Primo incontro interistituzionale su cantiere di innovazione sociale

Illustrato il progetto dell’associazione Matera 2019

venerdì 22 luglio 2016
Gestione dei beni comuni, forum delle associazioni e dei produttori culturali e codice etico. Si lavorerà sui regolamenti dei tre punti centrali che costituiranno il "Cantiere di innovazione sociale" negli incontri che verranno effettuati con il mondo associazionistico cittadino.

Questo uno degli aspetti emersi oggi nel corso dell'incontro che l'associazione Matera 2019 e l'amministrazione comunale hanno tenuto per illustrare i tre progetti agli esponenti delle istituzioni e delle organizzazioni di categoria cittadine.

Aprendo i lavori l'assessore Giovanni Schiuma ha spiegato: "L'incontro che si svolge oggi rappresenta un passo importante e significativo che conferma la visione innovativa dell'amministrazione comunale che avvia finalmente un percorso realmente partecipato che, al di là di iniziative estemporanee, offre strumenti istituzionali per la comunità a cui consente di acquisire e gestire beni comuni, prerogativa per costruire valore sociale salvaguardando, al tempo stesso, la città e creando opportunità per la costruzione di imprese sociali".

Il sindaco Raffaello de Ruggieri ha aggiunto: "E' una proposta stimolante e innovativa su cui il Comune sta lavorando per stimolare maggiore attenzione in ambito sociale, tema di cui spesso si parla solo in modo astratto. Significativo, in questo senso, è stato l'impegno dell'associazione Matera 2019, alfiere della iniziativa che ha condotto alla designazione di Matera a Capitale europea della Cultura". All'incontro hanno partecipato gli assessori all'Innovazione e Pianificazione strategica e alle Politiche giovanili, Giovanni Schiuma e Massimiliano Amenta.

Quest'ultimo ha sottolineato il valore della partecipazione diretta, come già avvenuto con la Consulta giovanile comunale e l'importanza che la sinergia fra realtà cittadine può produrre. In questo senso, ha confermato l'assessore Amenta, si lavorerà alla stesura di un apposito regolamento che consentirà di operare in modo coordinato.

Illustrando gli aspetti principali del progetto, Francesco Salvatore presidente dell'Associazione Matera 2019 ha spiegato: "Da qui ai prossimi mesi metteremo in piedi strumenti che consentano la partecipazione attiva. Entro settembre – ha annunciato - stileremo la prima bozza di un libro bianco sul regolamento della gestione dei beni comuni e quest sarà il primo confronto fra tutta la società civile materana. I gruppi di lavoro opereranno anche sul regolamento per l'iter costitutivo del Forum delle associazioni e dei produttori culturali e su quello di avvicinamento alla proposta del codice etico. Tutti i gruppi sono aperti e illustrati sulla pagina Facebook dell'associazione. In collaborazione con l'assessore Massimiliano Amenta verrà convocato il primo gruppo di lavoro sul costituendo Forum delle associazioni culturali".

Vito Epifania ha aggiunto: "Pensiamo ad un cambio di paradigma nel rapporto fra cittadini e amministrazioni che conduce alla logica della collaborazione attiva. Si potrà così rendere più efficace il meccanismo che affronta i problemi del territorio. In merito alla nascita del forum delle associazioni – ha aggiunto – è necessario trovare luoghi di confronto e sintesi e dal punto di vista dell'associazionismo, va sottolineato lo scollamento che finora aveva impedito ad esempio una programmazione comune".

Infine è intervenuto Pasquale Bonasora di Labsus Puglia che ha aggiunto: "Il percorso di Matera è inserito in un programma piùù ampio. Il regolamento, per noi è modello di amministrazione condivisa, ovvero il tassello che mancava perché la delega, oggi non è più sufficiente. La rappresentanza istituzionale non è sufficiente a gestire la complessità dei rapporti della comunità. Tenendo insieme i tre punti proposti dall'associazione Matera 2019, percorreremo una strada molto interessante che per Labsus può diventare riferimento per il sud. Insieme a Eurixe, uno dei principali centri di ricerca italiano e all'università di Trento abbiamo promosso la scuola italiana per i beni comuni che crea la figura del facilitatore riservata a dirigenti e funzionari pubblici e del terzo settore, per costruire modelli virtuosi epr la gestione di beni comuni. Ci piacerebbe pensare di poter programmare a Matera un appuntamento di questa scuola".