Movimento 5 Stelle, una petizione contro l'euro
Al via la raccolta firme per la legge popolare sull'uscita dall'euro
sabato 13 dicembre 2014
16.50
La crisi economica continua ad attanagliare famiglie ed imprese. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle propone una delle soluzioni che è all'ordine del giorno nell'opinione pubblica: l'uscita dell'Italia dall'euro.
Anche a Matera è iniziata la raccolta firme, promossa dagli attivisti pentastellati, per la legge popolare sull'uscita dalla moneta unica, alla quale seguirà in parlamento la proposta di referendum consultivo: "Abbiamo pensato di raccogliere le firme per proporre una legge d'iniziativa popolare che vada a modificare l'articolo 75 della Costituzione. Noi chiediamo che si possa consultare il popolo, con referendum abrogativi e consultivi, riguardo materie di trattati internazionali dove è collocata l'adesione dell'Italia all'euro". Per proporre la modifica in parlamento saranno necessarie 50.000 firme in 6 mesi di tempo, ma il movimento punta a 500.000 firme.
L'obiettivo del movimento è "di stare tra la gente e spiegare quali sono i danni che ha provocato l'euro alla nostra economia". La disoccupazione e la crisi economica sono "effetti di una politica economica ingessata, voluta a livello europeo e liberista". Le conseguenze sono che "le nostre aziende per competere sui mercati internazionali, non potendo sfruttare la leva del cambio valutario bloccata dall'euro, sono costrette ad abbattere i costi di produzione e quindi il costo del lavoro". Ma l'aspetto più interessante è l'impatto che gli italiani hanno avuto con l'euro: "il raddoppio dei prezzi sconvolgente". Ed aggiungono che uno dei motivi per cui siamo in crisi è "la concorrenza forte della Germania all'interno del mercato Ue".
La loro proposta è chiara: "L'idea è di tornare ad una moneta sovrana, in cui c'è un maggiore controllo dello Stato sulle istituzioni bancarie. La sovranità monetaria è importante per poter stampare moneta, evitare il default, controllare l'inflazione e decidere la politica economica italiana autonomamente".
Anche a Matera è iniziata la raccolta firme, promossa dagli attivisti pentastellati, per la legge popolare sull'uscita dalla moneta unica, alla quale seguirà in parlamento la proposta di referendum consultivo: "Abbiamo pensato di raccogliere le firme per proporre una legge d'iniziativa popolare che vada a modificare l'articolo 75 della Costituzione. Noi chiediamo che si possa consultare il popolo, con referendum abrogativi e consultivi, riguardo materie di trattati internazionali dove è collocata l'adesione dell'Italia all'euro". Per proporre la modifica in parlamento saranno necessarie 50.000 firme in 6 mesi di tempo, ma il movimento punta a 500.000 firme.
L'obiettivo del movimento è "di stare tra la gente e spiegare quali sono i danni che ha provocato l'euro alla nostra economia". La disoccupazione e la crisi economica sono "effetti di una politica economica ingessata, voluta a livello europeo e liberista". Le conseguenze sono che "le nostre aziende per competere sui mercati internazionali, non potendo sfruttare la leva del cambio valutario bloccata dall'euro, sono costrette ad abbattere i costi di produzione e quindi il costo del lavoro". Ma l'aspetto più interessante è l'impatto che gli italiani hanno avuto con l'euro: "il raddoppio dei prezzi sconvolgente". Ed aggiungono che uno dei motivi per cui siamo in crisi è "la concorrenza forte della Germania all'interno del mercato Ue".
La loro proposta è chiara: "L'idea è di tornare ad una moneta sovrana, in cui c'è un maggiore controllo dello Stato sulle istituzioni bancarie. La sovranità monetaria è importante per poter stampare moneta, evitare il default, controllare l'inflazione e decidere la politica economica italiana autonomamente".