Po Fesr 2007-2013, recuperati 171 progetti a rischio revoca
Con iniziative ammesse al Pac scongiurato mancato utilizzo risorse Ue
domenica 5 giugno 2016
9.29
Molte delle risorse e delle iniziative in sospeso, comprese nel programma Po Fesr 2007-2013, potranno essere impiegate e completate. Azioni già avviate ma non concluse alla data del 31 dicembre 2015 (termine ultimo per il completamento degli interventi) sono state recuperate tramite la decisione della Regione Basilicata di ammetterle a finanziamento sulla linea di intervento di salvaguardia del Piano di Azione e Coesione (PAC). L'adesione al PAC prevede che una parte dell'importo del cofinanziamento statale del Programma operativo FESR venga trasferita al di fuori del Programma stesso garantendo tempi di attuazione più lunghi per i beneficiari.
Così il mancato utilizzo delle risorse comunitarie del programma operativo Fesr è stato scongiurato, permettendo si da subito di portare a compimento progetti i cui beneficiari alla data del 31 dicembre scorso potevano non avere sostenuto tutti i pagamenti e, successivamente, la realizzazione di interventi che hanno superato solo di recente le criticità riscontrate nelle fasi iniziali.
Nello specifico si tratta di progetti importanti per lo sviluppo dei territori tra cui il rafforzamento di infrastrutture materiali e immateriali, interventi per il turismo e per le aree produttive, operazioni di salvaguardia ambientale (difesa del suolo, rischio idrogeologico, ecc.), lavori per il miglioramento della viabilità e dell'accessibilità alle aree periferiche, potenziamento dei servizi socio-sanitari. I principali enti attuatori interessati sono 39 Comuni, le Province di Potenza e Matera, alcune ex Comunità Montane ed i capofila dei Progetti di Offerta Integrata di Servizio (POIS), le due Aziende Sanitarie, Acquedotto Lucano, il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Potenza, Sel Spa, Sviluppo Basilicata Spa, Ferrovie Appulo Lucane e la stessa la Regione Basilicata.
Le disposizioni relative alle operazioni avviate e non concluse al 31 dicembre 2015 sono state adottate con delibera dalla Giunta regionale. La decisione è stata comunicata a tutti i beneficiari dei progetti da parte del presidente della Regione, Marcello Pittella.
Così il mancato utilizzo delle risorse comunitarie del programma operativo Fesr è stato scongiurato, permettendo si da subito di portare a compimento progetti i cui beneficiari alla data del 31 dicembre scorso potevano non avere sostenuto tutti i pagamenti e, successivamente, la realizzazione di interventi che hanno superato solo di recente le criticità riscontrate nelle fasi iniziali.
Nello specifico si tratta di progetti importanti per lo sviluppo dei territori tra cui il rafforzamento di infrastrutture materiali e immateriali, interventi per il turismo e per le aree produttive, operazioni di salvaguardia ambientale (difesa del suolo, rischio idrogeologico, ecc.), lavori per il miglioramento della viabilità e dell'accessibilità alle aree periferiche, potenziamento dei servizi socio-sanitari. I principali enti attuatori interessati sono 39 Comuni, le Province di Potenza e Matera, alcune ex Comunità Montane ed i capofila dei Progetti di Offerta Integrata di Servizio (POIS), le due Aziende Sanitarie, Acquedotto Lucano, il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Potenza, Sel Spa, Sviluppo Basilicata Spa, Ferrovie Appulo Lucane e la stessa la Regione Basilicata.
Le disposizioni relative alle operazioni avviate e non concluse al 31 dicembre 2015 sono state adottate con delibera dalla Giunta regionale. La decisione è stata comunicata a tutti i beneficiari dei progetti da parte del presidente della Regione, Marcello Pittella.