Poste La Martella, la comunità del borgo denuncia disagi
Spazi angusti e mancanza di privacy all’interno dello sportello
domenica 21 febbraio 2016
Pochi servizi e la maggior parte inefficienti . E' il caso del borgo La Martella che, oltre a soffrire della problematica grave e atavica della discarica, deve fare i conti con gli attuali e numerosi disservizi.
Fulcro su cui ruotano diverse inefficienze è l'ufficio di Poste Italiane sito in piazza Montegrappa, oggetto di contestazione da parte di circa mille cittadini che hanno sottoscritto una petizione. In particolare la raccolta firme, promossa dall'associazione 'Amici del borgo', denuncia lo spazio angusto dell'ufficio riservato alla clientela con relativa mancanza di privacy e l'assenza di un Postamat all'esterno che costringe molti cittadini a recarsi in città per effettuare le operazioni di prelievo o di pagamento.
"Considerando – afferma il presidente di Amici del borgo, Paolo Grieco – l'afflusso considerevole dei cittadini materani che continuano a scegliere lo sportello postale di La Martella per effettuare le proprie operazioni, è doveroso almeno dotarsi di un Postamat oppure valutare concretamente la possibilità di rendere operativa una nuova sede nel borgo".
La petizione è stata consegnata al direttore della filiale Poste Italiane di Matera, Maria Gallo, nel novembre 2015 ma non si segnala ancora alcuna risposta. "Tutto ciò ci sorprende – commenta laconico Grieco. L'urgente necessità è migliorare i servizi al cittadino, ma ancora una volta non veniamo ascoltati".
La presenza e il miglioramento del servizio postale assume grande rilevanza, ora come non mai, anche in virtù della recente chiusura della filiale di Banca per l'Emilia Romagna nel borgo. Dunque, un'altra privazione importante per i residenti: "Almeno il bancomat deve essere ripristinato. E' inaccettabile – osserva furente Grieco – che molte persone, me compreso, debbano ovviare a tale disservizio recandosi in città". Per questo motivo, rilancia il presidente dell'associazione, "tanti abitanti di La Martella, clienti della banca, stanno pensando di chiudere il proprio conto corrente".
Mancanze e disagi a cui si dovrà il prima possibile porre rimedio per evitare l'accrescere del malcontento tra i residenti.
Fulcro su cui ruotano diverse inefficienze è l'ufficio di Poste Italiane sito in piazza Montegrappa, oggetto di contestazione da parte di circa mille cittadini che hanno sottoscritto una petizione. In particolare la raccolta firme, promossa dall'associazione 'Amici del borgo', denuncia lo spazio angusto dell'ufficio riservato alla clientela con relativa mancanza di privacy e l'assenza di un Postamat all'esterno che costringe molti cittadini a recarsi in città per effettuare le operazioni di prelievo o di pagamento.
"Considerando – afferma il presidente di Amici del borgo, Paolo Grieco – l'afflusso considerevole dei cittadini materani che continuano a scegliere lo sportello postale di La Martella per effettuare le proprie operazioni, è doveroso almeno dotarsi di un Postamat oppure valutare concretamente la possibilità di rendere operativa una nuova sede nel borgo".
La petizione è stata consegnata al direttore della filiale Poste Italiane di Matera, Maria Gallo, nel novembre 2015 ma non si segnala ancora alcuna risposta. "Tutto ciò ci sorprende – commenta laconico Grieco. L'urgente necessità è migliorare i servizi al cittadino, ma ancora una volta non veniamo ascoltati".
La presenza e il miglioramento del servizio postale assume grande rilevanza, ora come non mai, anche in virtù della recente chiusura della filiale di Banca per l'Emilia Romagna nel borgo. Dunque, un'altra privazione importante per i residenti: "Almeno il bancomat deve essere ripristinato. E' inaccettabile – osserva furente Grieco – che molte persone, me compreso, debbano ovviare a tale disservizio recandosi in città". Per questo motivo, rilancia il presidente dell'associazione, "tanti abitanti di La Martella, clienti della banca, stanno pensando di chiudere il proprio conto corrente".
Mancanze e disagi a cui si dovrà il prima possibile porre rimedio per evitare l'accrescere del malcontento tra i residenti.