Procedono gli incontri per la stesura del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito
Incontrate le associazioni per la presentazione delle osservazioni
martedì 8 agosto 2017
11.01
La stesura del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito sta facendo tremare i polsi un po' a tutti. Lo Stato Italiano dovrà necessariamente produrre la Valutazione ambientale strategica (VAS) per arrivare al Programma Nazionale. Per farla breve si dovranno individuare in tutto il territorio nazionale i siti idonei allo stoccaggio e deposito unico (temporaneo o geologico) delle scorie nucleari.
La sola parola "scorie nucleari" genera nell'immaginario collettivo scene di normale isteria. Nessuno le vuole dentro casa sua. Allora che farne? L'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono ha incontrato a tal proposito le associazioni e comitati impegnati a vario titolo nella difesa del territorio per annunciare l'avvio da parte del Mise (Ministero Sviluppo Economico) delle consultazioni nell'ambito della Valutazione ambientale strategica (Vas) per il Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito.
Il termine, come ha spiegato l'assessore, per presentare pareri ed osservazioni, da parte di cittadini, associazioni ed istituzioni, scade il prossimo 13 settembre. Tempi ristretti nei quali la Regione Basilicata vuole provare a costruire, in sinergia con associazioni e società civile, una posizione di netta contrarietà all'individuazione del nostro territorio come sede di deposito unico (temporaneo o geologico) delle scorie nucleari. Posizione che al di là delle valutazioni politiche dovrà basarsi su fondate osservazioni tecniche da formulare insieme.
Il Programma Nazionale si articola in 10 punti e prevede, fra l'altro, la dismissione degli impianti nucleari fermi da decenni, come l'Itrec di Rotondella, l'aggiornamento dell'inventario nazionale dei quantitativi di rifiuti radioattivi e l'individuazione e localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito. Individuazione che verrà fatta sulla base dei criteri predisposti dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nella relativa guida tecnica. Per il territorio lucano la Valutazione ambientale strategica offre dunque anche l'opportunità di presentare osservazioni tecniche rispetto ai criteri individuati. Il metodo di lavoro proposto dall'assessore è stato condiviso e apprezzato dalle associazioni presenti.
Alla fine di agosto si terrà un altro incontro operativo con Arpab e associazioni, allargato a cittadini, sindaci ed operatori vari, per fare il punto della situazione in vista della presentazione delle osservazioni.
La sola parola "scorie nucleari" genera nell'immaginario collettivo scene di normale isteria. Nessuno le vuole dentro casa sua. Allora che farne? L'assessore all'Ambiente della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono ha incontrato a tal proposito le associazioni e comitati impegnati a vario titolo nella difesa del territorio per annunciare l'avvio da parte del Mise (Ministero Sviluppo Economico) delle consultazioni nell'ambito della Valutazione ambientale strategica (Vas) per il Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito.
Il termine, come ha spiegato l'assessore, per presentare pareri ed osservazioni, da parte di cittadini, associazioni ed istituzioni, scade il prossimo 13 settembre. Tempi ristretti nei quali la Regione Basilicata vuole provare a costruire, in sinergia con associazioni e società civile, una posizione di netta contrarietà all'individuazione del nostro territorio come sede di deposito unico (temporaneo o geologico) delle scorie nucleari. Posizione che al di là delle valutazioni politiche dovrà basarsi su fondate osservazioni tecniche da formulare insieme.
Il Programma Nazionale si articola in 10 punti e prevede, fra l'altro, la dismissione degli impianti nucleari fermi da decenni, come l'Itrec di Rotondella, l'aggiornamento dell'inventario nazionale dei quantitativi di rifiuti radioattivi e l'individuazione e localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito. Individuazione che verrà fatta sulla base dei criteri predisposti dall'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nella relativa guida tecnica. Per il territorio lucano la Valutazione ambientale strategica offre dunque anche l'opportunità di presentare osservazioni tecniche rispetto ai criteri individuati. Il metodo di lavoro proposto dall'assessore è stato condiviso e apprezzato dalle associazioni presenti.
Alla fine di agosto si terrà un altro incontro operativo con Arpab e associazioni, allargato a cittadini, sindaci ed operatori vari, per fare il punto della situazione in vista della presentazione delle osservazioni.