Profughi afghani accolti in provincia di Matera
Ospitalità a una famiglia e a tre ragazzi
domenica 5 settembre 2021
La diocesi di Tricarico ha aderito all'invito fatto dal Ministero dell'Interno, tramite la Prefettura di Matera, di accogliere cittadini Afghani giunti con il ponte aereo degli scorsi giorni dopo il rovesciamento del potere politico che è stato ripreso dai talebani.
Dalla diocesi di Tricarico sono state messe a disposizione due strutture diocesane: Casa Ermon a Cirigliano, dove è stato ospitato un nucleo familiare di cinque persone, mentre tre ragazzi sono ospitati presso la Casa di Solidarietà a Tricarico, gestita dalla Caritas diocesana.
"Il segno che la Diocesi ha voluto dare, attraverso la persona del vescovo Mons. Giovanni Intini, il quale ha subito chiesto alla Caritas di attivarsi, è quello dell'accoglienza e della solidarietà - afferma la diocesi - nei confronti di un popolo che in questo momento vive una situazione drammatica. L'intera diocesi si è messa a disposizione nell'accogliere questi cittadini afghani in un percorso non solo di accoglienza ma anche di integrazione in maniera del tutto gratuito. Già molte persone si sono offerte a collaborare attraverso la raccolta di abiti e quanto necessario per una dignitosa permanenza di questi ospiti".
Dalla diocesi di Tricarico sono state messe a disposizione due strutture diocesane: Casa Ermon a Cirigliano, dove è stato ospitato un nucleo familiare di cinque persone, mentre tre ragazzi sono ospitati presso la Casa di Solidarietà a Tricarico, gestita dalla Caritas diocesana.
"Il segno che la Diocesi ha voluto dare, attraverso la persona del vescovo Mons. Giovanni Intini, il quale ha subito chiesto alla Caritas di attivarsi, è quello dell'accoglienza e della solidarietà - afferma la diocesi - nei confronti di un popolo che in questo momento vive una situazione drammatica. L'intera diocesi si è messa a disposizione nell'accogliere questi cittadini afghani in un percorso non solo di accoglienza ma anche di integrazione in maniera del tutto gratuito. Già molte persone si sono offerte a collaborare attraverso la raccolta di abiti e quanto necessario per una dignitosa permanenza di questi ospiti".