Rapina, sequestro di persona e lesioni, due rumeni arrestati a Matera
I reati consumati a Ginosa. Un agente non in servizio li ha riconosciuti in città
lunedì 23 dicembre 2013
12.50
Coppia di rumeni arrestata per sequestro di persona e rapina nella mattinata di ieri a Matera.
Pestritu Ionut Octavia, classe '85, meglio conosciuto a Ginosa come Giovanni e Despina Ionica, anche lei classe '85 e conosciuta in paese come Violetta, coppia di giovani rumeni che vivevano di accattonaggio, entrambi con un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Taranto a carico, sono stati riconosciuti e fermati, per essere arrestati, da Francesco Bonasia, Carabiniere libero dal servizio istituzionale nella giornata di ieri, dinanzi al sagrato della chiesa della Santa Famiglia a Matera.
I due, senza fissa dimora, avevano a carico l'ordinanza di custodia cautelare per sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina, del 28 ottobre, quando dopo aver ottenuto la fiducia di un sessantacinquenne imprenditore di Ginosa, avevano ottenuto la sua ospitalità, a seguito dell'alluvione che ha colpito il metapontino e fingendo di aver perso tutto. I due giovani, incensurati, hanno deciso (si crede in maniera premeditata) di legare ad una sedia il padrone di casa, imbavagliarlo, picchiarlo e derubarlo dei suoi averi. Dunque, si sono anche recati nella sala giochi di cui l'imprenditore è proprietario, sempre a Ginosa, portando via anche il denaro delle slot machine, per un bottino totale intorno ai 700 euro.
Dunque, sono fuggiti verso Matera. Ma la loro fuga è terminata presto, grazie all'intervento del militare in forza alla Compagnia di Matera, che ha riconosciuto i due, segnalati dalla Procura di Taranto.
Pestritu è ora detenuto nella Casa circondariale di Matera, mentre per Despina si sono aperte le porte del carcere femminile di Taranto, anche perchè non si esclude che, i due, si sino resi protagonisti di altri reati a carico di persone e patrimonio sempre nel territorio tarantino, e che potessero iniziare a colpire anche nel materano.
Pestritu Ionut Octavia, classe '85, meglio conosciuto a Ginosa come Giovanni e Despina Ionica, anche lei classe '85 e conosciuta in paese come Violetta, coppia di giovani rumeni che vivevano di accattonaggio, entrambi con un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Taranto a carico, sono stati riconosciuti e fermati, per essere arrestati, da Francesco Bonasia, Carabiniere libero dal servizio istituzionale nella giornata di ieri, dinanzi al sagrato della chiesa della Santa Famiglia a Matera.
I due, senza fissa dimora, avevano a carico l'ordinanza di custodia cautelare per sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina, del 28 ottobre, quando dopo aver ottenuto la fiducia di un sessantacinquenne imprenditore di Ginosa, avevano ottenuto la sua ospitalità, a seguito dell'alluvione che ha colpito il metapontino e fingendo di aver perso tutto. I due giovani, incensurati, hanno deciso (si crede in maniera premeditata) di legare ad una sedia il padrone di casa, imbavagliarlo, picchiarlo e derubarlo dei suoi averi. Dunque, si sono anche recati nella sala giochi di cui l'imprenditore è proprietario, sempre a Ginosa, portando via anche il denaro delle slot machine, per un bottino totale intorno ai 700 euro.
Dunque, sono fuggiti verso Matera. Ma la loro fuga è terminata presto, grazie all'intervento del militare in forza alla Compagnia di Matera, che ha riconosciuto i due, segnalati dalla Procura di Taranto.
Pestritu è ora detenuto nella Casa circondariale di Matera, mentre per Despina si sono aperte le porte del carcere femminile di Taranto, anche perchè non si esclude che, i due, si sino resi protagonisti di altri reati a carico di persone e patrimonio sempre nel territorio tarantino, e che potessero iniziare a colpire anche nel materano.