“Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo, cinquant’anni dopo”. Matera celebra Pasolini
A Roma, conferenza stampa di presentazione della mostra
martedì 15 luglio 2014
17.30
Nell'Auditorium del Palazzo delle Esposizioni di Roma, questa mattina, 15 luglio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della mostra "Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo, cinquant'anni dopo. Nuove Tecniche di immagine: arte cinema fotografia".
La mostra, che renderà omaggio a Pierpaolo Pasolini, avrà luogo a Matera, nel Museo nazionale d'arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi e nel MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea di Matera), con l'apertura al pubblico dal 20 luglio, per l'inaugurazione, per poi proseguire dal 21 luglio al 9 novembre.
L'esposizione, costituita da sei sezioni, ha l'obiettivo di rimarcare, in modo approfondito e grazie ad una narrazione originale, la nascita del film pasoliniano e il legame del regista con la città dei Sassi, che lui paragonò a Gerusalemme nel 1964. Negli anni della "vergogna nazionale", dello svuotamento e abbandono degli antichi rioni, Matera divenne luogo ambìto per artisti, fotografi, registi, documentaristi, antropologi, sociologi, che grazie alle loro testimonianze ed osservazioni hanno illustrato la città e il Sud Italia.
La storia ed i luoghi del film "Il Vangelo secondo Matteo" daranno lustro alla mostra, con il tema culturale e artistico dell'epoca, tra Matera, Roma, Assisi e la Palestina. L'allestimento si caratterizza per i documenti multimediali e interattivi e con il supporto di stazioni creative. Inoltre, il percorso della mostra avrà un racconto visivo, grazie al montaggio di fotografie, disegni, dipinti, interviste, racconti bibliografici.
All'incontro pubblico ha presenziato un numero nutrito di autorità, rappresentanti della cultura e dell'imprenditoria: Salvatore Adduce, sindaco di Matera, Marta Ragozzino, Soprintendente per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Basilicata, Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, Giuseppe Appella, direttore del MUSMA, Ermanno Taviani, docente di storia contemporanea all'Università di Catania, Mario De Simoni, direttore generale di Azienda Speciale Palaexpo.
Paride Leporace ha esordito, nella conferenza, affermando di credere molto nel cinema della memoria che deve legarsi al presente. "Tra le 13 località in cui si è girato il film di Pasolini, Matera è la più significativa - spiega Leporace - Il film è stato riproposto a San Pietroburgo a Maggio. Matera è sempre più Gerusalemme, come conferma l'interesse dei cineasti israeliani che hanno una nuova visione del sud e del nostro Paese".
Il sindaco di Matera è entusiasta dell'iniziativa: "E' stato straordinario il passaggio del testimone tra i due eventi pasoliniani: si sta concludendo la mostra a Roma ed il 20 inizia quella di Matera. A moltissimi giovani dobbiamo raccontare che se non conoscono Pasolini a Matera, non conoscono le sue invenzioni tecniche e tecnologiche dell'epoca".
Marta Ragozzino ha sottolineato come "Pasolini ha saputo diffondere in 50 lingue il film Il Vangelo secondo Matteo. La mostra, particolarmente visiva, parla di arte, di cultura, della nostra città e dell'Europa. Il progetto è servito anche a mostrare il lavoro delle forze creative del nostro territorio. Abbiamo creato un allestimento che, in tutte le sale, potrà dare una chiave di facile lettura per tutti".
Ermanno Taviani ha dichiarato: "Questa mostra, a più livelli, ha un allestimento da scenografie da studio teatrale o cinematografico. È presente un passaggio politico: il dialogo tra marxisti e cattolici, dopo il concilio vaticano secondo. il film può essere letto anche secondo aspetti leggendari: sulla lavorazione di questa pellicola cinematografica ci sono state più versioni".
Il direttore del Musma, Appella, ha rimarcato come nelle varie riunioni organizzative è emersa la necessità di mettere a confronto, durante i primi anni '60, le vicende romane e la situazione culturale materana.
Paolo Verri ha detto: "Mettere al centro della programmazione culturale del 2014 la mostra su Pasolini e Il Vangelo secondo Matteo è frutto di una scelta che immagina per Matera, città candidata a Capitale della Cultura, un ruolo preciso per chi intenda usare la cultura per migliorare radicalmente la società. Ogni scena del film ha, dunque, una tripla lettura: quella artistica; quella teologica; quella sociale. Infine, c'è una ragione ancora più profonda che lega la candidatura al progetto del film di Pasolini. La ragione è la capacità di raccontare Matera come capitale universale, Gerusalemme in terra, città di tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, sia come singoli che come membri di una comunità responsabile. Matera si offre come luogo di sperimentazione, consapevole delle sue contraddizioni, delle sue incapacità, certo anche della sua bellezza, della sua regola dell'accoglienza e della forza di dire il vero. Anche quando costa caro, e si paga con la vita, per la collettività".
La mostra, che renderà omaggio a Pierpaolo Pasolini, avrà luogo a Matera, nel Museo nazionale d'arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi e nel MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea di Matera), con l'apertura al pubblico dal 20 luglio, per l'inaugurazione, per poi proseguire dal 21 luglio al 9 novembre.
L'esposizione, costituita da sei sezioni, ha l'obiettivo di rimarcare, in modo approfondito e grazie ad una narrazione originale, la nascita del film pasoliniano e il legame del regista con la città dei Sassi, che lui paragonò a Gerusalemme nel 1964. Negli anni della "vergogna nazionale", dello svuotamento e abbandono degli antichi rioni, Matera divenne luogo ambìto per artisti, fotografi, registi, documentaristi, antropologi, sociologi, che grazie alle loro testimonianze ed osservazioni hanno illustrato la città e il Sud Italia.
La storia ed i luoghi del film "Il Vangelo secondo Matteo" daranno lustro alla mostra, con il tema culturale e artistico dell'epoca, tra Matera, Roma, Assisi e la Palestina. L'allestimento si caratterizza per i documenti multimediali e interattivi e con il supporto di stazioni creative. Inoltre, il percorso della mostra avrà un racconto visivo, grazie al montaggio di fotografie, disegni, dipinti, interviste, racconti bibliografici.
All'incontro pubblico ha presenziato un numero nutrito di autorità, rappresentanti della cultura e dell'imprenditoria: Salvatore Adduce, sindaco di Matera, Marta Ragozzino, Soprintendente per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Basilicata, Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019, Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, Giuseppe Appella, direttore del MUSMA, Ermanno Taviani, docente di storia contemporanea all'Università di Catania, Mario De Simoni, direttore generale di Azienda Speciale Palaexpo.
Paride Leporace ha esordito, nella conferenza, affermando di credere molto nel cinema della memoria che deve legarsi al presente. "Tra le 13 località in cui si è girato il film di Pasolini, Matera è la più significativa - spiega Leporace - Il film è stato riproposto a San Pietroburgo a Maggio. Matera è sempre più Gerusalemme, come conferma l'interesse dei cineasti israeliani che hanno una nuova visione del sud e del nostro Paese".
Il sindaco di Matera è entusiasta dell'iniziativa: "E' stato straordinario il passaggio del testimone tra i due eventi pasoliniani: si sta concludendo la mostra a Roma ed il 20 inizia quella di Matera. A moltissimi giovani dobbiamo raccontare che se non conoscono Pasolini a Matera, non conoscono le sue invenzioni tecniche e tecnologiche dell'epoca".
Marta Ragozzino ha sottolineato come "Pasolini ha saputo diffondere in 50 lingue il film Il Vangelo secondo Matteo. La mostra, particolarmente visiva, parla di arte, di cultura, della nostra città e dell'Europa. Il progetto è servito anche a mostrare il lavoro delle forze creative del nostro territorio. Abbiamo creato un allestimento che, in tutte le sale, potrà dare una chiave di facile lettura per tutti".
Ermanno Taviani ha dichiarato: "Questa mostra, a più livelli, ha un allestimento da scenografie da studio teatrale o cinematografico. È presente un passaggio politico: il dialogo tra marxisti e cattolici, dopo il concilio vaticano secondo. il film può essere letto anche secondo aspetti leggendari: sulla lavorazione di questa pellicola cinematografica ci sono state più versioni".
Il direttore del Musma, Appella, ha rimarcato come nelle varie riunioni organizzative è emersa la necessità di mettere a confronto, durante i primi anni '60, le vicende romane e la situazione culturale materana.
Paolo Verri ha detto: "Mettere al centro della programmazione culturale del 2014 la mostra su Pasolini e Il Vangelo secondo Matteo è frutto di una scelta che immagina per Matera, città candidata a Capitale della Cultura, un ruolo preciso per chi intenda usare la cultura per migliorare radicalmente la società. Ogni scena del film ha, dunque, una tripla lettura: quella artistica; quella teologica; quella sociale. Infine, c'è una ragione ancora più profonda che lega la candidatura al progetto del film di Pasolini. La ragione è la capacità di raccontare Matera come capitale universale, Gerusalemme in terra, città di tutti coloro che vogliono mettersi in gioco, sia come singoli che come membri di una comunità responsabile. Matera si offre come luogo di sperimentazione, consapevole delle sue contraddizioni, delle sue incapacità, certo anche della sua bellezza, della sua regola dell'accoglienza e della forza di dire il vero. Anche quando costa caro, e si paga con la vita, per la collettività".