Pendolarismo in sanità, Basilicata vuole accordo con Puglia
Per la "compensazione della mobilità interregionale"
mercoledì 20 novembre 2024
La giunta regionale della Basilicata ha approvato uno schema di accordo tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia, per la compensazione della mobilità sanitaria interregionale. La mobilità passiva è uno dei principali problemi del sistema sanitario regionale, che incide negativamente sul bilancio finanziario. L'accordo sarà in vigore dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026 e avrà valore sulle prestazioni del 2024 e del 2025.
Il disavanzo finanziario della Basilicata e la mobilità verso ospedali pugliesi, primo fra tutti il Miulli di Acquaviva, sono alla base dell'iniziativa.
"Per la prima volta in Basilicata - ha dichiarato l'assessore regionale alla salute Cosimo Latronico - abbiamo sottoscritto un accordo per la regolamentazione della migrazione di coloro che scelgono di avvalersi di determinate prestazioni sanitarie, presso strutture site al di fuori dell'area territoriale regionale". L'intesa "permetterà di governare i flussi di pazienti in entrata e in uscita - ha detto Latronico - focalizzando l'attenzione sull'analisi di specifiche carenze di offerta e di bisogni non soddisfatti, allo scopo di migliorare la risposta del Ssr". Inoltre "ha l'obiettivo di evitare fenomeni distorsivi indotti da differenze tariffarie e da differenti gradi di applicazione delle indicazioni di appropriatezza definite a livello nazionale, vuole favorire la collaborazione interregionale e si prefigge di individuare meccanismi di controllo, attraverso la definizione di tetti di attività condivisi funzionali al governo complessivo della domanda. Dall'analisi dei dati - ha concluso l'assessore - è stato possibile distinguere le componenti della mobilità che devono essere oggetto di attenzione da parte delle due regioni, al fine di pervenire ad una corretta programmazione dell'offerta sanitaria, parametrata in relazione ai bisogni di salute dei propri residenti. Il supporto reciproco con la Regione Puglia, sarà fondamentale nella costruzione di target per il monitoraggio dei flussi, per la valutazione dell'adeguatezza delle prestazioni o dell'eventuale inopportunità di ricorrere alla mobilità da parte dei propri residenti".
Il disavanzo finanziario della Basilicata e la mobilità verso ospedali pugliesi, primo fra tutti il Miulli di Acquaviva, sono alla base dell'iniziativa.
"Per la prima volta in Basilicata - ha dichiarato l'assessore regionale alla salute Cosimo Latronico - abbiamo sottoscritto un accordo per la regolamentazione della migrazione di coloro che scelgono di avvalersi di determinate prestazioni sanitarie, presso strutture site al di fuori dell'area territoriale regionale". L'intesa "permetterà di governare i flussi di pazienti in entrata e in uscita - ha detto Latronico - focalizzando l'attenzione sull'analisi di specifiche carenze di offerta e di bisogni non soddisfatti, allo scopo di migliorare la risposta del Ssr". Inoltre "ha l'obiettivo di evitare fenomeni distorsivi indotti da differenze tariffarie e da differenti gradi di applicazione delle indicazioni di appropriatezza definite a livello nazionale, vuole favorire la collaborazione interregionale e si prefigge di individuare meccanismi di controllo, attraverso la definizione di tetti di attività condivisi funzionali al governo complessivo della domanda. Dall'analisi dei dati - ha concluso l'assessore - è stato possibile distinguere le componenti della mobilità che devono essere oggetto di attenzione da parte delle due regioni, al fine di pervenire ad una corretta programmazione dell'offerta sanitaria, parametrata in relazione ai bisogni di salute dei propri residenti. Il supporto reciproco con la Regione Puglia, sarà fondamentale nella costruzione di target per il monitoraggio dei flussi, per la valutazione dell'adeguatezza delle prestazioni o dell'eventuale inopportunità di ricorrere alla mobilità da parte dei propri residenti".