Rapporto Bankitalia, “la Basilicata resiste grazie alle microimprese”
L’analisi di Confcommercio sugli ultimi dati economici
domenica 14 giugno 2015
L'economia della regione lucana è in crescita, ma i dubbi sulla sua intensità permangono. Questa in sintesi l'analisi in merito agli ultimi dati economici emessi da Bankitalia sulla Basilicata, da parte di Fausto De Mare, presidente di Confcommercio Imprese Potenza: "Il rapporto della Banca d'Italia sull'economia della nostra regione è in linea con le indicazioni dell'Ufficio Studi di Confcommercio diffuse in occasione dell'Assemblea Generale della Confederazione all'Expo di Milano e sintetizzabili con la considerazione che la ripresa c'è, ma restano dubbi, soprattutto nei territori del Mezzogiorno, sulla sua intensità".
In particolare, De Mare rileva luci ed ombre dell'economia lucana: "Non può non pesare il dato della scomparsa nella nostra regione nel 2014 di ben 600 esercizi commerciali di vendita al dettaglio (su 835 complessivi) solo in parte mitigata da 333 nuove iscrizioni (su 519 complessive)", ma nel contempo "si registrano dati favorevoli nel settore turistico".
E si sofferma sul turismo: "Nel 2014 è proseguito il positivo andamento dei flussi turistici verso le principali aree turistiche del territorio regionale, trainato da Matera e che l'offerta ricettiva lucana si caratterizza per una elevata incidenza di strutture extralberghiere (principalmente affittacamere, case vacanza e bed & breakfast) che, pur assorbendo poco meno di un terzo delle presenze, rappresentano il 71,4 per cento del totale degli esercizi turistici".
Sempre nel 2014, prosegue De Mare, "il numero di esercizi extralberghieri è cresciuto (12,7 per cento su base annua) a fronte di una flessione di quelli alberghieri (-2,5 per cento), segnatamente quelli di categoria medio-bassa; vi si è associata una flessione, seppur contenuta, del numero complessivo di posti letto". Dunque, "il rilancio del turismo, soprattutto nel Sud e da noi, magari con l'occasione dell'Expo potrebbe essere una strada davvero percorribile per iniziare un processo di riduzione dei gap macro-regionali, questa volta nella direzione di un livellamento verso l'alto".
Ma la grande forza della Regione Basilicata sono le microimprese: "Risulta evidente - afferma il presidente di Confcommercio - che se la Basilicata resiste è grazie al sacrificio dei titolari delle micro imprese e delle loro famiglie che in tantissimi casi li affiancano nella gestione delle attività. I corpi intermedi hanno assicurato la tenuta della nostra regione e del Paese, hanno steso una rete di solidarietà e di fiducia, hanno trasformato la protesta in proposta. Ci siamo battuti, come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, per le Camere di commercio, perché, con una profonda autoriforma e maggiore efficienza, rimanessero i luoghi di governo condiviso dell'economia dei territori".
Grande lavoro in prospettiva, conclude De Mare: "Ci battiamo ogni giorno nei territori, per i territori. Perché i territori sono di certo la culla del Made in Italy di prodotto. Grandi temi, dunque, a partire da quello di dare dignità e cittadinanza ad un nuovo 'ceto medio' dell'impresa e del lavoro autonomo nei luoghi delle istituzioni e della politica. Per arrivare alla lotta contro la cattiva burocrazia, l'illegalità, l'abusivismo, la contraffazione che sfiancano le nostre imprese, tutte le nostre imprese, con costi sempre più alti, sino alla rappresentanza vera e non semplice autorappresentazione, dimostrando più volte capacità di fare sintesi sui grandi temi, che è poi l'esperienza di Rete Imprese Italia".
In particolare, De Mare rileva luci ed ombre dell'economia lucana: "Non può non pesare il dato della scomparsa nella nostra regione nel 2014 di ben 600 esercizi commerciali di vendita al dettaglio (su 835 complessivi) solo in parte mitigata da 333 nuove iscrizioni (su 519 complessive)", ma nel contempo "si registrano dati favorevoli nel settore turistico".
E si sofferma sul turismo: "Nel 2014 è proseguito il positivo andamento dei flussi turistici verso le principali aree turistiche del territorio regionale, trainato da Matera e che l'offerta ricettiva lucana si caratterizza per una elevata incidenza di strutture extralberghiere (principalmente affittacamere, case vacanza e bed & breakfast) che, pur assorbendo poco meno di un terzo delle presenze, rappresentano il 71,4 per cento del totale degli esercizi turistici".
Sempre nel 2014, prosegue De Mare, "il numero di esercizi extralberghieri è cresciuto (12,7 per cento su base annua) a fronte di una flessione di quelli alberghieri (-2,5 per cento), segnatamente quelli di categoria medio-bassa; vi si è associata una flessione, seppur contenuta, del numero complessivo di posti letto". Dunque, "il rilancio del turismo, soprattutto nel Sud e da noi, magari con l'occasione dell'Expo potrebbe essere una strada davvero percorribile per iniziare un processo di riduzione dei gap macro-regionali, questa volta nella direzione di un livellamento verso l'alto".
Ma la grande forza della Regione Basilicata sono le microimprese: "Risulta evidente - afferma il presidente di Confcommercio - che se la Basilicata resiste è grazie al sacrificio dei titolari delle micro imprese e delle loro famiglie che in tantissimi casi li affiancano nella gestione delle attività. I corpi intermedi hanno assicurato la tenuta della nostra regione e del Paese, hanno steso una rete di solidarietà e di fiducia, hanno trasformato la protesta in proposta. Ci siamo battuti, come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, per le Camere di commercio, perché, con una profonda autoriforma e maggiore efficienza, rimanessero i luoghi di governo condiviso dell'economia dei territori".
Grande lavoro in prospettiva, conclude De Mare: "Ci battiamo ogni giorno nei territori, per i territori. Perché i territori sono di certo la culla del Made in Italy di prodotto. Grandi temi, dunque, a partire da quello di dare dignità e cittadinanza ad un nuovo 'ceto medio' dell'impresa e del lavoro autonomo nei luoghi delle istituzioni e della politica. Per arrivare alla lotta contro la cattiva burocrazia, l'illegalità, l'abusivismo, la contraffazione che sfiancano le nostre imprese, tutte le nostre imprese, con costi sempre più alti, sino alla rappresentanza vera e non semplice autorappresentazione, dimostrando più volte capacità di fare sintesi sui grandi temi, che è poi l'esperienza di Rete Imprese Italia".