Nomine staff del sindaco, Bennardi replica all'opposizione
Il primo cittadino intende fare chiarezza e mettere fine alle polemiche
mercoledì 3 febbraio 2021
12.54
La misura è colma. Questo sembra aver pensato il sindaco di Matera Domenico Bennardi sulle polemiche che da giorni imperversano sui social e sugli organi di informazione locale circa le scelte del primo cittadino riguardanti i componenti del suo staff.
Innanzitutto Bennardi ha ricordato che la nomina dei componenti dello staff è prerogativa del sindaco, legata da un rapporto fiduciario di collaborazione. "Non è stato bandito nessun concorso, ma è stata data evidenza pubblica ad un avviso"- ha chiarito il sindaco, ammettendo di aver ritardato troppo il suo intervento, che avrebbe potuto evitare "una insensata speculazione politica".
Altra questione sulla quale Bennardi fa ammenda è il ruolo che gli stretti collaboratori ricoprono, che andava chiarito prima alla popolazione, per evitare facili critiche. Infatti, l'enorme mole di lavoro che attende il sindaco non può essere svolta in solitaria, ma c'è bisogno di una squadra che operi in maniera coordinata al fianco del primo cittadino.
Uno staff che Bennardi non ha nominato appena insediato, come sarebbe stato logico, ma che preso dalle urgenze ha rinviato finora. "Devo ammettere di avere rimandato la formazione della squadra per troppe settimane"- ammette il sindaco, che spiega di aver agito come un responsabile padre di famiglia, pensando di risolvere prima i problemi urgenti. "Nelle famiglie, si pensa prima a pagare le bollette per evitare che stacchino la luce e poi a comprare gli abiti nuovi"- commenta Bennardi, difendendo la legittimità delle proprie scelte circa i componenti dello staff, così come prima di lui hanno fatto i suoi predecessori.
"La scelta di ricorrere all'avviso pubblico anche per individuare le persone cui affidare questi incarichi fiduciari non solo è legittima, ma è quella più di frequente seguita dalle Amministrazioni pubbliche di tutta Italia"- ha dichiarato il primo cittadino, ricordando che la legge raccomanda di dare evidenza pubblica, pur trattandosi di scelte fiduciarie, ricondotte alla discrezionalità del sindaco.
"Appurata che fosse questa la procedura più corretta da seguire, ho scelto liberamente i membri dello staff dopo aver esaminato i numerosi curriculum pervenuti"- continua Bennardi, che spiega di aver scelto Mazzei e Rubino "sulla base di competenza oggettive cui si uniscono valori di correttezza che fondano quella fiducia indispensabile per ricoprire il ruolo". Stesso dicasi per l'addetto stampa. "Non solo voglio una persona di fiducia, ma voglio anche che sia anche un professionista".
Dunque, validi collaboratori e persone di fiducia incondizionata, per affrontare l'impegnativa sfida di governare la città, così come prevede la legge. Aspetti espressi chiaramente nell'avviso pubblico che -ricorda Bennardi- consente di individuare tali figure "a insindacabile giudizio del sindaco, stante la natura fiduciaria dell'incarico da conferirsi".
Bennardi invita la città a giudicare il suo operato e quello dello staff, di cui è il responsabile, a fine del suo mandato, dicendosi pronto ad assumere provvedimenti qualora si rilevassero errori da parte die suoi collaboratori. "Allora, magari avrei potuto formalizzare la scelta dello staff non appena è iniziata la partita anziché chiedere la gratuita disponibilità di persone volenterose e indubbiamente capaci: ma magari tutto ciò è stato anche utile a verificarne le capacità e il grado di affidabilità di cui Matera ha bisogno. Perché anche il sindaco ha bisogno di imparare"- conclude il primo cittadino.
Innanzitutto Bennardi ha ricordato che la nomina dei componenti dello staff è prerogativa del sindaco, legata da un rapporto fiduciario di collaborazione. "Non è stato bandito nessun concorso, ma è stata data evidenza pubblica ad un avviso"- ha chiarito il sindaco, ammettendo di aver ritardato troppo il suo intervento, che avrebbe potuto evitare "una insensata speculazione politica".
Altra questione sulla quale Bennardi fa ammenda è il ruolo che gli stretti collaboratori ricoprono, che andava chiarito prima alla popolazione, per evitare facili critiche. Infatti, l'enorme mole di lavoro che attende il sindaco non può essere svolta in solitaria, ma c'è bisogno di una squadra che operi in maniera coordinata al fianco del primo cittadino.
Uno staff che Bennardi non ha nominato appena insediato, come sarebbe stato logico, ma che preso dalle urgenze ha rinviato finora. "Devo ammettere di avere rimandato la formazione della squadra per troppe settimane"- ammette il sindaco, che spiega di aver agito come un responsabile padre di famiglia, pensando di risolvere prima i problemi urgenti. "Nelle famiglie, si pensa prima a pagare le bollette per evitare che stacchino la luce e poi a comprare gli abiti nuovi"- commenta Bennardi, difendendo la legittimità delle proprie scelte circa i componenti dello staff, così come prima di lui hanno fatto i suoi predecessori.
"La scelta di ricorrere all'avviso pubblico anche per individuare le persone cui affidare questi incarichi fiduciari non solo è legittima, ma è quella più di frequente seguita dalle Amministrazioni pubbliche di tutta Italia"- ha dichiarato il primo cittadino, ricordando che la legge raccomanda di dare evidenza pubblica, pur trattandosi di scelte fiduciarie, ricondotte alla discrezionalità del sindaco.
"Appurata che fosse questa la procedura più corretta da seguire, ho scelto liberamente i membri dello staff dopo aver esaminato i numerosi curriculum pervenuti"- continua Bennardi, che spiega di aver scelto Mazzei e Rubino "sulla base di competenza oggettive cui si uniscono valori di correttezza che fondano quella fiducia indispensabile per ricoprire il ruolo". Stesso dicasi per l'addetto stampa. "Non solo voglio una persona di fiducia, ma voglio anche che sia anche un professionista".
Dunque, validi collaboratori e persone di fiducia incondizionata, per affrontare l'impegnativa sfida di governare la città, così come prevede la legge. Aspetti espressi chiaramente nell'avviso pubblico che -ricorda Bennardi- consente di individuare tali figure "a insindacabile giudizio del sindaco, stante la natura fiduciaria dell'incarico da conferirsi".
Bennardi invita la città a giudicare il suo operato e quello dello staff, di cui è il responsabile, a fine del suo mandato, dicendosi pronto ad assumere provvedimenti qualora si rilevassero errori da parte die suoi collaboratori. "Allora, magari avrei potuto formalizzare la scelta dello staff non appena è iniziata la partita anziché chiedere la gratuita disponibilità di persone volenterose e indubbiamente capaci: ma magari tutto ciò è stato anche utile a verificarne le capacità e il grado di affidabilità di cui Matera ha bisogno. Perché anche il sindaco ha bisogno di imparare"- conclude il primo cittadino.