Porta Pistola, Matera Civica chiede un atto di coraggio
Dubbi e domande del movimento politico dopo i ritrovamenti archeologici
mercoledì 19 maggio 2021
12.00
"Cosa altro deve essere scoperto ancora alla Postergola per convincere l'Amministrazione comunale a ripensare integralmente un progetto che lastrica 1500 metri quadrati prima permeabili e adesso impermeabili? Soprattutto che senso ha delimitare un'area archeologica senza conoscere la sua reale estensione?"
Con queste domande si apre il comunicato stampo del movimento politico Matera Civica, che esprime tutta la propria preoccupazione sull'evolversi della situazione venutasi a creare a Porta Pistola, dopo i ritrovamenti archeologici venuti fuori casualmente durante alcuni lavori. Il comunicato poi continua:
"Sono alcuni interrogativi che pone il movimento politico Matera Civica nel condividere l'interesse e il consenso generale maturato intorno ai nuovi rinvenimenti che sicuramente arricchiscono ulteriormente il patrimonio dei beni culturali della città. Al contempo, però, i dubbi non mancano. Non sarebbe stato meglio adottare una variante ai lavori non appena sono affiorati i primi rinvenimenti di cantiere? Quali professionalità vengono impiegate per prendersi cura in questo momento di un tessuto urbano così antico e delicato? Insomma, non c'era altra soluzione scientifica, innovativa, almeno congrua e compatibile con l'esistente se non quella di ricorrere alla piatta soluzione del massetto e alla solita rete elettrosaldata?
Senza tante illusioni, sospettiamo già un paio di risposte: era un progetto della vecchia amministrazione e, poi, tra un mese a Matera c'è il G20. Qualche parola va spesa anche per la Soprintendenza. Sembra esserci stato un dialogo, ma ciò che è forse mancato è stato un gesto di coraggio da parte dell'Amministrazione comunale, che avrebbe aiutato a spingere gli uffici periferici dello Stato a orientare di conseguenza i propri passi. Senza immaginare eventi miracolosi, l'adozione di un progetto più consono al luogo e alle aspirazioni nel panorama delle radici storiche che esprime a livello di recupero e valorizzazione dei beni culturali la città è forse ancora possibile. Un passo auspicabile e nobile che meriterebbe ogni forma di sostegno da parte della comunità".
Con queste domande si apre il comunicato stampo del movimento politico Matera Civica, che esprime tutta la propria preoccupazione sull'evolversi della situazione venutasi a creare a Porta Pistola, dopo i ritrovamenti archeologici venuti fuori casualmente durante alcuni lavori. Il comunicato poi continua:
"Sono alcuni interrogativi che pone il movimento politico Matera Civica nel condividere l'interesse e il consenso generale maturato intorno ai nuovi rinvenimenti che sicuramente arricchiscono ulteriormente il patrimonio dei beni culturali della città. Al contempo, però, i dubbi non mancano. Non sarebbe stato meglio adottare una variante ai lavori non appena sono affiorati i primi rinvenimenti di cantiere? Quali professionalità vengono impiegate per prendersi cura in questo momento di un tessuto urbano così antico e delicato? Insomma, non c'era altra soluzione scientifica, innovativa, almeno congrua e compatibile con l'esistente se non quella di ricorrere alla piatta soluzione del massetto e alla solita rete elettrosaldata?
Senza tante illusioni, sospettiamo già un paio di risposte: era un progetto della vecchia amministrazione e, poi, tra un mese a Matera c'è il G20. Qualche parola va spesa anche per la Soprintendenza. Sembra esserci stato un dialogo, ma ciò che è forse mancato è stato un gesto di coraggio da parte dell'Amministrazione comunale, che avrebbe aiutato a spingere gli uffici periferici dello Stato a orientare di conseguenza i propri passi. Senza immaginare eventi miracolosi, l'adozione di un progetto più consono al luogo e alle aspirazioni nel panorama delle radici storiche che esprime a livello di recupero e valorizzazione dei beni culturali la città è forse ancora possibile. Un passo auspicabile e nobile che meriterebbe ogni forma di sostegno da parte della comunità".