Relazione della Dia: salto di qualità criminale in Basilicata
"Presenza pervasiva nella vita economica"
lunedì 3 ottobre 2022
"Il salto di qualità che si è registrato nelle dinamiche criminali lucane, e la sempre più pervasiva presenza delle organizzazioni malavitose nella vita economica della regione Basilicata, hanno portato alla recentissima istituzione a Potenza della Sezione Operativa DIA inaugurata il 7 marzo 2022". Così la Direzione investigativa antimafia nella relazione semestrale sulla presenza della criminalità organizzata in Basilicata.
"In Basilicata la capacità di adattamento e mimetizzazione della criminalità mafiosa - riporta la Dia - emerge dalle numerose interdittive antimafia che offrono la percezione del rischio di inquinamento mafioso nell'economia del territorio soprattutto nei confronti delle aziende indebolite dalla contingente crisi economica legata alla pandemia da Covid-19. Il protrarsi della situazione epidemica infatti se da un lato ha indebolito il tessuto produttivo e il benessere delle famiglie, dall'altro ha affinato la strategia delle organizzazioni criminali allo scopo di proporsi come sostegno attivo a imprese in difficoltà e in crisi di liquidità trasformando l'originale impiego della violenza e della minaccia in schemi di sopraffazione economica gestiti attraverso la creazione o lo sfruttamento di un reticolo di relazioni affaristiche e collusive". In tale scenario è cresciuta l'attenzione ai fenomeni criminali di usura e estorsione attraverso il "rafforzamento della rete interistituzionale per una veloce e razionale attività di supporto alle vittime di tali di reati". La collaborazione tra istituzioni si è concretizzata con protocolli di intesa.
(nella foto l'inaugurazione della DIA a Potenza con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese)
"In Basilicata la capacità di adattamento e mimetizzazione della criminalità mafiosa - riporta la Dia - emerge dalle numerose interdittive antimafia che offrono la percezione del rischio di inquinamento mafioso nell'economia del territorio soprattutto nei confronti delle aziende indebolite dalla contingente crisi economica legata alla pandemia da Covid-19. Il protrarsi della situazione epidemica infatti se da un lato ha indebolito il tessuto produttivo e il benessere delle famiglie, dall'altro ha affinato la strategia delle organizzazioni criminali allo scopo di proporsi come sostegno attivo a imprese in difficoltà e in crisi di liquidità trasformando l'originale impiego della violenza e della minaccia in schemi di sopraffazione economica gestiti attraverso la creazione o lo sfruttamento di un reticolo di relazioni affaristiche e collusive". In tale scenario è cresciuta l'attenzione ai fenomeni criminali di usura e estorsione attraverso il "rafforzamento della rete interistituzionale per una veloce e razionale attività di supporto alle vittime di tali di reati". La collaborazione tra istituzioni si è concretizzata con protocolli di intesa.
(nella foto l'inaugurazione della DIA a Potenza con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese)