Polizia stradale, controlli su targhe estere e servizi con "street control"
In applicazione le nuove norme del "decreto sicurezza"
venerdì 15 febbraio 2019
In provincia di Matera la Polizia ha contestato le prime violazioni al codice della strada ai ''furbetti'' delle targhe estere, in applicazione del Decreto sicurezza. In particolare, gli agenti della Polizia Stradale e delle Volanti hanno sottoposto a fermo amministrativo e a conseguente sequestro un furgone con targa bulgara e altri veicoli condotti da cittadini stranieri residenti in Italia da oltre 60 giorni.
Il Decreto sicurezza ha riformato l'art. 93 del codice della strada, in materia di circolazione in Italia di veicoli immatricolati all'estero, prevedendo che chiunque risieda in Italia da oltre sessanta giorni non potrà circolare con un veicolo targato all'estero.
La circolazione con un veicolo immatricolato all'estero oltre il 60esimo giorno dall'acquisizione della residenza in Italia comporta una multa da 712 euro e l'immediata cessazione dalla circolazione del veicolo. Inoltre, nel caso in cui entro i successivi 180 giorni il veicolo non sia immatricolato in Italia o non sia tornato all'estero con foglio di via, è prevista la confisca. Ciò per impedire che si possano eludere adempimenti amministrativi, risparmiare i costi di assicurazione ed evitare di pagare le multe stradali poiché non notificabili.
Sono esclusi i veicoli in leasing o a noleggio senza conducente acquisiti da operatori di un altro Stato della Unione Europea o dello Spazio economico europeo- SEE che non abbiano sedi secondarie o effettive in Italia e quelli concessi in comodato a persone residenti in Italia legate da un rapporto di lavoro con un'impresa di un altro stato UE o SEE che non abbia stabilito una sede in Italia.
Tutto questo a condizione, però, di tenere a bordo del veicolo "un documento sottoscritto dall'intestatario e recante data certa dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo".
Nel caso in cui il veicolo sia a noleggio o in comodato, ma sprovvisto del relativo documento, la sanzione è di 250 euro con fermo amministrativo e obbligo di esibizione del documento entro 30 giorni. In caso di violazione di questa disposizione è prevista l'ulteriore multa di 712 euro. Per quanto riguarda, invece, i veicoli immatricolati all'estero che hanno adempiuto alle formalità doganali per l'ingresso in Italia (per questi, la legge ammette la circolazione sul territorio nazionale per un anno), la circolazione oltre la scadenza del 12esimo mese prevede una multa di 712 euro e la cessazione dalla circolazione del veicolo.
I controlli della Polizia Stradale presentano un'altra novità: le autovetture sono state dotate di videocamere "Street Control". E' un'apparecchiatura elettronica che consente di rilevare, anche in assenza del trasgressore, le violazioni relative alla copertura assicurativa e revisione del veicolo e già dai primi controlli su strada sono state rilevate e contestate numerose infrazioni.
Il Decreto sicurezza ha riformato l'art. 93 del codice della strada, in materia di circolazione in Italia di veicoli immatricolati all'estero, prevedendo che chiunque risieda in Italia da oltre sessanta giorni non potrà circolare con un veicolo targato all'estero.
La circolazione con un veicolo immatricolato all'estero oltre il 60esimo giorno dall'acquisizione della residenza in Italia comporta una multa da 712 euro e l'immediata cessazione dalla circolazione del veicolo. Inoltre, nel caso in cui entro i successivi 180 giorni il veicolo non sia immatricolato in Italia o non sia tornato all'estero con foglio di via, è prevista la confisca. Ciò per impedire che si possano eludere adempimenti amministrativi, risparmiare i costi di assicurazione ed evitare di pagare le multe stradali poiché non notificabili.
Sono esclusi i veicoli in leasing o a noleggio senza conducente acquisiti da operatori di un altro Stato della Unione Europea o dello Spazio economico europeo- SEE che non abbiano sedi secondarie o effettive in Italia e quelli concessi in comodato a persone residenti in Italia legate da un rapporto di lavoro con un'impresa di un altro stato UE o SEE che non abbia stabilito una sede in Italia.
Tutto questo a condizione, però, di tenere a bordo del veicolo "un documento sottoscritto dall'intestatario e recante data certa dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo".
Nel caso in cui il veicolo sia a noleggio o in comodato, ma sprovvisto del relativo documento, la sanzione è di 250 euro con fermo amministrativo e obbligo di esibizione del documento entro 30 giorni. In caso di violazione di questa disposizione è prevista l'ulteriore multa di 712 euro. Per quanto riguarda, invece, i veicoli immatricolati all'estero che hanno adempiuto alle formalità doganali per l'ingresso in Italia (per questi, la legge ammette la circolazione sul territorio nazionale per un anno), la circolazione oltre la scadenza del 12esimo mese prevede una multa di 712 euro e la cessazione dalla circolazione del veicolo.
I controlli della Polizia Stradale presentano un'altra novità: le autovetture sono state dotate di videocamere "Street Control". E' un'apparecchiatura elettronica che consente di rilevare, anche in assenza del trasgressore, le violazioni relative alla copertura assicurativa e revisione del veicolo e già dai primi controlli su strada sono state rilevate e contestate numerose infrazioni.