Ospedale, denunciata l'aggressione di operatori sanitari
Fials Matera, “sanità sul baratro e operatori al collasso”
giovedì 16 settembre 2021
17.00
"Sono diventate ormai quotidiane le aggressioni subite dagli operatori sanitari del Pronto soccorso di Matera e non solo".
Questo l'inizio del comunicato del sindacato Fials Matera che denuncia delle aggressioni avvenute presso l'ospedale Madonna delle Grazie. La nota della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità prosegue:
"Questi eventi si stanno moltiplicando perché i cittadini sono arrabbiati, visto che non riescono a trovare date disponibili per le prestazioni sanitarie e riversano ansia e frustrazione contro gli infermieri ed i medici del pronto soccorso, che ogni giorno sono in prima linea nonostante la gravissima carenza di medici, infermieri, oss, emergenza che ha raggiunto numeri spaventosi. Nell'Asm mancano circa 500 operatori sanitari frutto di politiche scellerate votate al risparmio e piani assunzioni assurdi che ci hanno portato sul baratro. Gli operatori sono al collasso e nonostante tutto con abnegazione cercano di resistere, ma la misura ormai è colma tanto che sono tantissime le richieste di trasferimento in altre aziende.
Le tanto sbandierate assunzioni in campagna elettorale dell'assessore regionale Leone non sono mai arrivate, dalla mobilità solo pochi spiccioli e dai concorsi non arriverà personale nel breve termine ma passerà almeno un anno. Per arginare il problema aggressioni il nostro referente della sicurezza dei lavoratori Rosario Coretti ha più volte scritto alla dirigenza Asm chiedendo di ripristinare il servizio di vigilanza con le guardie giurate che oggi è sospeso perché la guardia è stata dirottata presso la hub vaccinale. Gli operatori si trovano così tra due fuochi: da un lato i cittadini arrabbiati, dall'altro un azienda che al momento poco può fare per fronteggiare questa situazione. Servirebbero subito assunzioni urgenti anche per poter riaprire le prestazioni sanitarie ambulatoriali ancora bloccate e che non si riescono a recuperare. Chiediamo alle istituzioni di intervenire urgentemente anche perché oltre al COVID ci sono tutte le altre patologie che non vanno in vacanza. Nei prossimi giorni organizzeremo Assemblee in tutti i presidi Asm in preparazione di uno stato di agitazione di tutto il personale Asm."
Questo l'inizio del comunicato del sindacato Fials Matera che denuncia delle aggressioni avvenute presso l'ospedale Madonna delle Grazie. La nota della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità prosegue:
"Questi eventi si stanno moltiplicando perché i cittadini sono arrabbiati, visto che non riescono a trovare date disponibili per le prestazioni sanitarie e riversano ansia e frustrazione contro gli infermieri ed i medici del pronto soccorso, che ogni giorno sono in prima linea nonostante la gravissima carenza di medici, infermieri, oss, emergenza che ha raggiunto numeri spaventosi. Nell'Asm mancano circa 500 operatori sanitari frutto di politiche scellerate votate al risparmio e piani assunzioni assurdi che ci hanno portato sul baratro. Gli operatori sono al collasso e nonostante tutto con abnegazione cercano di resistere, ma la misura ormai è colma tanto che sono tantissime le richieste di trasferimento in altre aziende.
Le tanto sbandierate assunzioni in campagna elettorale dell'assessore regionale Leone non sono mai arrivate, dalla mobilità solo pochi spiccioli e dai concorsi non arriverà personale nel breve termine ma passerà almeno un anno. Per arginare il problema aggressioni il nostro referente della sicurezza dei lavoratori Rosario Coretti ha più volte scritto alla dirigenza Asm chiedendo di ripristinare il servizio di vigilanza con le guardie giurate che oggi è sospeso perché la guardia è stata dirottata presso la hub vaccinale. Gli operatori si trovano così tra due fuochi: da un lato i cittadini arrabbiati, dall'altro un azienda che al momento poco può fare per fronteggiare questa situazione. Servirebbero subito assunzioni urgenti anche per poter riaprire le prestazioni sanitarie ambulatoriali ancora bloccate e che non si riescono a recuperare. Chiediamo alle istituzioni di intervenire urgentemente anche perché oltre al COVID ci sono tutte le altre patologie che non vanno in vacanza. Nei prossimi giorni organizzeremo Assemblee in tutti i presidi Asm in preparazione di uno stato di agitazione di tutto il personale Asm."