Parcheggi aree blu, dopo la sentenza del Tar ancora multe salate per i cittadini
E il comune di Matera rimane inerte, la denuncia di Pedicini
venerdì 16 gennaio 2015
9.16
Il consigliere comunale di Forza Italia, Adriano Pedicini, torna a farsi sentire sull'annosa questione dei parcheggi, un problema mai risolto della città di Matera che il consigliere forzista da sempre denuncia. E' arrivato ieri, tramite nota stampa, l'annuncio che "il gruppo consiliare del PDL-FI presenterà in consiglio comunale un ordine del giorno per chiedere che si provveda immediatamente a rispettare quanto previsto dall'espletato bando e si concluda con certezza l'iter amministrativo così come stabilito dalla sentenza del TAR Basilicata".
"Questo è il settimo anno – scrive Pedicini - che i parcheggi in aree blu e coperti sono in proroga, un tempo infinito; dopo un bando ed una sentenza siamo ancora a parlare a far chiacchiere per decidere sul cosa fare. Frattanto nella gestione di questo importante servizio urbano non vi è alcuna chiarezza, se non quella di aver perdite economiche ingenti e parcheggi non funzionanti, chiusi. A nessuno importa che nelle casse dell'amministrazione queste economie, che dovrebbero essere certe, sono le più fuggiasche di sempre".
A Novembre 2014 il Tar di Basilicata si è pronunciato sulle contravvenzioni illegittime nelle aree blu di sosta dando sostanzialmente ragione al comune di Matera e respingendo la richiesta di annullamento del bando di gara proposto dall'attuale gestore dei parcheggi, l'azienda Sisas. "Da allora nulla si è mosso se non la ovvia impugnazione, con ricorso in Consiglio di Stato da parte dell'impresa soccombente. Ma l'amministrazione comunale cosa ha fatto? Nessuna spinta, tutto tace se non il parlarsi sotto voce su un tema che invece deve essere urlato perché il tempo è scaduto; sino ad oggi si sono prodotti danni irreparabili ed i cittadini continuano a pagare contravvenzioni di 50 euro per grattino scaduto, mentre dovrebbero pagare un euro!".
Non solo, il contenzioso tra comune di Matera e Sisas riguarda anche il parcheggio di via delle Nazioni Unite, che attualmente "rimane vuoto e vandalizzato". La situazione rimasta in sospeso "fa sì che da tale servizio non si ricavi nulla, mentre il gestore avrebbe dovuto versare ogni trimestre nelle casse comunali il canone derivante dall'affitto degli stalli; cosa che, ancor peggio, ricade sul destino del personale addetto al controllo che doveva fruire di un contratto a tempo indeterminato. Questi sono i contenuti della delibera nr. 15 del 2012, riversati nel bando di gara".
"Invece cosa accade? – continua Pedicini - Il comune di Matera da sette anni, ha un contratto in proroga, un contenzioso infinito con cifre spropositate, non incassa un centesimo da un affidamento di un servizio municipale; una questione senza alcuna trasparenza lasciata a decantare così come giace la pregevole struttura costata sette milioni di euro in via della Nazioni Unite, senza alcun ritegno o coraggiosa e sana decisione da parte di chi gestisce la cosa pubblica".
Il consigliere non le manda a dire e, infine, sentenzia: "Un esempio epico di inefficienza ed incapacità gestionale che perdura da anni, rimasta nell'inerzia più totale nonostante un bando abbia definito vincitore la stessa società che oggi gestisce i parcheggi. In tutto questo tempo nonostante ingenti perdite economiche, il comune di Matera è stato a guardare, senza far nulla, quasi la decisione non fosse propria, inerzia che ancora oggi insiste".
"Questo è il settimo anno – scrive Pedicini - che i parcheggi in aree blu e coperti sono in proroga, un tempo infinito; dopo un bando ed una sentenza siamo ancora a parlare a far chiacchiere per decidere sul cosa fare. Frattanto nella gestione di questo importante servizio urbano non vi è alcuna chiarezza, se non quella di aver perdite economiche ingenti e parcheggi non funzionanti, chiusi. A nessuno importa che nelle casse dell'amministrazione queste economie, che dovrebbero essere certe, sono le più fuggiasche di sempre".
A Novembre 2014 il Tar di Basilicata si è pronunciato sulle contravvenzioni illegittime nelle aree blu di sosta dando sostanzialmente ragione al comune di Matera e respingendo la richiesta di annullamento del bando di gara proposto dall'attuale gestore dei parcheggi, l'azienda Sisas. "Da allora nulla si è mosso se non la ovvia impugnazione, con ricorso in Consiglio di Stato da parte dell'impresa soccombente. Ma l'amministrazione comunale cosa ha fatto? Nessuna spinta, tutto tace se non il parlarsi sotto voce su un tema che invece deve essere urlato perché il tempo è scaduto; sino ad oggi si sono prodotti danni irreparabili ed i cittadini continuano a pagare contravvenzioni di 50 euro per grattino scaduto, mentre dovrebbero pagare un euro!".
Non solo, il contenzioso tra comune di Matera e Sisas riguarda anche il parcheggio di via delle Nazioni Unite, che attualmente "rimane vuoto e vandalizzato". La situazione rimasta in sospeso "fa sì che da tale servizio non si ricavi nulla, mentre il gestore avrebbe dovuto versare ogni trimestre nelle casse comunali il canone derivante dall'affitto degli stalli; cosa che, ancor peggio, ricade sul destino del personale addetto al controllo che doveva fruire di un contratto a tempo indeterminato. Questi sono i contenuti della delibera nr. 15 del 2012, riversati nel bando di gara".
"Invece cosa accade? – continua Pedicini - Il comune di Matera da sette anni, ha un contratto in proroga, un contenzioso infinito con cifre spropositate, non incassa un centesimo da un affidamento di un servizio municipale; una questione senza alcuna trasparenza lasciata a decantare così come giace la pregevole struttura costata sette milioni di euro in via della Nazioni Unite, senza alcun ritegno o coraggiosa e sana decisione da parte di chi gestisce la cosa pubblica".
Il consigliere non le manda a dire e, infine, sentenzia: "Un esempio epico di inefficienza ed incapacità gestionale che perdura da anni, rimasta nell'inerzia più totale nonostante un bando abbia definito vincitore la stessa società che oggi gestisce i parcheggi. In tutto questo tempo nonostante ingenti perdite economiche, il comune di Matera è stato a guardare, senza far nulla, quasi la decisione non fosse propria, inerzia che ancora oggi insiste".