Presentato a Matera il Forum per la Riforma Agraria
Giornata mondiale della lotta contadina
giovedì 18 aprile 2019
18.47
Dal 1997 il 17 aprile si celebra, su proposta del Movimento internazionale di Via Campesina, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale della Lotta Contadina. La data è stata sancita in occasione della triste ricorrenza della strage in Brasile di 19 agricoltori ad opera dell'esercito brasiliano, intervenuto contro una manifestazione di agricoltori. Ogni anno a fondamento delle giornate di mobilitazione sono posti temi legati alle emergenze che i cittadini devono affrontare, a causa di un modello agroalimentare sempre più in crisi e causa di esclusione in tutto il mondo.
Dall'Italia ha risposto (come fa ormai dal 2001) Altragricoltura (Alleanza per la Sovranità Alimentare), questa volta insieme alla Confederazione LiberiAgricoltori (sindacato di rappresentanza delle imprese agricole), al Movimento Riscatto (movimento di difesa delle comunità rurali e dei diritti di chi lavora la terra) ed alla Rete dei Municipi Rurali (associazione di iniziativa comune fra i Comuni rurali e gli agricoltori attivi). Tenuta una conferenza stampa a Matera.
Salvatore Pace, presidente della Rete dei Municipi Rurali, in occasione della Conferenza stampa, dopo la riunione di Roma, ha spiegato che "l'esigenza di una Nuova Riforma Agraria non riguarda solo i paesi del sud del mondo ma è sempre più urgente proprio qui da noi in Italia. Per questo abbiamo proposto con la riunione tenuta a Roma al Senato il 12 aprile scorso la costituzione di un Forum che lavori ad avanzare alle istituzioni ed alla società una riforma generale che restituisca agli agricoltori ed ai cittadini italiani il diritto a produrre e ad a consumare il cibo con dignità". Il prossimo obiettivo che dopo la riunione ha raccolto adesioni e disponibilità, è quello di convocare un Forum a Matera nella prima settimana di giugno.
"Le organizzazioni sindacali devono smettere di essere solo il luogo del disbrigo delle pratiche. Non ci basta più l'approccio burocratico della gestione dell'esistente, serve recuperare la funzione critica e autonoma dal servilismo alla politica che dovrebbero essere proprie al sindacato e serve una nuova stagione di proposte che rompa con la gestione della crisi senza prospettive". Così dalla presidenza della Confederazione LiberiAgricoltori, Angelo Candida, ha evidenziato le ragioni per cui il sindacato degli agricoltori aderisce con fermezza e persegue l'obiettivo di contribuire al percorso.
Una cospicua partecipazione da parte dei comuni italiani, per avviare il percorso del Forum della Riforma Agraria, tra cui Felice Lafabiana, in rappresentanza del Comune di Gravina in Puglia, che ha sostenuto la necessità di tutelare il prodotto "made in Italy", l'ambiente e il territorio, i consumatori e la salute. Bisogna, dunque, riscoprire il valore della terra e con questo sembra essere concorde anche Gianni Fabbris, presidente di Altragricoltura, componente della presidenza di LiberiAgricoltori e co-fondatore del Movimento Riscatto e della Rete dei Municipi Rurali, che ha sostenuto il bisogno di difendere le terre e liberarle dai nuovi padroni latifondisti.
Fabbris ha illustrato il percorso del Forum della Nuova Riforma agraria che punta a sollecitare "un grande movimento partecipato dal basso perché il futuro dell'agricoltura e del diritto al cibo deve essere sottratto dai tecnicismi e dagli specialismi ma deve diventare una grande questione sociale, politica e culturale per tutto il Paese e per l'intera Europa le cui scelte incidono in maniera decisiva sul destino di tutti noi".
Anche Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani, si è espressa sulla questione, accogliendo l'adozione da parte dell'Assemblea generale della Dichiarazione sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali, affermando che: "a livello globale i contadini alimentano il mondo, ma il loro godimento dei diritti umani viene messo in discussione, incluso il loro diritto al cibo. In molti posti del mondo, i contadini affrontano situazioni terribili aggravate da uno squilibrio di potere nelle relazioni economiche. Le politiche che potrebbero promuovere i diritti dei contadini sono in gran parte assenti e in alcuni casi hanno sofferto a causa di misure di austerità".
L'augurio è che questa dichiarazione possa rafforzare l'impegno degli Stati per proteggere i diritti dei contadini che svolgono un ruolo fondamentale nel preservare la cultura, l'ambiente e le tradizioni.
(Foto di archivio)
Dall'Italia ha risposto (come fa ormai dal 2001) Altragricoltura (Alleanza per la Sovranità Alimentare), questa volta insieme alla Confederazione LiberiAgricoltori (sindacato di rappresentanza delle imprese agricole), al Movimento Riscatto (movimento di difesa delle comunità rurali e dei diritti di chi lavora la terra) ed alla Rete dei Municipi Rurali (associazione di iniziativa comune fra i Comuni rurali e gli agricoltori attivi). Tenuta una conferenza stampa a Matera.
Salvatore Pace, presidente della Rete dei Municipi Rurali, in occasione della Conferenza stampa, dopo la riunione di Roma, ha spiegato che "l'esigenza di una Nuova Riforma Agraria non riguarda solo i paesi del sud del mondo ma è sempre più urgente proprio qui da noi in Italia. Per questo abbiamo proposto con la riunione tenuta a Roma al Senato il 12 aprile scorso la costituzione di un Forum che lavori ad avanzare alle istituzioni ed alla società una riforma generale che restituisca agli agricoltori ed ai cittadini italiani il diritto a produrre e ad a consumare il cibo con dignità". Il prossimo obiettivo che dopo la riunione ha raccolto adesioni e disponibilità, è quello di convocare un Forum a Matera nella prima settimana di giugno.
"Le organizzazioni sindacali devono smettere di essere solo il luogo del disbrigo delle pratiche. Non ci basta più l'approccio burocratico della gestione dell'esistente, serve recuperare la funzione critica e autonoma dal servilismo alla politica che dovrebbero essere proprie al sindacato e serve una nuova stagione di proposte che rompa con la gestione della crisi senza prospettive". Così dalla presidenza della Confederazione LiberiAgricoltori, Angelo Candida, ha evidenziato le ragioni per cui il sindacato degli agricoltori aderisce con fermezza e persegue l'obiettivo di contribuire al percorso.
Una cospicua partecipazione da parte dei comuni italiani, per avviare il percorso del Forum della Riforma Agraria, tra cui Felice Lafabiana, in rappresentanza del Comune di Gravina in Puglia, che ha sostenuto la necessità di tutelare il prodotto "made in Italy", l'ambiente e il territorio, i consumatori e la salute. Bisogna, dunque, riscoprire il valore della terra e con questo sembra essere concorde anche Gianni Fabbris, presidente di Altragricoltura, componente della presidenza di LiberiAgricoltori e co-fondatore del Movimento Riscatto e della Rete dei Municipi Rurali, che ha sostenuto il bisogno di difendere le terre e liberarle dai nuovi padroni latifondisti.
Fabbris ha illustrato il percorso del Forum della Nuova Riforma agraria che punta a sollecitare "un grande movimento partecipato dal basso perché il futuro dell'agricoltura e del diritto al cibo deve essere sottratto dai tecnicismi e dagli specialismi ma deve diventare una grande questione sociale, politica e culturale per tutto il Paese e per l'intera Europa le cui scelte incidono in maniera decisiva sul destino di tutti noi".
Anche Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani, si è espressa sulla questione, accogliendo l'adozione da parte dell'Assemblea generale della Dichiarazione sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali, affermando che: "a livello globale i contadini alimentano il mondo, ma il loro godimento dei diritti umani viene messo in discussione, incluso il loro diritto al cibo. In molti posti del mondo, i contadini affrontano situazioni terribili aggravate da uno squilibrio di potere nelle relazioni economiche. Le politiche che potrebbero promuovere i diritti dei contadini sono in gran parte assenti e in alcuni casi hanno sofferto a causa di misure di austerità".
L'augurio è che questa dichiarazione possa rafforzare l'impegno degli Stati per proteggere i diritti dei contadini che svolgono un ruolo fondamentale nel preservare la cultura, l'ambiente e le tradizioni.
(Foto di archivio)