Movimento 5 stelle: polemiche inutili su bando affitti
Intervento della consigliera Carlucci
lunedì 13 marzo 2023
9.16
"A seguito della pubblicazione del "Bando affitti" indetto dal Comune di Matera assistiamo sorpresi ad una serie di polemiche strumentali riguardo le modalità di presentazione delle domande per l'assegnazione di contributi del "Fondo Nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione -Anno 2021". Lo afferma la consigliera comunale del Movimento 5 stelle Mimma Carlucci.
La nota di Carlucci prosegue così.
"Lascia perplessi come non si perda occasione per strumentalizzare politicamente anche scelte e procedure tecniche opportune, tacendo invece su aspetti rilevanti e consistenti che hanno condizionato e limitato in maniera discutibile, anche giuridicamente, la platea dei potenziali beneficiari delle misure di sostegno di cui al bando. Proprio il partito di maggioranza assoluta in regione infatti omette vergognosamente di dire che la Regione Basilicata ha "dimenticato" di recepire la sentenza del 28 maggio 2021 n. 112 della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale lombarda (legge 27/2009) nella parte in cui riserva i canoni di locazione più bassi agli assegnatari di alloggi il cui reddito provenga da pensione, da lavoro dipendente o assimilato. Infatti, è contrario al principio di ragionevolezza escludere dai canoni di locazione più bassi, per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, le famiglie il cui reddito provenga da lavoro autonomo.
Come al solito si tenta di distogliere l'opinione pubblica dalle effettive discriminazioni inserite tra i requisiti posti a bando dalla Regione Basilicata, prima nei confronti dei cittadini extracomunitari e poi nei confronti di alcune categorie di lavoratori che segnano in maniera inequivocabile il taglio inferto ai danni di una comunità che rivendica tutele nella forma e nella sostanza sancita dalla Legge italiana. Ci auguriamo che con un bagno di umiltà, la Regione Basilicata faccia un passo indietro andando a modificare il requisito di cui alla lettera E del bando regionale, restituendo pari diritti e dignità ai cittadini lucani.
Restiamo in attesa in ogni caso di una dura, durissima presa di posizione da parte di chi contesta le procedure tecniche sulle azioni del Governo Meloni che, come riportato dall'Espresso, avrebbero fatto saltare a partire dall'anno 2023 il "Fondo nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole" di circa 250 milioni di euro all'anno utili a tutelare migliaia di famiglie a rischio sfratto. Quanto invece ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione, auspichiamo che tutte le amministrazioni pubbliche seguano il nostro esempio e mettano in campo ogni utile sforzo perché si dia attuazione al piano di trasformazione digitale del nostro paese. L'innovazione e la digitalizzazione dei servizi sono strumento di democrazia, di uguaglianza, di etica e giustizia sociale perché permettono di aggiungere requisiti di equità, giustizia e trasparenza nelle procedure di presentazione delle domande a garanzia di tutti i cittadini, senza distinzioni", conclude.
La nota di Carlucci prosegue così.
"Lascia perplessi come non si perda occasione per strumentalizzare politicamente anche scelte e procedure tecniche opportune, tacendo invece su aspetti rilevanti e consistenti che hanno condizionato e limitato in maniera discutibile, anche giuridicamente, la platea dei potenziali beneficiari delle misure di sostegno di cui al bando. Proprio il partito di maggioranza assoluta in regione infatti omette vergognosamente di dire che la Regione Basilicata ha "dimenticato" di recepire la sentenza del 28 maggio 2021 n. 112 della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la legge regionale lombarda (legge 27/2009) nella parte in cui riserva i canoni di locazione più bassi agli assegnatari di alloggi il cui reddito provenga da pensione, da lavoro dipendente o assimilato. Infatti, è contrario al principio di ragionevolezza escludere dai canoni di locazione più bassi, per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, le famiglie il cui reddito provenga da lavoro autonomo.
Come al solito si tenta di distogliere l'opinione pubblica dalle effettive discriminazioni inserite tra i requisiti posti a bando dalla Regione Basilicata, prima nei confronti dei cittadini extracomunitari e poi nei confronti di alcune categorie di lavoratori che segnano in maniera inequivocabile il taglio inferto ai danni di una comunità che rivendica tutele nella forma e nella sostanza sancita dalla Legge italiana. Ci auguriamo che con un bagno di umiltà, la Regione Basilicata faccia un passo indietro andando a modificare il requisito di cui alla lettera E del bando regionale, restituendo pari diritti e dignità ai cittadini lucani.
Restiamo in attesa in ogni caso di una dura, durissima presa di posizione da parte di chi contesta le procedure tecniche sulle azioni del Governo Meloni che, come riportato dall'Espresso, avrebbero fatto saltare a partire dall'anno 2023 il "Fondo nazionale per il contributo affitto e morosità incolpevole" di circa 250 milioni di euro all'anno utili a tutelare migliaia di famiglie a rischio sfratto. Quanto invece ai servizi offerti dalla pubblica amministrazione, auspichiamo che tutte le amministrazioni pubbliche seguano il nostro esempio e mettano in campo ogni utile sforzo perché si dia attuazione al piano di trasformazione digitale del nostro paese. L'innovazione e la digitalizzazione dei servizi sono strumento di democrazia, di uguaglianza, di etica e giustizia sociale perché permettono di aggiungere requisiti di equità, giustizia e trasparenza nelle procedure di presentazione delle domande a garanzia di tutti i cittadini, senza distinzioni", conclude.