Presentate le linee guida del Piano sanitario regionale
Regione chiede suggerimenti e partecipazione. Sindacati insoddisfatti: "Ci sono solo dati"
sabato 28 gennaio 2023
Presso l'ospedale San Carlo di Potenza ieri sono state presentate le linee guida per la stesura del nuovo Piano sanitario della Regione Basilicata, con gli obiettivi di ottimizzare i servizi presenti sul territorio, creare nuove opportunità e potenziare le strutture. L'incontro, convocato dal presidente della giunta Vito Bardi e dall'assessore alle politiche della persona Francesco Fanelli, ha visto la partecipazione degli ordini dei medici di Potenza e Matera, dei farmacisti, degli infermieri, dei sindaci, dei sindacati, dei direttori delle aziende sanitarie del territorio e dei rappresentanti delle strutture private accreditate.
Nel corso della giornata è stata fornita un'attenta analisi dei dati relativi alla sanità lucana, presentata dal direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan. Alcuni dei temi presentati sono la situazione della rete oncologica territoriale, i fabbisogni e la mobilità regionale, la rete dell'emergenza-urgenza e quelle delle cure palliative, della riabilitazione, dei punti nascita e dell'assistenza territoriale. La Regione ha auspicato "una grande partecipazione e contributi sostanziali che tengano sempre ben presente i cittadini e le garanzie di cura ad essi destinati''.
Il primo riscontro dei sindacati è all'insegna dell'insoddisfazione. Come dichiarato dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli, 'il documento tecnico sul Piano sanitario, analogamente a quello presentato dalla stessa Agenas a settembre 2021, è ancora un mera raccolta e analisi di dati riaggiornati al 2022 - hanno detto - priva di una linea progettuale sul sistema sanitario regionale. Neppure un embrione di un piano per il rilancio della sanità lucana, che consenta il superamento delle criticità messe a nudo dalla pandemia e che preveda il rafforzamento della medicina del territorio, la rivisitazione della rete ospedaliera, il rilancio dell'assistenza socio-sanitaria. Siamo ancora ai preliminari - hanno aggiunto - di quella che dovrebbe essere una piattaforma delle linee e degli interventi necessari per una inversione di tendenza e per consentire la piena fruizione nella nostra regione di un diritto fondamentale come quello alla salute".
Le tre sigle sindacali si sono dichiarate ''indisponibili a svolgere il ruolo dei ratificatori ex post'' e hanno ribadito "la necessità che le parti sociali partecipino attivamente alla costruzione del massimo strumento di programmazione sanitaria per rafforzare l'offerta sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale della Basilicata".
Nel corso della giornata è stata fornita un'attenta analisi dei dati relativi alla sanità lucana, presentata dal direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan. Alcuni dei temi presentati sono la situazione della rete oncologica territoriale, i fabbisogni e la mobilità regionale, la rete dell'emergenza-urgenza e quelle delle cure palliative, della riabilitazione, dei punti nascita e dell'assistenza territoriale. La Regione ha auspicato "una grande partecipazione e contributi sostanziali che tengano sempre ben presente i cittadini e le garanzie di cura ad essi destinati''.
Il primo riscontro dei sindacati è all'insegna dell'insoddisfazione. Come dichiarato dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli, 'il documento tecnico sul Piano sanitario, analogamente a quello presentato dalla stessa Agenas a settembre 2021, è ancora un mera raccolta e analisi di dati riaggiornati al 2022 - hanno detto - priva di una linea progettuale sul sistema sanitario regionale. Neppure un embrione di un piano per il rilancio della sanità lucana, che consenta il superamento delle criticità messe a nudo dalla pandemia e che preveda il rafforzamento della medicina del territorio, la rivisitazione della rete ospedaliera, il rilancio dell'assistenza socio-sanitaria. Siamo ancora ai preliminari - hanno aggiunto - di quella che dovrebbe essere una piattaforma delle linee e degli interventi necessari per una inversione di tendenza e per consentire la piena fruizione nella nostra regione di un diritto fondamentale come quello alla salute".
Le tre sigle sindacali si sono dichiarate ''indisponibili a svolgere il ruolo dei ratificatori ex post'' e hanno ribadito "la necessità che le parti sociali partecipino attivamente alla costruzione del massimo strumento di programmazione sanitaria per rafforzare l'offerta sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale della Basilicata".