Quotidiano del Sud, stop all'uso del logo "Matera 2019"
Paolo Verri diffida la testata giornalistica
lunedì 18 gennaio 2016
16.21
Mentre continuano i tavoli tecnici per cercare di trovare una soluzione alla questione "Quotidiano del Sud" che ha messo alla porta 22 giornalisti lucani, c'è chi passa ai fatti. E' notizia di oggi che Paolo Verri, in qualità di direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, abbia inviato una lettera ufficiale di diffida al quotidiano dall'uso del logo "Matera 2019" sulla testata del giornale prendendo così una netta posizione in merito.
A renderlo noto è Nino Carella, dirigente del Partito Democratico, dal cui blog è partito l'appello immediatamente raccolto e condiviso da buona parte del web materano e non solo.
"Com'è noto l'editore ha messo in liquidazione il giornale - si legge nella nota di Carella - chiudendo dalla sera alla mattina le redazioni di Potenza e Matera, e continuando a stampare il giornale dalla Campania o dalla Calabria. Forse per assicurarsi di intascare i contributi alla stampa, come la tranche di 900.000 euro appena incassata.
E' evidente che questo (forse, ma non disperiamo) non cambierà le sorti del Quotidiano, ma segna il primo atto concreto (dopo tante parole spese, dovute ma vuote) nella direzione della condanna di un'imprenditoria che pretende di fare della Basilicata terra di razzìa, alla "prendi i soldi e scappa"; uno scenario già visto mille volte in passato e che con Matera 2019 rischia di ripetersi.
Ci complimentiamo, quindi, con Paolo Verri, scusandoci di averlo tirato per la giacchetta con pedante insistenza. Ma il futuro per essere davvero "open" per tutti, e non per pochi, necessita che la Fondazione abbia peso "politico", indirizzando per quanto possibile le azioni dei cittadini, delle imprese e delle Istituzioni verso il nostro comune scopo: fare del 2019 l'orizzonte a partire dal quale lo sviluppo della Basilicata non sia più solo un vuoto obiettivo, sempre troppo in là da poter essere raggiunto".
A renderlo noto è Nino Carella, dirigente del Partito Democratico, dal cui blog è partito l'appello immediatamente raccolto e condiviso da buona parte del web materano e non solo.
"Com'è noto l'editore ha messo in liquidazione il giornale - si legge nella nota di Carella - chiudendo dalla sera alla mattina le redazioni di Potenza e Matera, e continuando a stampare il giornale dalla Campania o dalla Calabria. Forse per assicurarsi di intascare i contributi alla stampa, come la tranche di 900.000 euro appena incassata.
E' evidente che questo (forse, ma non disperiamo) non cambierà le sorti del Quotidiano, ma segna il primo atto concreto (dopo tante parole spese, dovute ma vuote) nella direzione della condanna di un'imprenditoria che pretende di fare della Basilicata terra di razzìa, alla "prendi i soldi e scappa"; uno scenario già visto mille volte in passato e che con Matera 2019 rischia di ripetersi.
Ci complimentiamo, quindi, con Paolo Verri, scusandoci di averlo tirato per la giacchetta con pedante insistenza. Ma il futuro per essere davvero "open" per tutti, e non per pochi, necessita che la Fondazione abbia peso "politico", indirizzando per quanto possibile le azioni dei cittadini, delle imprese e delle Istituzioni verso il nostro comune scopo: fare del 2019 l'orizzonte a partire dal quale lo sviluppo della Basilicata non sia più solo un vuoto obiettivo, sempre troppo in là da poter essere raggiunto".