Posticipata al 9 aprile la marcia per il lavoro
Decisione assunta in accordo con le segreterie nazionali di Cgil Cisl Uil
giovedì 10 marzo 2016
12.51
La marcia per il lavoro promossa da Cgil Cisl Uil di Basilicata, inizialmente prevista per il 19 marzo, a Potenza, è stato posticipata a sabato 9 aprile in accordo con le segreterie nazionali che hanno assicurato la presenza alla manifestazione di una propria delegazione ai massimi livelli. È stato pertanto riorganizzato e potenziato il calendario delle assemblee sul territorio per illustrare le proposte contenute nel manifesto per il lavoro. Quattro le date programmate nel potentino: il 22 marzo a Lauria, il 30 a Rionero, il 1° aprile a Genzano e il 4 a Villa d'Agri, tutte alle 17. I segretari generali Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro sono inoltre impegnati, in questi giorni, in una serie di incontri con le organizzazioni imprenditoriali e di volontariato, mentre sono in programma anche iniziative con gli studenti.
Per quanto riguarda il materano, in attesa di fissare le date delle assemblee, le segreterie territoriali sono impegnate in un giro di colloqui con le amministrazioni comunali. Ieri quella con il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, oggi incontro con l'amministrazione comunale di Tricarico. Domani, inoltre, alle 17, nella sede di Edilcassa, in Via Annibale Maria di Francia, nei pressi della direzione provinciale del lavoro, è in programma un attivo unitario dei sindacati edili Filca Fillea Feneal.
"Stiamo lavorando per ampliare il più possibile il livello di coinvolgimento e di partecipazione dei vari ambiti della società lucana per conferire alla marcia per il lavoro del 9 aprile i connotati di una grande manifestazione popolare", spiegano in una dichiarazione unitaria Summa, Falotico e Vaccaro. "Noi ci accontentiamo di portare alla marcia i nostri iscritti, dirigenti e attivisti, ma abbiamo l'ambizione di costruire intorno alla nostra iniziativa una grande alleanza sociale per dare la sveglia ad una classe politica che non ha contezza del disagio in cui vivono migliaia di famiglie. Molti sindaci lucani - annunciano i tre segretari di Cgil Cisl Uil - hanno già aderito alla marcia del 9 aprile, evidenziando ancora una volta una forte sensibilità verso le problematiche del disagio economico e sociale, problematiche che vivono quotidianamente nei loro Comuni, spesso unico presidio istituzionale per migliaia di poveri e disoccupati. In queste settimane siamo impegnati in un fitto calendario di incontri con i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni imprenditoriali perché vogliamo che il manifesto per il lavoro - concludono Summa, Falotico e Vaccaro - diventi patrimonio comune per gettare le basi di un nuovo modello di sviluppo che ponga al centro il lavoro e la persona".
Per quanto riguarda il materano, in attesa di fissare le date delle assemblee, le segreterie territoriali sono impegnate in un giro di colloqui con le amministrazioni comunali. Ieri quella con il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, oggi incontro con l'amministrazione comunale di Tricarico. Domani, inoltre, alle 17, nella sede di Edilcassa, in Via Annibale Maria di Francia, nei pressi della direzione provinciale del lavoro, è in programma un attivo unitario dei sindacati edili Filca Fillea Feneal.
"Stiamo lavorando per ampliare il più possibile il livello di coinvolgimento e di partecipazione dei vari ambiti della società lucana per conferire alla marcia per il lavoro del 9 aprile i connotati di una grande manifestazione popolare", spiegano in una dichiarazione unitaria Summa, Falotico e Vaccaro. "Noi ci accontentiamo di portare alla marcia i nostri iscritti, dirigenti e attivisti, ma abbiamo l'ambizione di costruire intorno alla nostra iniziativa una grande alleanza sociale per dare la sveglia ad una classe politica che non ha contezza del disagio in cui vivono migliaia di famiglie. Molti sindaci lucani - annunciano i tre segretari di Cgil Cisl Uil - hanno già aderito alla marcia del 9 aprile, evidenziando ancora una volta una forte sensibilità verso le problematiche del disagio economico e sociale, problematiche che vivono quotidianamente nei loro Comuni, spesso unico presidio istituzionale per migliaia di poveri e disoccupati. In queste settimane siamo impegnati in un fitto calendario di incontri con i cittadini, le istituzioni, le associazioni e le organizzazioni imprenditoriali perché vogliamo che il manifesto per il lavoro - concludono Summa, Falotico e Vaccaro - diventi patrimonio comune per gettare le basi di un nuovo modello di sviluppo che ponga al centro il lavoro e la persona".