Reddito minimo d’inserimento, il consiglio regionale rinvia l’attuazione
Respinta mozione che sollecitava l’inizio del programma entro il 30 settembre
mercoledì 3 agosto 2016
10.20
L'attesa per l'attuazione del reddito minimo d'inserimento prosegue senza dei limiti temporali. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso successivamente la bocciatura di una mozione da parte del consiglio comunale che intendeva impegnare il governo regionale ad "agire con tempestività e urgenza per reperire le risorse finanziarie necessarie per dare inizio al programma del reddito minimo/reddito d'inserimento entro il 30 settembre 2016".
La mozione è stata presentata dal consigliere del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che ha ribadito nel documento l'impellenza della misura: "a partire dal mese di gennaio 2016 l'intera platea dei Copes e dei lavoratori in mobilità in deroga è priva di qualsiasi forma di sostegno al reddito". Inoltre si è rimarcato che "i tempi per l'avvio del programma sono anche condizionati non solo alla disponibilità effettiva delle risorse e della approvazione delle graduatorie definitive, ma anche alla approvazione dei progetti di pubblica utilità presentati dai Comuni, i cui termini di presentazione sono stati prorogati al 15 febbraio 2016".
Nel corso del dibattito in aula consiliare il presidente della Regione, Marcello Pittella, è intervenuto spegnendo le speranze di un avvio del programma, come richiesto dal consigliere proponente. Difatti il governatore lucano ha rinnovato l'impegno della giunta per "la rapida attuazione del reddito minimo", spiegando però che "non è possibile stabilire con certezza i tempi necessari per completare le procedure avviate".
Al momento della votazione, l'assise consiliare regionale ha respinto la mozione a maggioranza, con 3 voti favorevoli dell'Movimento 5 Stelle e di Romaniello del Gruppo misto, 1 astensione di Lacorazza del Partito democratico e 12 voti contrari di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi, e Pace del Gruppo misto.
La mozione è stata presentata dal consigliere del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che ha ribadito nel documento l'impellenza della misura: "a partire dal mese di gennaio 2016 l'intera platea dei Copes e dei lavoratori in mobilità in deroga è priva di qualsiasi forma di sostegno al reddito". Inoltre si è rimarcato che "i tempi per l'avvio del programma sono anche condizionati non solo alla disponibilità effettiva delle risorse e della approvazione delle graduatorie definitive, ma anche alla approvazione dei progetti di pubblica utilità presentati dai Comuni, i cui termini di presentazione sono stati prorogati al 15 febbraio 2016".
Nel corso del dibattito in aula consiliare il presidente della Regione, Marcello Pittella, è intervenuto spegnendo le speranze di un avvio del programma, come richiesto dal consigliere proponente. Difatti il governatore lucano ha rinnovato l'impegno della giunta per "la rapida attuazione del reddito minimo", spiegando però che "non è possibile stabilire con certezza i tempi necessari per completare le procedure avviate".
Al momento della votazione, l'assise consiliare regionale ha respinto la mozione a maggioranza, con 3 voti favorevoli dell'Movimento 5 Stelle e di Romaniello del Gruppo misto, 1 astensione di Lacorazza del Partito democratico e 12 voti contrari di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi, e Pace del Gruppo misto.