Plastica a scuola, cala notevolmente il consumo
Un report sull’attività, nella settimana europea della riduzione dei rifiuti
lunedì 26 novembre 2018
Il consumo della plastica nelle mense scolastiche di Matera è sensibilmente diminuito. Questi i primi dati emersi dopo due mesi dall'avvio della campagna "Riduciamo la plastica a tavola", promossa dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Ladisa, l'azienda che si occupa della distribuzione dei pasti nelle scuole della Città dei Sassi.
I dati sono stati diffusi in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Il report ha dimostrato come piccole accortezze hanno già portato ad un significativo risultato.
Così si è appurato che nel solo mese di ottobre, la sostituzione delle singole bottigliette di plastica da mezzo litro a Bambino, con quelle da litro e mezzo per ogni tre bambini, ha consentito una riduzione notevole degli imballaggi e l'utilizzo di 30.800 bottiglie di plastica in meno.
"La sperimentazione, considerata la quantità di Pet necessaria alla produzione di contenitori grandi e piccoli, ha permesso la riduzione di circa 2mila kg di petrolio, di 17 litri di acqua, di più di 2.300 chili di anidride carbonica (gas responsabile dell'effetto serra), oltre che di 40,5 chilogrammi di idrocarburi, di 25 kg di ossido di zolfo e di 18 kg di monossido di carbonio"- sottolineano dalla Ladisa che ha reso pubblici i dati.
Certo non un percorso indolore. Come tutte le sperimentazioni il progetto, infatti, ha fatto registrare alcune criticità, costantemente monitorate dagli uffici comunali e dagli addetti alla mensa, per apportare delle migliorie al servizio.
Fortune alterne per il servizio, soprattutto nelle scuole dell'infanzia, con alcune scuole che hanno chiesto la revoca della sperimentazione perché in difficoltà con la somministrazione delle bevande ai bambini e con altre che, invece, hanno persino attivato iniziative di coinvolgimento dei bambini nello smaltimento delle bottiglie a fine pasto.
Un percorso difficile, ma virtuoso su cui l'amministrazione comunale ha puntato. "Il percorso che si sta avviando è estremamente importante- ha evidenziato l'assessore all'istruzione del Marilena Antonicelli-. Già da un anno la mensa scolastica di Matera utilizza stoviglie e posate compostabili e vi sono contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo molto felici di apprendere che diversi insegnanti, grazie al progetto avviato nelle mense scolastiche, colgono l'occasione per fare educazione ambientale e per parlare di differenziata".
Il progetto continua e nei prossimi mesi agli alunni delle scuole coinvolti nella sperimentazione verranno rilasciati dei riconoscimenti. Ulteriore passo in avanti della sperimentazione si avrà nel prossimo mese, quando a scuola in alcune giornate verranno distribuite delle merendine biologiche.
La quantità di cibo non consumato a scuola verrà donato alle mense delle associazioni caritatevoli che si trovano sul territorio, con le quali la Ladisa stipulerà un protocollo di intesa.
I dati sono stati diffusi in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Il report ha dimostrato come piccole accortezze hanno già portato ad un significativo risultato.
Così si è appurato che nel solo mese di ottobre, la sostituzione delle singole bottigliette di plastica da mezzo litro a Bambino, con quelle da litro e mezzo per ogni tre bambini, ha consentito una riduzione notevole degli imballaggi e l'utilizzo di 30.800 bottiglie di plastica in meno.
"La sperimentazione, considerata la quantità di Pet necessaria alla produzione di contenitori grandi e piccoli, ha permesso la riduzione di circa 2mila kg di petrolio, di 17 litri di acqua, di più di 2.300 chili di anidride carbonica (gas responsabile dell'effetto serra), oltre che di 40,5 chilogrammi di idrocarburi, di 25 kg di ossido di zolfo e di 18 kg di monossido di carbonio"- sottolineano dalla Ladisa che ha reso pubblici i dati.
Certo non un percorso indolore. Come tutte le sperimentazioni il progetto, infatti, ha fatto registrare alcune criticità, costantemente monitorate dagli uffici comunali e dagli addetti alla mensa, per apportare delle migliorie al servizio.
Fortune alterne per il servizio, soprattutto nelle scuole dell'infanzia, con alcune scuole che hanno chiesto la revoca della sperimentazione perché in difficoltà con la somministrazione delle bevande ai bambini e con altre che, invece, hanno persino attivato iniziative di coinvolgimento dei bambini nello smaltimento delle bottiglie a fine pasto.
Un percorso difficile, ma virtuoso su cui l'amministrazione comunale ha puntato. "Il percorso che si sta avviando è estremamente importante- ha evidenziato l'assessore all'istruzione del Marilena Antonicelli-. Già da un anno la mensa scolastica di Matera utilizza stoviglie e posate compostabili e vi sono contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo molto felici di apprendere che diversi insegnanti, grazie al progetto avviato nelle mense scolastiche, colgono l'occasione per fare educazione ambientale e per parlare di differenziata".
Il progetto continua e nei prossimi mesi agli alunni delle scuole coinvolti nella sperimentazione verranno rilasciati dei riconoscimenti. Ulteriore passo in avanti della sperimentazione si avrà nel prossimo mese, quando a scuola in alcune giornate verranno distribuite delle merendine biologiche.
La quantità di cibo non consumato a scuola verrà donato alle mense delle associazioni caritatevoli che si trovano sul territorio, con le quali la Ladisa stipulerà un protocollo di intesa.