Poca acqua nelle dighe, agricoltori già preoccupati
La Regione garantisce interventi per evitare emergenza
mercoledì 12 marzo 2025
20.56
Poca acqua nelle dighe, per gli scopi irrigui e quindi per le colture orticole e le altre produzione agricole. Le aziende del settore primario e gli allevamenti sono già preoccupati per una possibile crisi idrica, come per la siccità avvenuta nella scorsa estate.
La Coldiretti ha chiesto alla Regione la nomina di un commissario che abbia la delega per la gestione e il superamento dell'emergenza idrica, con particolare riferimento agli interventi di urgenza. Una necessità "per far fronte a quella che già si manifesta come una crisi idrica di notevolissime dimensioni e parimenti una stagione di forti proteste del mondo agricolo che vede l'impossibilità a raggiungere i propri obiettivi produttivi". Per la Coldiretti "a solo titolo esemplificativo ma non esaustivo, si pensa allo snellimento di tutte le procedure che possano consentire ove necessario: l'emungimento dai corsi d' acqua, interventi per la salvaguardia del patrimonio zootecnico regionale facilitazione delle procedure di autorizzazione per la trivellazione di pozzi d'acqua atti alla salvaguardia delle colture; ristori economici e alle aziende per i danni che eventualmente potrebbero subire e ogni altro intervento da eseguire con urgenza per la salvaguardia delle imprese agricole".
A queste sollecitazioni ha risposto l'assessore alle politiche agricole della Regione, Carmine Cicala. ''La crisi idrica è una realtà con cui dobbiamo fare i conti - ha detto - ma la nostra risposta è chiara: monitoraggio costante di tutti gli invasi della Basilicata, programmazione attenta e azioni concrete per gestire al meglio la poca risorsa disponibile per consentire al comparto di affrontare i prossimi mesi nel modo migliore e garantire il più possibile redditi e produzioni. La Basilicata sta affrontando questa fase con una strategia ben precisa: un monitoraggio costante degli invasi e una programmazione mirata, che tenga conto dei diversi cicli agricoli e delle esigenze della zootecnia. Non possiamo permetterci improvvisazioni: ogni coltura ha necessità specifiche a seconda del periodo dell'anno, e lo stesso vale per la zootecnia. Per questo, il nostro lavoro è quotidiano e ininterrotto''.
In ballo c'è anche l'accordo con la Regione Puglia a cui viene destinata una parte delle scorte di acqua presenti nelle dighe lucane. Se necessario, potrebbe essere rivisto a favore della Basilicata.
La Coldiretti ha chiesto alla Regione la nomina di un commissario che abbia la delega per la gestione e il superamento dell'emergenza idrica, con particolare riferimento agli interventi di urgenza. Una necessità "per far fronte a quella che già si manifesta come una crisi idrica di notevolissime dimensioni e parimenti una stagione di forti proteste del mondo agricolo che vede l'impossibilità a raggiungere i propri obiettivi produttivi". Per la Coldiretti "a solo titolo esemplificativo ma non esaustivo, si pensa allo snellimento di tutte le procedure che possano consentire ove necessario: l'emungimento dai corsi d' acqua, interventi per la salvaguardia del patrimonio zootecnico regionale facilitazione delle procedure di autorizzazione per la trivellazione di pozzi d'acqua atti alla salvaguardia delle colture; ristori economici e alle aziende per i danni che eventualmente potrebbero subire e ogni altro intervento da eseguire con urgenza per la salvaguardia delle imprese agricole".
A queste sollecitazioni ha risposto l'assessore alle politiche agricole della Regione, Carmine Cicala. ''La crisi idrica è una realtà con cui dobbiamo fare i conti - ha detto - ma la nostra risposta è chiara: monitoraggio costante di tutti gli invasi della Basilicata, programmazione attenta e azioni concrete per gestire al meglio la poca risorsa disponibile per consentire al comparto di affrontare i prossimi mesi nel modo migliore e garantire il più possibile redditi e produzioni. La Basilicata sta affrontando questa fase con una strategia ben precisa: un monitoraggio costante degli invasi e una programmazione mirata, che tenga conto dei diversi cicli agricoli e delle esigenze della zootecnia. Non possiamo permetterci improvvisazioni: ogni coltura ha necessità specifiche a seconda del periodo dell'anno, e lo stesso vale per la zootecnia. Per questo, il nostro lavoro è quotidiano e ininterrotto''.
In ballo c'è anche l'accordo con la Regione Puglia a cui viene destinata una parte delle scorte di acqua presenti nelle dighe lucane. Se necessario, potrebbe essere rivisto a favore della Basilicata.