Petrolio, "raddoppiare le estrazioni in Basilicata"
La dichiarazione shock del Premier Renzi sul Corriere della Sera
lunedì 14 luglio 2014
13.30
Torna prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica l'argomento "petrolio". A fare scalpore è la dichiarazione del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla necessità di raddoppiare le estrazioni petrolifere in Basilicata.
In una lunga intervista della giornalista Maria Teresa Mieli del Corriere della Sera sul tema della politica energetica nazionale e della contrattazione con l'Europa, il presidente torna sull'argomento "petrolio" e dichiara: "È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l'energia e l'ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell'accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40 mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini».
Parole forti da parte del Premier. A chi o cosa si riferisca con il termine "comitatini" non viene chiarito dall'articolo del Corriere, certo è che è in corso una trattativa ufficiale tra Stato e Regione; il Presidente Pittella ha ospitato in Basilicata, circa un mese fa, il Ministro allo Sviluppo Guidi. Si tratta, dunque, di difendere la dignità dei cittadini e delle istituzioni lucane. Pronta la risposta anche del senatore del Movimento 5 Stelle Vito Petrocelli, che da twitter lancia il messaggio "Sappia Renzi che contro il raddoppio delle estrazioni c'è anche il M5S insieme a 'quattro comitatini'".
L'infelice dichiarazione di Renzi è destinata a far discutere poichè va ad inserirsi in un momento delicato per la Basilicata. Il governatore regionale Pittella, infatti, nelle ultime settimane, sta tentando di svincolare le royalties del petrolio dal Patto di Stabilità. Una proposta che è già legge regionale approvata a maggioranza dal consiglio. Si tratta, dunque, di un tema che, insieme al memorandum sul petrolio e alle card benzina, è di vitale importanza per la "sopravvivenza stessa della regione", come ha dichiarato lo stesso presidente Pittella, il quale ha, inoltre, aggiunto: "Lo Stato deve prima ripagare la Basilicata per tutto quello che ha già dato e per le promesse non mantenute in termini di infrastrutture e posti di lavoro".
E mentre il Presidente Pittela dichiara di essere pronto ad andare contro il premier Renzi per difendere la propria regione, arriva l'attacco dal consigliere Rosa, esponente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: "Dovremmo aumentare le estrazioni in una regione che ha visto negli ultimi anni un'impennata di malattie tumorali. Lo sa Renzi che il popolo lucano si ammala sempre di più? Un'altra Ilva? Un'altra Terra dei fuochi? Vergogna. Forse, sarebbe il caso che i vari Speranza, Bubbico, De Filippo, Pittella & brothers smettessero di fare i burattini nelle mani di chi dimostra un tale disprezzo per la nostra Terra e, per una volta, svolgessero il ruolo di tutori che i nostri cittadini hanno assegnato loro. Sarebbe il caso che i nostri rappresentanti del Pd facessero l'interesse vero dei lucani: vera tutela della salute e dell'ambiente, più royalties e meno estrazioni".
In una lunga intervista della giornalista Maria Teresa Mieli del Corriere della Sera sul tema della politica energetica nazionale e della contrattazione con l'Europa, il presidente torna sull'argomento "petrolio" e dichiara: "È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l'energia e l'ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell'accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40 mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini».
Parole forti da parte del Premier. A chi o cosa si riferisca con il termine "comitatini" non viene chiarito dall'articolo del Corriere, certo è che è in corso una trattativa ufficiale tra Stato e Regione; il Presidente Pittella ha ospitato in Basilicata, circa un mese fa, il Ministro allo Sviluppo Guidi. Si tratta, dunque, di difendere la dignità dei cittadini e delle istituzioni lucane. Pronta la risposta anche del senatore del Movimento 5 Stelle Vito Petrocelli, che da twitter lancia il messaggio "Sappia Renzi che contro il raddoppio delle estrazioni c'è anche il M5S insieme a 'quattro comitatini'".
L'infelice dichiarazione di Renzi è destinata a far discutere poichè va ad inserirsi in un momento delicato per la Basilicata. Il governatore regionale Pittella, infatti, nelle ultime settimane, sta tentando di svincolare le royalties del petrolio dal Patto di Stabilità. Una proposta che è già legge regionale approvata a maggioranza dal consiglio. Si tratta, dunque, di un tema che, insieme al memorandum sul petrolio e alle card benzina, è di vitale importanza per la "sopravvivenza stessa della regione", come ha dichiarato lo stesso presidente Pittella, il quale ha, inoltre, aggiunto: "Lo Stato deve prima ripagare la Basilicata per tutto quello che ha già dato e per le promesse non mantenute in termini di infrastrutture e posti di lavoro".
E mentre il Presidente Pittela dichiara di essere pronto ad andare contro il premier Renzi per difendere la propria regione, arriva l'attacco dal consigliere Rosa, esponente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: "Dovremmo aumentare le estrazioni in una regione che ha visto negli ultimi anni un'impennata di malattie tumorali. Lo sa Renzi che il popolo lucano si ammala sempre di più? Un'altra Ilva? Un'altra Terra dei fuochi? Vergogna. Forse, sarebbe il caso che i vari Speranza, Bubbico, De Filippo, Pittella & brothers smettessero di fare i burattini nelle mani di chi dimostra un tale disprezzo per la nostra Terra e, per una volta, svolgessero il ruolo di tutori che i nostri cittadini hanno assegnato loro. Sarebbe il caso che i nostri rappresentanti del Pd facessero l'interesse vero dei lucani: vera tutela della salute e dell'ambiente, più royalties e meno estrazioni".