Regione: Bardi in difficoltà, servono voti dell'opposizione
Affondo politico di Cifarelli (Pd) e Perrino (Movimento 5 stelle)
giovedì 9 novembre 2023
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato i provvedimenti che consentono di innalzare i tetti di spesa per le prestazioni sanitare nelle strutture private accreditate (laboratori) con lo scopo di ridurre le liste di attesa. In aula la maggioranza di centrodestra ha mostrato tutte le difficoltà di fine legislatura, acuite dalla sostituzione in giunta dell'ex assessora Donatella Merra con la nuova Dina Sileo, entrambe della Lega, delegate alle infrastrutture e ai trasporti.
Per approvare i provvedimenti sono stati necessari i voti, per "senso di responsabilità", dell'opposizione. Contro il presidente Vito Bardi e contro il centrodestra tuonano i consiglieri regionali Roberto Cifarelli (Pd) e Gianni Perrino (Movimento 5 stelle).
Sono stati approvati all'unanimità dei presenti il disegno di legge 'Misure in materia di assistenza sanitaria' ed il disegno di legge 'Misure in materia di risorse finanziarie per l'assistenza sanitaria', provvedimenti attesi da mesi. "Se non fosse stato per l'approccio responsabile dei gruppi di minoranza - dichiara Roberto Cifarelli - questi provvedimenti non sarebbero stati approvati perché in aula non esiste più da diverso tempo una maggioranza politica". "Anche l'assenza di Bardi è un fatto che deve far riflettere se teniamo conto che si tratta di un provvedimento discusso e atteso da tempo e rispetto al quale il Presidente aveva assunto impegni solenni - sottolinea ancora -. Tuttavia il dato più rilevante è che senza la presenza ed il contributo determinante dato dai gruppi di minoranza il provvedimento non sarebbe stato approvato, con buona pace dei buoni propositi e degli impegni presi dalla stessa (pseudo)maggioranza di centrodestra. Questa è la prova provata dello stato delle cose in Basilicata. Quelle poche volte che il Consiglio regionale affronta temi che toccano la carne viva dei lucani, la maggioranza che sostiene il Presidente Bardi non c'è".
"Al Presidente Bardi - conclude Cifarelli - credo non rimanga che trarre le dovute conseguenze, rassegnare le dimissioni e convocare nuove elezioni".
Inoltre, secondo Gianni Perrino, "l'ultima seduta di consiglio regionale è stata l'ennesima conferma di una legislatura improntata all'improvvisazione e alla sciatteria" e di "una maggioranza che non ha più i numeri per approvare qualsiasi tipo di atto, compresa la presa d'atto della nomina della nuova assessora Sileo subentrata alla defenestrata Merra. Per dare una cifra del disastro del centrodestra lucano basti pensare al fatto che, per approvare i ddl relativi ai tetti di spesa dell'assistenza sanitaria e delle strutture private convenzionate, c'è stato bisogno dell'apporto fondamentale delle minoranze, che addirittura hanno presieduto tre delle quattro commissioni permanenti".
Secondo Perrino, "il fallimento del governo Bardi dovrebbe essere da monito per tutti coloro che intendono proporre un'alternativa politica alle prossime elezioni regionali. Le file dei campi larghi e dei campi giusti potrebbero diventare un approdo per la transumanza dei delusi del generale Bardi, trasformandosi nell'ennesima accozzaglia volta alla mera spartizione di incarichi e postazioni politiche. La Basilicata ha bisogno di un'altra ricetta per affrontare le sfide del futuro e per invertire i trend negativi che la caratterizzano da anni.
Per approvare i provvedimenti sono stati necessari i voti, per "senso di responsabilità", dell'opposizione. Contro il presidente Vito Bardi e contro il centrodestra tuonano i consiglieri regionali Roberto Cifarelli (Pd) e Gianni Perrino (Movimento 5 stelle).
Sono stati approvati all'unanimità dei presenti il disegno di legge 'Misure in materia di assistenza sanitaria' ed il disegno di legge 'Misure in materia di risorse finanziarie per l'assistenza sanitaria', provvedimenti attesi da mesi. "Se non fosse stato per l'approccio responsabile dei gruppi di minoranza - dichiara Roberto Cifarelli - questi provvedimenti non sarebbero stati approvati perché in aula non esiste più da diverso tempo una maggioranza politica". "Anche l'assenza di Bardi è un fatto che deve far riflettere se teniamo conto che si tratta di un provvedimento discusso e atteso da tempo e rispetto al quale il Presidente aveva assunto impegni solenni - sottolinea ancora -. Tuttavia il dato più rilevante è che senza la presenza ed il contributo determinante dato dai gruppi di minoranza il provvedimento non sarebbe stato approvato, con buona pace dei buoni propositi e degli impegni presi dalla stessa (pseudo)maggioranza di centrodestra. Questa è la prova provata dello stato delle cose in Basilicata. Quelle poche volte che il Consiglio regionale affronta temi che toccano la carne viva dei lucani, la maggioranza che sostiene il Presidente Bardi non c'è".
"Al Presidente Bardi - conclude Cifarelli - credo non rimanga che trarre le dovute conseguenze, rassegnare le dimissioni e convocare nuove elezioni".
Inoltre, secondo Gianni Perrino, "l'ultima seduta di consiglio regionale è stata l'ennesima conferma di una legislatura improntata all'improvvisazione e alla sciatteria" e di "una maggioranza che non ha più i numeri per approvare qualsiasi tipo di atto, compresa la presa d'atto della nomina della nuova assessora Sileo subentrata alla defenestrata Merra. Per dare una cifra del disastro del centrodestra lucano basti pensare al fatto che, per approvare i ddl relativi ai tetti di spesa dell'assistenza sanitaria e delle strutture private convenzionate, c'è stato bisogno dell'apporto fondamentale delle minoranze, che addirittura hanno presieduto tre delle quattro commissioni permanenti".
Secondo Perrino, "il fallimento del governo Bardi dovrebbe essere da monito per tutti coloro che intendono proporre un'alternativa politica alle prossime elezioni regionali. Le file dei campi larghi e dei campi giusti potrebbero diventare un approdo per la transumanza dei delusi del generale Bardi, trasformandosi nell'ennesima accozzaglia volta alla mera spartizione di incarichi e postazioni politiche. La Basilicata ha bisogno di un'altra ricetta per affrontare le sfide del futuro e per invertire i trend negativi che la caratterizzano da anni.