Raccolta differenziata, protesta amministratori condomini
Chiedono chiarezza al Comune e all’azienda che gestisce il servizio
lunedì 29 giugno 2020
Il servizio di raccolta differenziata porta a porta sta per partire, ma le difficoltà e le incombenze a carico degli amministratori condominiali da parte dell'azienda gestore del servizio non sono poche, con gli amministratori costretti a fare da cuscinetto tra le istanze degli utenti e le richieste del Comune e dell'azienda di gestione dei rifiuti. A lamentarsi della situazione sono proprio gli amministratori condominiali che chiedono misure chiare e trasparenza nelle decisioni che possano così consentire loro di applicare al meglio le indicazioni provenienti dagli organi preposti a gestire la raccolta differenziata.
L'azienda che si occupa del servizio ha chiesto la collaborazione degli amministratori per gli stabili con più di 9 unità immobiliari, ma –sottolineano gli stessi- "a seguito dei primi sopralluoghi effettuati e delle prime consegne dei mastelli condominiali, il cui posizionamento non è stato deciso dagli amministratori, riteniamo indispensabile che il Comune o l'azienda intervengano immediatamente con comunicazioni ufficiali per sgomberare il campo da malintesi e dubbi".
Insomma, c'è un po' di confusione ed è necessario mettere ordine per evitare di correre ai ripari in una fase successiva, magari troppo tardi. Anche perché –ricordano gli amministratori condominiali- "il servizio di raccolta differenziata è obbligatorio e i criteri non sono stati certo stabiliti dagli amministratori di condominio: purtroppo essendo i primi interlocutori dei condomìni siamo stati assaliti e spesso anche accusati della poca chiarezza in merito alle modalità di partenza del nuovo servizio".
Da qui la richiesta di mettere in campo una campagna di informazione e comunicazione, oltre che di formazione rivolta ai cittadini in maniera "da spiegare le ragioni, ad esempio, per le quali i mastelli condominiali devono essere custoditi in aree private e poi temporaneamente posizionati su area pubblica solo per consentire la raccolta dei rifiuti".
In conclusione, i rappresentanti della categoria ricordano che non spetta a loro il compito di formare ed informare. "Non possiamo sostituirci alle istituzioni- concludono, chiarendo la loro posizione, ma dando la massima disponibilità ad azienda e Comune –"per ridurre al minimo i disagi, ma non vogliamo assolutamente essere il capro espiatorio di nessuno".
L'azienda che si occupa del servizio ha chiesto la collaborazione degli amministratori per gli stabili con più di 9 unità immobiliari, ma –sottolineano gli stessi- "a seguito dei primi sopralluoghi effettuati e delle prime consegne dei mastelli condominiali, il cui posizionamento non è stato deciso dagli amministratori, riteniamo indispensabile che il Comune o l'azienda intervengano immediatamente con comunicazioni ufficiali per sgomberare il campo da malintesi e dubbi".
Insomma, c'è un po' di confusione ed è necessario mettere ordine per evitare di correre ai ripari in una fase successiva, magari troppo tardi. Anche perché –ricordano gli amministratori condominiali- "il servizio di raccolta differenziata è obbligatorio e i criteri non sono stati certo stabiliti dagli amministratori di condominio: purtroppo essendo i primi interlocutori dei condomìni siamo stati assaliti e spesso anche accusati della poca chiarezza in merito alle modalità di partenza del nuovo servizio".
Da qui la richiesta di mettere in campo una campagna di informazione e comunicazione, oltre che di formazione rivolta ai cittadini in maniera "da spiegare le ragioni, ad esempio, per le quali i mastelli condominiali devono essere custoditi in aree private e poi temporaneamente posizionati su area pubblica solo per consentire la raccolta dei rifiuti".
In conclusione, i rappresentanti della categoria ricordano che non spetta a loro il compito di formare ed informare. "Non possiamo sostituirci alle istituzioni- concludono, chiarendo la loro posizione, ma dando la massima disponibilità ad azienda e Comune –"per ridurre al minimo i disagi, ma non vogliamo assolutamente essere il capro espiatorio di nessuno".