Petrolio, la Total risponde ai lucani in protesta
Un'economia da 7 miliardi di euro per la Regione
sabato 22 novembre 2014
09.27
Il petrolio resta un tema caldo in Basilicata. Sono giorni di manifestazioni, proteste, botta e risposta a suon di comunicati stampa tra associazioni, studenti, gruppi politici e istituzioni. Dal momento della conversione in legge del decreto Sblocca Italia, il popolo lucano non si dà pace e porta avanti ostinatamente il braccio di ferro con le amministrazioni locali per ottenere l'impugnazione dell'articolo 38 davanti alla Corte Costituzionale.
Sono tanti i Comuni lucani che hanno già deliberato a favore dell'impugnazione, tra questi, grande assente, la città di Matera che proprio in occasione del consiglio comunale di ieri, ancora una volta, ha rinviato la discussione a riguardo. La Regione Basilicata ha, invece, programmato per il 4 Dicembre alle ore 15 il consiglio regionale in cui il presidente Marcello Pittella terrà una comunicazione sul Decreto Sblocca Italia, a cui seguirà il dibattito.
A tutto questo fermento e preoccupazione giunge tempestiva la risposta da parte della Total Italia che nella giornata di ieri ha presentato, presso Confindustria Basilicata, il primo "Rapporto Attività 2013 in Basilicata". Il rapporto illustra per la prima volta gli effetti socio-economici sulla Basilicata generati dagli investimenti realizzati da Total E&P Italia nell'area di Tempa Rossa.
E' di sette miliardi di euro l'impatto che lo sfruttamento a regime del giacimento avrà sull'economia regionale, circa 4 miliardi di euro immessi nel sistema economico lucano in modo diretto da Total E&P Italia attraverso tasse, salari, acquisti di beni e servizi, royalties nel periodo 2007-2065. I lavori finiranno nel 2015 e nel 2016 cominceranno le estrazioni che, a regime, raggiungeranno i 50 mila barili al giorno.
Per quanto riguarda l'occupazione, i dati riportati sulla pubblicazione parlano di oltre 130 lavoratori nel 2013 impiegati in maniera diretta nello sviluppo di Tempa Rossa, di cui il 76% lucano, e oltre 240 in modo indiretto (occupazione generata dalla catena di fornitura), di cui lucano è l'83%. Lavoratori che, nei mesi successivi, sono continuati ad aumentare: a settembre 2014 gli occupati diretti sono arrivati a 165 (di cui il 70% lucano), mentre quelli indiretti a 593 (di cui lucano il 66%).
54 i giovani, tutti lucani, assunti da Total E&P Italia, che hanno iniziato l'intenso percorso di formazione che, dopo tre anni tra la Basilicata e siti industriali Total all'estero, li porterà a diventare gli operatori del futuro Centro Oli di Tempa Rossa. Oltre 4.000 ore di formazione erogate sulle tematiche HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente) sia al personale Total che a quello dei General Contractors che, per suo conto, operano sul sito di Tempa Rossa.
Roberto Pasolini, Direttore Commerciale e Comunicazione di Total E&P Italia, ha dunque rassicurato la comunità lucana circa i valori portanti dell'azienda: "rispetto della comunità locale, tutela dell'ambiente, salute e sicurezza delle persone, occupazione, crescita economica e sociale del territorio e trasparenza".
Sono tanti i Comuni lucani che hanno già deliberato a favore dell'impugnazione, tra questi, grande assente, la città di Matera che proprio in occasione del consiglio comunale di ieri, ancora una volta, ha rinviato la discussione a riguardo. La Regione Basilicata ha, invece, programmato per il 4 Dicembre alle ore 15 il consiglio regionale in cui il presidente Marcello Pittella terrà una comunicazione sul Decreto Sblocca Italia, a cui seguirà il dibattito.
A tutto questo fermento e preoccupazione giunge tempestiva la risposta da parte della Total Italia che nella giornata di ieri ha presentato, presso Confindustria Basilicata, il primo "Rapporto Attività 2013 in Basilicata". Il rapporto illustra per la prima volta gli effetti socio-economici sulla Basilicata generati dagli investimenti realizzati da Total E&P Italia nell'area di Tempa Rossa.
E' di sette miliardi di euro l'impatto che lo sfruttamento a regime del giacimento avrà sull'economia regionale, circa 4 miliardi di euro immessi nel sistema economico lucano in modo diretto da Total E&P Italia attraverso tasse, salari, acquisti di beni e servizi, royalties nel periodo 2007-2065. I lavori finiranno nel 2015 e nel 2016 cominceranno le estrazioni che, a regime, raggiungeranno i 50 mila barili al giorno.
Per quanto riguarda l'occupazione, i dati riportati sulla pubblicazione parlano di oltre 130 lavoratori nel 2013 impiegati in maniera diretta nello sviluppo di Tempa Rossa, di cui il 76% lucano, e oltre 240 in modo indiretto (occupazione generata dalla catena di fornitura), di cui lucano è l'83%. Lavoratori che, nei mesi successivi, sono continuati ad aumentare: a settembre 2014 gli occupati diretti sono arrivati a 165 (di cui il 70% lucano), mentre quelli indiretti a 593 (di cui lucano il 66%).
54 i giovani, tutti lucani, assunti da Total E&P Italia, che hanno iniziato l'intenso percorso di formazione che, dopo tre anni tra la Basilicata e siti industriali Total all'estero, li porterà a diventare gli operatori del futuro Centro Oli di Tempa Rossa. Oltre 4.000 ore di formazione erogate sulle tematiche HSE (Salute, Sicurezza, Ambiente) sia al personale Total che a quello dei General Contractors che, per suo conto, operano sul sito di Tempa Rossa.
Roberto Pasolini, Direttore Commerciale e Comunicazione di Total E&P Italia, ha dunque rassicurato la comunità lucana circa i valori portanti dell'azienda: "rispetto della comunità locale, tutela dell'ambiente, salute e sicurezza delle persone, occupazione, crescita economica e sociale del territorio e trasparenza".