Quattordici mesi per restituire la Cattedrale ai materani

Al via l'ultima fase dei lavori di restauro

mercoledì 10 settembre 2014 16.07
A cura di Vittoria Scasciamacchia
La Cattedrale di Matera sarà restituita ai fedeli in occasione delle festività natalizie del 2015. La notizia è stata data in apertura della conferenza stampa di presentazione dell'ultima tranche dei lavori di restauro che interesseranno la struttura.

Questa mattina nella solenne cornice della Sala degli Stemmi nel Palazzo Arcivescovile, sono stati resi noti tempi e modalità degli interventi necessari al completamento della ristrutturazione finanziata con fondi Fesr 2007-2013. L'investimento è pari a 3.250.000 euro di cui 3 milioni sono a carico della Regione Basilicata e 250.000 della Diocesi di Matera-Irsina.

Presenti all'evento le autorità ecclesiastiche e civili insieme ai professionisti del gruppo di lavoro incaricato.
Don Michele Leone, direttore dell'ufficio tecnico diocesano, ha esordito annunciando che entro Natale 2014 saranno avviati gli ultimi lavori e, dunque, a fine Dicembre 2015 l'edificio sacro sarà riaperto ai fedeli. Don Leone ha, inoltre, illustrato l'idea di rendere queste attività un cantiere aperto in modo da fare scuola e attivare percorsi innovativi di valorizzazione. Tra questi è presente un progetto con l'Università per far conoscere fondi significativi dell'archivio diocesano.

L'intervento prevede lavori relativi al consolidamento della copertura della navata centrale, al completamento delle navate laterali e delle cappelle, all'adeguamento liturgico dell'area presbiterale ed, infine, al miglioramento statico per salvaguardare la pubblica incolumità.
"I criteri seguiti per il restauro dell'edificio sacro sono stati quelli di una collaborazione interdisciplinare seguendo le direttive emanate dalla Soprintendenza per i Beni culturali della Basilicata – ha dichiarato il professor Giovanni Carbonara, consulente tecnico-scientifico alla progettazione del gruppo vincitore – l'obiettivo prefissato è stato quello di eliminare le cause di danno progressivo mantenendo però i segni del tempo".

"L'approccio di metodo è stato quello dell'attenta valutazione dell'esterno, delle pareti interne, dei decori al fine di attuare interventi reversibili e non invasivi – ha spiegato la dottoressa Grazia De Cesare, consulente per il restauro artistico del gruppo vincitore della gara e docente restauratore – così, ad esempio, abbiamo effettuato analisi delle patine biologiche delle superfici esterne e la composizione dei materiali per capire come intervenire in maniera efficace ma rispettosa del progetto originale".

A seguire ha preso la parola l'ingegner Andrea Giannantoni, progettista strutturale del gruppo e professore incaricato presso l'Università di Ferrara: "Oggetto del nostro studio sono stati anche gli aspetti strutturali e termoigrometrici. Abbiamo effettuato prima di tutto un censimento delle problematiche presenti suddividendole in tre categorie: i cinematismi che sono avvenuti in passato, quindi i vecchi quadri fessurativi; i cinematismi in corso che potrebbero rappresentare un pericolo in caso, ad esempio di terremoti; i cinematismi che potrebbero avvenire in futuro a causa dei difetti delle diverse aggiunte operate nel corso degli anni".

L'ingegnere sottolinea ancora la natura reversibile e non invasiva degli interventi: "Lavoreremo rimuovendo parte degli eventi moderni, come ad esempio il calcestruzzo, sostituendolo con tavolati e guaine impermeabilizzanti e traspiranti. Utilizzeremo tecniche asciutte quindi materiali come il legno e l'acciaio. Non effettueremo chiodature ma fascettature".

Nel gruppo di lavoro è presente anche un consulente per gli aspetti liturgci, Padre Corrado Maggioni, che ha spiegato l'importanza dell'assemblea dei fedeli ai fini di un buon adattamento della chiesa.

Infine, ha preso la parola Antonella Guida della Commissione giudicatrice e professore ordinario di Architettura tecnica presso l'Università di Basilicata e le diverse autorità presenti: il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, l'assessore ai Sassi, Pasquale Lionetti, in rappresentanza del sindaco e il presidente della Regione Basilicata tramite un videomessaggio.

"La memoria costruisce il presente e ci dona speranza per il futuro – ha concluso l'arcivescovo Monsignor Salvatore Ligorio – I nostri antenati ci hanno fatto il dono di questa splendida cattedrale e noi dobbiamo custodirlo. Il bello è dentro ciascuno di noi".
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia
Presentazione lavori di restauro della Cattedrale © Vittoria Scasciamacchia