Profughi ucraini, accoglienza temporanea in un centro a Tito
Istituito un centro operativo
venerdì 25 marzo 2022
9.03
Con l'obiettivo di garantire "l'accoglienza integrata e strutturata" dei profughi ucraini in Basilicata, il presidente della Regione Vito Bardi ha firmato un'ordinanza che istituisce un centro operativo misto (Com) in una struttura di Tito dove è attualmente ospitato il centro per la creatività Cecilia. L'edificio viene trasformato in un hub temporaneo per l'identificazione, l'accoglienza temporanea e la prima assistenza delle persone provenienti dall'Ucraina.
L'apertura del Com, in attuazione di quanto disposto dall'ordinanza del dipartimento nazionale di protezione civile, consentirà di avviare processi decisionali collaborativi in tempo reale, in rispondenza alla situazione emergenziale in atto. Il presidio, ubicato in località Santa Venere a Tito, garantirà l'assolvimento delle procedure di identificazione per il tracciamento dei cittadini ucraini, prima di instradarli verso i centri Cas o altre strutture ricettive o di accoglienza. Con l'ordinanza, viene istituito anche il comitato di coordinamento, presieduto dal commissario delegato (presidente della Regione) e composto dai soggetti attuatori (protezione civile della Basilicata, aziende sanitarie provinciali di Potenza e di Matera, Prefetture, Comuni di Potenza e Matera, Anci, ufficio scolastico regionale e garante regionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza).
"L'hub temporaneo - ha detto Bardi - rappresenta la porta di ingresso in Basilicata dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. E' necessario adottare un modello organizzativo regionale di prima accoglienza ed assistenza che veda coinvolti tutti i soggetti interessati, così da garantire il tracciamento delle persone in transito, con particolar riferimento ai minori non accompagnati".
L'apertura del Com, in attuazione di quanto disposto dall'ordinanza del dipartimento nazionale di protezione civile, consentirà di avviare processi decisionali collaborativi in tempo reale, in rispondenza alla situazione emergenziale in atto. Il presidio, ubicato in località Santa Venere a Tito, garantirà l'assolvimento delle procedure di identificazione per il tracciamento dei cittadini ucraini, prima di instradarli verso i centri Cas o altre strutture ricettive o di accoglienza. Con l'ordinanza, viene istituito anche il comitato di coordinamento, presieduto dal commissario delegato (presidente della Regione) e composto dai soggetti attuatori (protezione civile della Basilicata, aziende sanitarie provinciali di Potenza e di Matera, Prefetture, Comuni di Potenza e Matera, Anci, ufficio scolastico regionale e garante regionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza).
"L'hub temporaneo - ha detto Bardi - rappresenta la porta di ingresso in Basilicata dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. E' necessario adottare un modello organizzativo regionale di prima accoglienza ed assistenza che veda coinvolti tutti i soggetti interessati, così da garantire il tracciamento delle persone in transito, con particolar riferimento ai minori non accompagnati".