Oltre 2mila visitatori per la mostra Lumi di Chanukkah

Un grande successo per la Fondazione Sassi

martedì 7 maggio 2019 10.50
E' ormai giunta al termine la mostra intitolata « Lumi di Chanukkah – Una collezione tra storia, arte e design » che si è tenuta dal 31 marzo al 1 maggio 2019 a Matera, con opere provenienti dal Museo dei Lumi di Casale Monferrato.

La mostra, organizzata e promossa dalla Fondazione Sassi di Matera in collaborazione con la Fondazione Arte, Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale – Onlus, è stata un grande successo.

Sono stati, infatti, 2.116 gli ingressi alla mostra con un pubblico internazionale tra francesi, inglesi, greci, oltre a visitatori provenienti da tutta Italia che hanno potuto ammirare le 31 chanukkiot (in ebraico, il nome delle Lampade rituali a nove braccia), realizzate dai nomi più importanti dell'arte contemporanea internazionale.

Tra gli artisti, vi erano opere di Amendola, Arman, Assmann, Barni, Bobba, Bonaldi, Canova, Carroll, Colin, Fallini, Fioroni, Francia, Fusari, Gerstein, Hassoun, Isgrò, Levy, Lodola, Luzzati, Mondino, Osgnach, Palterer, Pili, Pomodoro, Porta, Ravà, Recalcati, Ronda, Topor, Wolf e Xerra che hanno conquistato sia gli estimatori che quanti si sono avvicinati per la prima volta all'arte contemporanea.

Un bilancio, dunque, positivo per la mostra « Lumi di Chanukkah - Una collezione tra storia, arte e design » che ha catalizzato per un mese l'attenzione della Capitale Europea della Cultura.

E' stata una festa di luce, fra Casale Monferrato e Matera, conclusa con un massaggio di unione fra territori, e con la consegna al presidente della Fondazione Sassi, Vincenzo Santochirico, all'assessore alla cultura del Comune di Matera Giampaolo D'Andrea e ai rappresentanti dei Comuni di Casale Monferrato e Lecce e del Must-Museo Storico della Città di Lecce (città che ospiterà la mostra da giugno a settembre) di una delle cinque lettere dell'opera «Inaugurazione » di Gabriele Levy, lo scultore che, per questa mostra, ha creato un'opera, in terra, sassi e gesso, composta da cinque lettere che compongono la scritta Chanukkah in caratteri ebraici.

"Il successo dell'evento espositivo", ha dichiarato il presidente della Fondazione, "gratifica il nostro impegno ad ampliare l'offerta culturale della città, (…) nel segno non solo della tolleranza, ma anche della comprensione e condivisione"