Regionali 2013. Tra politica e antipolitica, ha vinto l'astensionismo
A Matera -30%. Intanto iniziato lo spoglio, in serata il nuovo Presidente della Regione Basilicata
lunedì 18 novembre 2013
15.40
Politica o antipolitica, ha vinto l'astensionismo in Basilicata. Matera tra i comuni più in deficit.
Il dato è chiaro, hanno votato in tutta la Regione solamente il 47,62 % degli aventi diritto al voto. Il non recarsi alle urne è il primo vincitore, se di vincitore si può parlare. Infatti, l'astensionismo, una scelta che in molti hanno portato avanti, p anche un modo per non decidere del proprio futuro per gli elettori, che si affidano a chi, invece, alle urne si è recato ed ha già preso la decisione per l'intera Regione.
Si è anche assistito ad un tentativo, da parte di tanti esponenti delle più varie forze politiche, di attirare gente al voto, di qualunque natura, ma quantomeno la richiesta chiara di recarsi alle urne. Tra i più attivi proprio il candidato presidente del centrosinistra, Marcello Pittella e gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Ovviamente nessuno richiedeva il voto, come da silenzio elettorale, ma è stato chiaro l'invito a partecipare, recarsi alle urne.
Sarà importante ora capire, quella fetta di popolazione che ha deciso di votare, quale scelta abbia fatto, se anche sarà chiaro che, chiunque vinca, non sarà mai il partito o la coalizione che rappresenta tutti i lucani. Ma una sparuta e circoscritta selezione di cittadini.
Matera città ha chiuso con il 51,76 % dei votanti (rispetto all'80,10 % del 2010, quando però andavano in scena anche le Comunali e quindi qualche numero in più si poteva registrare). Resta il dato numerico, a Matera circa il meno 30 % degli aventi diritto al voto hanno preso parte alle consultazioni.
In diminuzione dappertutto, i dati in provincia di Matera parlano di un 47,01 %. C'è un comune "virtuoso", Calciano, con l'affluenza al 69,19 % (comunque meno del 79,01 % del 2010), mentre l'astensionismo è stato quasi totale a Craco, comune in rivolta per via del ponte crollato e ancora non messo a posto, con problemi di isolamento per il paese, con il 17,94 % dei cittadini recatisi alle urne, rispetto al 55,77 % del 2010.
Il dato definitivo a livello regionale parla di una partecipazione al di sotto della metà degli aventi diritto. Il 47,62 % parla di una disaffezione completa dalla politica, soprattutto perchè paragonato al 62,80 % della scorsa tornata elettorale, si denota immediatamente una diminuzione di oltre 15 punti percentuali al voto.
Il dato è chiaro, hanno votato in tutta la Regione solamente il 47,62 % degli aventi diritto al voto. Il non recarsi alle urne è il primo vincitore, se di vincitore si può parlare. Infatti, l'astensionismo, una scelta che in molti hanno portato avanti, p anche un modo per non decidere del proprio futuro per gli elettori, che si affidano a chi, invece, alle urne si è recato ed ha già preso la decisione per l'intera Regione.
Si è anche assistito ad un tentativo, da parte di tanti esponenti delle più varie forze politiche, di attirare gente al voto, di qualunque natura, ma quantomeno la richiesta chiara di recarsi alle urne. Tra i più attivi proprio il candidato presidente del centrosinistra, Marcello Pittella e gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Ovviamente nessuno richiedeva il voto, come da silenzio elettorale, ma è stato chiaro l'invito a partecipare, recarsi alle urne.
Sarà importante ora capire, quella fetta di popolazione che ha deciso di votare, quale scelta abbia fatto, se anche sarà chiaro che, chiunque vinca, non sarà mai il partito o la coalizione che rappresenta tutti i lucani. Ma una sparuta e circoscritta selezione di cittadini.
Matera città ha chiuso con il 51,76 % dei votanti (rispetto all'80,10 % del 2010, quando però andavano in scena anche le Comunali e quindi qualche numero in più si poteva registrare). Resta il dato numerico, a Matera circa il meno 30 % degli aventi diritto al voto hanno preso parte alle consultazioni.
In diminuzione dappertutto, i dati in provincia di Matera parlano di un 47,01 %. C'è un comune "virtuoso", Calciano, con l'affluenza al 69,19 % (comunque meno del 79,01 % del 2010), mentre l'astensionismo è stato quasi totale a Craco, comune in rivolta per via del ponte crollato e ancora non messo a posto, con problemi di isolamento per il paese, con il 17,94 % dei cittadini recatisi alle urne, rispetto al 55,77 % del 2010.
Il dato definitivo a livello regionale parla di una partecipazione al di sotto della metà degli aventi diritto. Il 47,62 % parla di una disaffezione completa dalla politica, soprattutto perchè paragonato al 62,80 % della scorsa tornata elettorale, si denota immediatamente una diminuzione di oltre 15 punti percentuali al voto.