Psr Basilicata 2014-2020, a marzo saranno emanati i primi bandi
Lo comunica l’assessore regionale alle politiche agricole Luca Braia
sabato 27 febbraio 2016
I primi bandi del Piano di sviluppo rurale 2014/2020 saranno emanati nelle prime settimane di marzo. La notizia è stata comunicata dall'assessore alle politiche agricole e forestali, Luca Braia, nel corso dell'audizione svoltasi in terza commissione per illustrare le linee di intervento della Regione nel settore agricolo dopo l'approvazione, avvenuta il 20 novembre scorso, del Piano di sviluppo rurale da parte dell'Unione europea.
Braia, insieme ad dirigente dell'Autorità di gestione del Psr, Vittorio Restaino, ha inoltre risposto ad alcuni quesiti posti dai consiglieri Mollica, Castelluccio, Rosa, Miranda Castelgrande e Romaniello. Il Psr, che avrà una dotazione finanziaria di 680 milioni di euro, "recupera le indicazioni dell'Europa – ha detto l'assessore – e punta sul coinvolgimento del partenariato, sull'innovazione e sulla qualità dei progetti per recuperare competitività e intercettare i mercati e le opportunità che offrono".
Sostenere il trasferimento delle conoscenze e dell'innovazione; potenziare la competitività dell'agricoltura e la redditività dell'azienda, anche attraverso la diversificazione delle attività attraverso la produzione di energia per l'autoconsumo, il turismo, l'agricoltura sociale; puntare sul ricambio generazionale, attraverso le iniziative per il primo insediamento, con una valutazione più oggettiva dei progetti legata alla qualità e all'innovazione; promuovere le filiere e le organizzazioni produttive, premiando il percorso di investimento collettivo; puntare sulla gestione del rischio (cambiamenti climatici e temperature) guidando la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio; valorizzare l'agricoltura biologica e conservativa; utilizzare la foresta e l'acqua in una logica produttiva: queste in sintesi le priorità del Psr 2014/2020 illustrate da Braia, che ha indicato nello slogan "più prodotto, meno consumo dell'ambiente" la linea da perseguire per lo sviluppo dell'agricoltura e delle aree rurali.
"Serve inoltre una strategia – ha detto ancora l'assessore - che permetta di integrare le risorse del Psr con altri investimenti per infrastrutture che possono essere messe anche a servizio dell'agricoltura: condotte idriche, turismo, strade. Occorre infine riqualificare i gruppi di azione locale, riducendone il numero e promuovendo una progettualità di qualità che sia garantita nei tempi di applicazione, con strategie complementari e coordinate fra di loro".
Braia, insieme ad dirigente dell'Autorità di gestione del Psr, Vittorio Restaino, ha inoltre risposto ad alcuni quesiti posti dai consiglieri Mollica, Castelluccio, Rosa, Miranda Castelgrande e Romaniello. Il Psr, che avrà una dotazione finanziaria di 680 milioni di euro, "recupera le indicazioni dell'Europa – ha detto l'assessore – e punta sul coinvolgimento del partenariato, sull'innovazione e sulla qualità dei progetti per recuperare competitività e intercettare i mercati e le opportunità che offrono".
Sostenere il trasferimento delle conoscenze e dell'innovazione; potenziare la competitività dell'agricoltura e la redditività dell'azienda, anche attraverso la diversificazione delle attività attraverso la produzione di energia per l'autoconsumo, il turismo, l'agricoltura sociale; puntare sul ricambio generazionale, attraverso le iniziative per il primo insediamento, con una valutazione più oggettiva dei progetti legata alla qualità e all'innovazione; promuovere le filiere e le organizzazioni produttive, premiando il percorso di investimento collettivo; puntare sulla gestione del rischio (cambiamenti climatici e temperature) guidando la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio; valorizzare l'agricoltura biologica e conservativa; utilizzare la foresta e l'acqua in una logica produttiva: queste in sintesi le priorità del Psr 2014/2020 illustrate da Braia, che ha indicato nello slogan "più prodotto, meno consumo dell'ambiente" la linea da perseguire per lo sviluppo dell'agricoltura e delle aree rurali.
"Serve inoltre una strategia – ha detto ancora l'assessore - che permetta di integrare le risorse del Psr con altri investimenti per infrastrutture che possono essere messe anche a servizio dell'agricoltura: condotte idriche, turismo, strade. Occorre infine riqualificare i gruppi di azione locale, riducendone il numero e promuovendo una progettualità di qualità che sia garantita nei tempi di applicazione, con strategie complementari e coordinate fra di loro".