Palombaro Lungo, la “Cattedrale dell’acqua” nel cuore della città
Profonda 15 metri, contiene circa 5.000 metri cubi di acqua
domenica 3 agosto 2014
13.05
Matera ha uno scrigno sotterraneo che gli è valso il titolo di Patrimonio Mondiale dell'Umanità, tutelato dall'Unesco nel 1993. Stiamo parlando del rinomato Palombaro Lungo.
Il Palombaro Lungo è una grande cisterna sotterranea collocata sotto la parte antica della città (Piazza Vittorio Veneto), definita la "Cattedrale dell'acqua". Fu realizzata nel 1846, grazie all'opera di Monsignor A. Di Macco, come riserva idrica pubblica, a sostegno degli abitanti del Sasso Caveoso. L'etimologia del termine Palombaro, d'altronde, non lascia spazio a dubbi. Esso deriva dal latino "plumbarius", colui che rivestiva con il piombo le condutture che portavano l'acqua dagli acquedotti alle case, alle fontane e alle terme.
Tale cisterna è profonda 15 metri e contiene circa 5000 metri cubi di acqua. Tuttora, sia i turisti che i residenti materani possono visitare la cisterna e ammirare l'acqua paludosa in cui è racchiusa, seguendo un percorso ben delineato, favorito da alcuni gradini, che ben si adatta al contesto e da cui è possibile immortalare con macchine fotografiche, ipad, smartphone e tablet il meraviglioso luogo che si impone ai loro occhi.
Abbiamo ascoltato il Presidente dell'Associazione Guide Turistiche Autorizzate di Basilicata – GTA, Giovanni Ricciardi, per tracciare un bilancio di quasi 3 anni di gestione, esattamente a partire dal 17 dicembre 2011, giorno in cui la cisterna è stata riaperta al pubblico: "L'affluenza è molto buona, non posso esprimermi sulla cifra esatta visto che la stagione è nel vivo, ma direi che siamo sulle migliaia di presenze annuali. Come ogni anno il ricavato dei nostri biglietti, che hanno un modico costo di 3 euro, viene devoluto il giorno dell'Epifania, 6 gennaio, di concerto con il Comune di Matera ad alcune associazioni di volontariato cittadine".
Ricordiamo che nel periodo estivo è possibile visitare il Palombaro tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20. Nel periodo invernale le visite guidate sono possibili soltanto il sabato, la domenica, festivi e prefestivi nelle stesse fasce d'orario, mentre per i restanti giorni si può visitare previa prenotazione.
Il Palombaro Lungo è una grande cisterna sotterranea collocata sotto la parte antica della città (Piazza Vittorio Veneto), definita la "Cattedrale dell'acqua". Fu realizzata nel 1846, grazie all'opera di Monsignor A. Di Macco, come riserva idrica pubblica, a sostegno degli abitanti del Sasso Caveoso. L'etimologia del termine Palombaro, d'altronde, non lascia spazio a dubbi. Esso deriva dal latino "plumbarius", colui che rivestiva con il piombo le condutture che portavano l'acqua dagli acquedotti alle case, alle fontane e alle terme.
Tale cisterna è profonda 15 metri e contiene circa 5000 metri cubi di acqua. Tuttora, sia i turisti che i residenti materani possono visitare la cisterna e ammirare l'acqua paludosa in cui è racchiusa, seguendo un percorso ben delineato, favorito da alcuni gradini, che ben si adatta al contesto e da cui è possibile immortalare con macchine fotografiche, ipad, smartphone e tablet il meraviglioso luogo che si impone ai loro occhi.
Abbiamo ascoltato il Presidente dell'Associazione Guide Turistiche Autorizzate di Basilicata – GTA, Giovanni Ricciardi, per tracciare un bilancio di quasi 3 anni di gestione, esattamente a partire dal 17 dicembre 2011, giorno in cui la cisterna è stata riaperta al pubblico: "L'affluenza è molto buona, non posso esprimermi sulla cifra esatta visto che la stagione è nel vivo, ma direi che siamo sulle migliaia di presenze annuali. Come ogni anno il ricavato dei nostri biglietti, che hanno un modico costo di 3 euro, viene devoluto il giorno dell'Epifania, 6 gennaio, di concerto con il Comune di Matera ad alcune associazioni di volontariato cittadine".
Ricordiamo che nel periodo estivo è possibile visitare il Palombaro tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20. Nel periodo invernale le visite guidate sono possibili soltanto il sabato, la domenica, festivi e prefestivi nelle stesse fasce d'orario, mentre per i restanti giorni si può visitare previa prenotazione.