Lavoro, arriva Garanzia Giovani
17 milioni stanziati per giovani lucani disoccupati
mercoledì 23 luglio 2014
13.30
Promuovere l'occupazione in Basilicata di tutti quei giovani che né studiano né lavorano, questo è l'obiettivo del Programma Garanzia Giovani presentato ieri, 22 Luglio, in Regione dall'assessore alla Formazione, Politiche di sviluppo, Lavoro e Ricerca, Raffaele Liberali.
Si tratta di un progetto avviato dall'Unione europea e definito in uno schema operativo nazionale (Pon) con le Regioni in qualità di organismi intermedi.
Il Programma Garanzia Giovani ha una dotazione finanziaria di poco superiore ai 17 milioni di euro ed è rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, i cosiddetti Neet, (Not in education, employment or training), quei ragazzi disoccupati da almeno quattro mesi, anche non lucani iscritti in Basilicata, e che non frequentano alcun corso d'istruzione o formazione. Il programma è indirizzato al reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ai tirocini extra-curriculari con particolare attenzione alla mobilità geografica, al reinserimento nella scuola dell'obbligo e all'orientamento specialistico di secondo livello.
Tra le novità presentate nel corso della conferenza stampa di "Garanzia Giovani", un importante accordo si è raggiunto con le associazioni sindacali e datoriali che si sono impegnati ad integrare lo stipendio dei tirocinanti (pari a 450 euro) di altri 150. È un accordo unico in Italia - ha rivendicato Liberali - nella convinzione che una parte significativa di questa esperienza si possa trasformare in contratti definitivi. Previsti anche bonus occupazionali". Parole che ci si augura trovino un riscontro nella realtà, al contrario di quanto è avvenuto nelle precedenti esperienze messe in atto in regione.
Al programma ci si può iscrivere entro il 31 dicembre del 2015 attraverso il sito nazionale o i portali regionali. In Basilicata vi hanno aderito 3486 ragazzi, non tutti eleggibili. Maggiori le iscrizioni in provincia di Potenza 1503, meno nel Materano con 426 click. I lucani sono 2533, poco meno del 50% i laureati.
Tempi brevi per il reale avvio. Tra settembre e ottobre il via libera alle prime misure.
I propositi sembrano, ancora una volta, ottimi, ma il dubbio legittimo resta ed è quello di trovarsi dinanzi all'ennesima forma di assistenzialismo verso brillanti giovani che, abbagliati dall'illusoria prospettiva di una reale occupazione in Basilicata, si ritrovano poi all'interno del solito corso di formazione fine a se stesso. D'altro canto gli esempi in questo senso non mancano, tra i più recenti vi sono Un Ponte per l'Occupazione e le Work Experiences.
Si tratta di un progetto avviato dall'Unione europea e definito in uno schema operativo nazionale (Pon) con le Regioni in qualità di organismi intermedi.
Il Programma Garanzia Giovani ha una dotazione finanziaria di poco superiore ai 17 milioni di euro ed è rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, i cosiddetti Neet, (Not in education, employment or training), quei ragazzi disoccupati da almeno quattro mesi, anche non lucani iscritti in Basilicata, e che non frequentano alcun corso d'istruzione o formazione. Il programma è indirizzato al reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ai tirocini extra-curriculari con particolare attenzione alla mobilità geografica, al reinserimento nella scuola dell'obbligo e all'orientamento specialistico di secondo livello.
Tra le novità presentate nel corso della conferenza stampa di "Garanzia Giovani", un importante accordo si è raggiunto con le associazioni sindacali e datoriali che si sono impegnati ad integrare lo stipendio dei tirocinanti (pari a 450 euro) di altri 150. È un accordo unico in Italia - ha rivendicato Liberali - nella convinzione che una parte significativa di questa esperienza si possa trasformare in contratti definitivi. Previsti anche bonus occupazionali". Parole che ci si augura trovino un riscontro nella realtà, al contrario di quanto è avvenuto nelle precedenti esperienze messe in atto in regione.
Al programma ci si può iscrivere entro il 31 dicembre del 2015 attraverso il sito nazionale o i portali regionali. In Basilicata vi hanno aderito 3486 ragazzi, non tutti eleggibili. Maggiori le iscrizioni in provincia di Potenza 1503, meno nel Materano con 426 click. I lucani sono 2533, poco meno del 50% i laureati.
Tempi brevi per il reale avvio. Tra settembre e ottobre il via libera alle prime misure.
I propositi sembrano, ancora una volta, ottimi, ma il dubbio legittimo resta ed è quello di trovarsi dinanzi all'ennesima forma di assistenzialismo verso brillanti giovani che, abbagliati dall'illusoria prospettiva di una reale occupazione in Basilicata, si ritrovano poi all'interno del solito corso di formazione fine a se stesso. D'altro canto gli esempi in questo senso non mancano, tra i più recenti vi sono Un Ponte per l'Occupazione e le Work Experiences.