
Si prevede la sostituzione di circa 100 km di rete, con un investimento stimato di 20 milioni di euro. Inoltre, saranno attivate nuove fonti di alimentazione, quali pozzi e sorgenti, per aumentare la disponibilità idrica e garantire un approvvigionamento stabile. Per il medio e lungo termine, con interventi previsti fino al 2026 e oltre, si pianificano opere strutturali di ampio respiro. ''Tra queste - ha spiegato Bardi - il collegamento della diga di Acerenza al potabilizzatore di Masseria Romaniello rappresenta un'opportunità strategica, con due soluzioni al vaglio: la prima prevede una condotta di 16 km e un sistema di sollevamento per un costo stimato di 20 milioni di euro; la seconda propone la costruzione di un potabilizzatore a valle della diga per servire Comuni limitrofi, con un costo stimato di 6 milioni di euro. Un ulteriore intervento consiste nel potenziamento del potabilizzatore di Masseria Romaniello, necessario per migliorare il trattamento delle acque e ridurre il ricorso alla clorazione. Il costo complessivo di questo progetto è stimato in 6 milioni di euro. La realizzazione di nuovi pozzi nell'area del Lago del Pantano di Pignola rappresenta un'altra soluzione strategica''. Altre opere programmate sono ''il potenziamento del sistema di vettoriamento dalla Val d'Agri verso Potenza'' e ''la connessione della sorgente di Ruoti con l'abitato di Avigliano''.
In Basilicata ci sono 13mila chilometri di reti idriche. Bardi ha comunicato che sarà sviluppato "un piano per ridurre le perdite idriche nelle reti di distribuzione, sfruttando fondi React-Eu e Pnrr per la digitalizzazione delle reti e la sostituzione di tratti ammalorati".
Si prevede la sostituzione di circa 100 km di rete, con un investimento stimato di 20 milioni di euro. Inoltre, saranno attivate nuove fonti di alimentazione, quali pozzi e sorgenti, per aumentare la disponibilità idrica e garantire un approvvigionamento stabile. Per il medio e lungo termine, con interventi previsti fino al 2026 e oltre, si pianificano opere strutturali di ampio respiro. ''Tra queste - ha spiegato Bardi - il collegamento della diga di Acerenza al potabilizzatore di Masseria Romaniello rappresenta un'opportunità strategica, con due soluzioni al vaglio: la prima prevede una condotta di 16 km e un sistema di sollevamento per un costo stimato di 20 milioni di euro; la seconda propone la costruzione di un potabilizzatore a valle della diga per servire Comuni limitrofi, con un costo stimato di 6 milioni di euro. Un ulteriore intervento consiste nel potenziamento del potabilizzatore di Masseria Romaniello, necessario per migliorare il trattamento delle acque e ridurre il ricorso alla clorazione. Il costo complessivo di questo progetto è stimato in 6 milioni di euro. La realizzazione di nuovi pozzi nell'area del Lago del Pantano di Pignola rappresenta un'altra soluzione strategica''. Altre opere programmate sono ''il potenziamento del sistema di vettoriamento dalla Val d'Agri verso Potenza'' e ''la connessione della sorgente di Ruoti con l'abitato di Avigliano''.