Poltrone in affitto per estetiste e parrucchieri
Arriva la circolare del Ministero per aiutare i giovani
sabato 8 febbraio 2014
10.35
Buone nuove per parrucchiere ed estetisti.
Grazie ad una circolare del Ministero dello Sviluppo Economico, d'ora in poi, i titolari dei saloni di bellezza potranno affittare ad altri professionisti spazi interni dei loro negozi.
In base alla normativa nazionale l'ipotesi di "affitto di poltrona" o "affitto di cabina" è possibile tra imprese, mediante uno specifico contratto in base al quale un titolare di salone di acconciatura o di centro estetico concede in uso una parte dell'immobile e delle attrezzature, dietro pagamento di un determinato corrispettivo. Per quanto riguarda l'attività di acconciatore, poi, la legge ammette anche la possibilità di prestazione dell'attività da parte di soggetti non imprenditori, purché possiedano i requisiti professionali.
L'unica condizione posta dalla normativa nazionale è che siano in possesso dei titoli che abilitano all'esercizio della professione. "E' stato sancito un principio importante, che va nel senso di incentivare l'iniziativa privata e la concorrenza, con indubbi vantaggi per i consumatori – commenta il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari – Da oggi chi avrà nel proprio salone di bellezza uno spazio poco utilizzato, potrà 'affittare la poltrona' migliorando la redditività della propria impresa e garantendo maggiori servizi. E i giovani acconciatori ed estetisti che non dispongono di propri locali adeguati potranno comunque avviare la loro attività".
Secondo la segreteria nazionale di Confartigianato l'obiettivo dell'affitto di poltrona e di cabina è quello di favorire la riduzione dei costi di organizzazione aziendale per i titolari dei saloni consentendo ai giovani operatori del settore di avviare la propria attività pur non disponendo di risorse economiche proprie in modo da ridurre i fenomeni di abuso e illegalità.
Grazie ad una circolare del Ministero dello Sviluppo Economico, d'ora in poi, i titolari dei saloni di bellezza potranno affittare ad altri professionisti spazi interni dei loro negozi.
In base alla normativa nazionale l'ipotesi di "affitto di poltrona" o "affitto di cabina" è possibile tra imprese, mediante uno specifico contratto in base al quale un titolare di salone di acconciatura o di centro estetico concede in uso una parte dell'immobile e delle attrezzature, dietro pagamento di un determinato corrispettivo. Per quanto riguarda l'attività di acconciatore, poi, la legge ammette anche la possibilità di prestazione dell'attività da parte di soggetti non imprenditori, purché possiedano i requisiti professionali.
L'unica condizione posta dalla normativa nazionale è che siano in possesso dei titoli che abilitano all'esercizio della professione. "E' stato sancito un principio importante, che va nel senso di incentivare l'iniziativa privata e la concorrenza, con indubbi vantaggi per i consumatori – commenta il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari – Da oggi chi avrà nel proprio salone di bellezza uno spazio poco utilizzato, potrà 'affittare la poltrona' migliorando la redditività della propria impresa e garantendo maggiori servizi. E i giovani acconciatori ed estetisti che non dispongono di propri locali adeguati potranno comunque avviare la loro attività".
Secondo la segreteria nazionale di Confartigianato l'obiettivo dell'affitto di poltrona e di cabina è quello di favorire la riduzione dei costi di organizzazione aziendale per i titolari dei saloni consentendo ai giovani operatori del settore di avviare la propria attività pur non disponendo di risorse economiche proprie in modo da ridurre i fenomeni di abuso e illegalità.