Proposte per rilanciare il turismo dopo l’emergenza sanitaria
Matera e altre importanti città condividono le iniziative e scrivono al Ministero
lunedì 13 aprile 2020
Una proposta in cinque punti per rilanciare il turismo dopo l'emergenza determinata dall'epidemia da Covid-19. Questa l'idea delle città del turismo che hanno tracciato un percorso per ripartire dopo l'emergenza sanitaria.
In un documento condiviso gli assessori al turismo di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Torino, Venezia e l'assessore del comune di Matera, Marianna Dimona, hanno fatto il punto della situazione illustrando al Ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini la drammatica situazione in cui versa l'industria del turismo italiana. Una circostanza che necessità di una piattaforma di rilancio una volta superato il periodo di emergenza, che gli scriventi hanno sintetizzato in cinque punti.
"L'emergenza in corso ed il conseguente azzeramento dei flussi turistici, ci pone davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede lo sforzo e la massima concentrazione di tutti, al fine di ripristinare e rilanciare l'economia e la promozione dei nostri territori"- si legge nella nota inviata al Mibact dai delegati comunali.
Le linee guida da sviluppare riguardano la tutela delle imprese e dei lavoratori autonomi della filiera turistica; il rilancio del brand Italia attraverso un piano di comunicazione e di promozione; gli incentivi alla ripresa del settore mediante detrazioni fiscali; la costituzione di un fondo speciale per i Comuni e gli interventi finalizzati allo sviluppo economico e alla qualità della filiera.
Anche perché il collasso del settore porterebbe all'affossamento anche di altri ambiti strettamente connessi al turismo, come ristorazione e accoglienza, trasporti e anche quelli legati agli eventi culturali che richiamano visitatori. Un rischio troppo elevato per una nazione che vanta il maggior numero di siti patrimonio dell'Unesco al mondo e che lega al turismo gran parte del suo Pil.
Misure straordinarie e ad hoc per il turismo che vadano oltre il decreto "Cura Italia", introducendo azioni concrete e misure specifiche a favore dell'Industria del Turismo, prima vittima illustre di questa emergenza sanitaria, sociale ed economica. Per questo gli assessori delle principali città turistiche italiane hanno chiesto a Franceschini un vertice e la costituzione di un gruppo di lavoro specifico.
Tra queste anche la città dei Sassi, che per bocca dell'assessore Marianna Dimona ha sottolineato l'importanza e la necessità dell'iniziativa finalizzata alla proposizione di idee per far ripartire la più grande azienda diffusa del Paese. "Una volta cessata la fase di emergenza sanitaria da coronavirus, bisognerà ripartire tutti insieme. E' importante fare tesoro di questa esperienza per creare una rete stabile di confronto e di proposta tra le Città italiane che, valorizzando le specificità dei territori, fornisca un supporto di idee e di programmi per l'integrazione dell'offerta turistica nazionale"- ha commentato Dimona.
In un documento condiviso gli assessori al turismo di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Torino, Venezia e l'assessore del comune di Matera, Marianna Dimona, hanno fatto il punto della situazione illustrando al Ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini la drammatica situazione in cui versa l'industria del turismo italiana. Una circostanza che necessità di una piattaforma di rilancio una volta superato il periodo di emergenza, che gli scriventi hanno sintetizzato in cinque punti.
"L'emergenza in corso ed il conseguente azzeramento dei flussi turistici, ci pone davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede lo sforzo e la massima concentrazione di tutti, al fine di ripristinare e rilanciare l'economia e la promozione dei nostri territori"- si legge nella nota inviata al Mibact dai delegati comunali.
Le linee guida da sviluppare riguardano la tutela delle imprese e dei lavoratori autonomi della filiera turistica; il rilancio del brand Italia attraverso un piano di comunicazione e di promozione; gli incentivi alla ripresa del settore mediante detrazioni fiscali; la costituzione di un fondo speciale per i Comuni e gli interventi finalizzati allo sviluppo economico e alla qualità della filiera.
Anche perché il collasso del settore porterebbe all'affossamento anche di altri ambiti strettamente connessi al turismo, come ristorazione e accoglienza, trasporti e anche quelli legati agli eventi culturali che richiamano visitatori. Un rischio troppo elevato per una nazione che vanta il maggior numero di siti patrimonio dell'Unesco al mondo e che lega al turismo gran parte del suo Pil.
Misure straordinarie e ad hoc per il turismo che vadano oltre il decreto "Cura Italia", introducendo azioni concrete e misure specifiche a favore dell'Industria del Turismo, prima vittima illustre di questa emergenza sanitaria, sociale ed economica. Per questo gli assessori delle principali città turistiche italiane hanno chiesto a Franceschini un vertice e la costituzione di un gruppo di lavoro specifico.
Tra queste anche la città dei Sassi, che per bocca dell'assessore Marianna Dimona ha sottolineato l'importanza e la necessità dell'iniziativa finalizzata alla proposizione di idee per far ripartire la più grande azienda diffusa del Paese. "Una volta cessata la fase di emergenza sanitaria da coronavirus, bisognerà ripartire tutti insieme. E' importante fare tesoro di questa esperienza per creare una rete stabile di confronto e di proposta tra le Città italiane che, valorizzando le specificità dei territori, fornisca un supporto di idee e di programmi per l'integrazione dell'offerta turistica nazionale"- ha commentato Dimona.