Mobile imbottito, blitz per 500 mila euro
Sequestrati dalla Guardia di Finanza beni a imprenditori del settore
mercoledì 9 aprile 2014
13.02
Blitz della Guardia di Finanza di Matera per bloccare un gruppo di imprenditori materani che cercavano di evadere la bancarotta fraudolenta, sequestrati beni per 500mila euro.
Nella giornata di ieri sono stati sequestrati tre immobili, tra Matera e provincia, un'auto tedesca di lusso e alcuni certificati di deposito bancari. E' questo il "bottino" dell'azione delle Fiamme Gialle, su provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale dei militari della Compagnia Guardia di Finanza di Matera. A farne le spese, quattro imprenditori della città dei Sassi, denunciati, oltre che per la bancarotta fraudolenta, anche per reati tributari (come omessi versamenti di Iva, Irpef e delle ritenute previdenziali e assistenziali).
Il sequestro è stato preventivo per equivalente, e precede l'eventuale confisca dei beni stessi. Il tutto è nato da una attenta e dettagliata attività di indagine sviluppata dalle Fiamme Gialle materane, durata diversi mesi, e originata dal fallimento di una società operante nel settore del mobile imbottito, che ha consentito di tracciare le condotte anomale di alcuni amministratori e soci dell'impresa, che l'hanno volutamente indebitata.
Il depauperamento totale delle casse della società è stato scientemente operato attraverso la creazione di un'impresa di consulenza gestita dagli stessi soci che, nel triennio antecedente al fallimento, ha fatturato somme per circa 360.000,00 euro alla società fallita, per fantomatiche "attività di consulenza di mercato e servizi di direzione generale".
La dinamica patologica di deterioramento è stata realizzata con la cessione delle quote sociali ad un soggetto extracomunitario, il quale si sarebbe dovuto addossare le responsabilità penali, civili ed amministrative della precedente gestione e nei confronti di cui lo Stato non sarebbe stato in grado di recuperare gli ingenti crediti vantati, sino alla scoperta del perverso meccanismo che, invece, era alla regia di tutto.
Nella giornata di ieri sono stati sequestrati tre immobili, tra Matera e provincia, un'auto tedesca di lusso e alcuni certificati di deposito bancari. E' questo il "bottino" dell'azione delle Fiamme Gialle, su provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale dei militari della Compagnia Guardia di Finanza di Matera. A farne le spese, quattro imprenditori della città dei Sassi, denunciati, oltre che per la bancarotta fraudolenta, anche per reati tributari (come omessi versamenti di Iva, Irpef e delle ritenute previdenziali e assistenziali).
Il sequestro è stato preventivo per equivalente, e precede l'eventuale confisca dei beni stessi. Il tutto è nato da una attenta e dettagliata attività di indagine sviluppata dalle Fiamme Gialle materane, durata diversi mesi, e originata dal fallimento di una società operante nel settore del mobile imbottito, che ha consentito di tracciare le condotte anomale di alcuni amministratori e soci dell'impresa, che l'hanno volutamente indebitata.
Il depauperamento totale delle casse della società è stato scientemente operato attraverso la creazione di un'impresa di consulenza gestita dagli stessi soci che, nel triennio antecedente al fallimento, ha fatturato somme per circa 360.000,00 euro alla società fallita, per fantomatiche "attività di consulenza di mercato e servizi di direzione generale".
La dinamica patologica di deterioramento è stata realizzata con la cessione delle quote sociali ad un soggetto extracomunitario, il quale si sarebbe dovuto addossare le responsabilità penali, civili ed amministrative della precedente gestione e nei confronti di cui lo Stato non sarebbe stato in grado di recuperare gli ingenti crediti vantati, sino alla scoperta del perverso meccanismo che, invece, era alla regia di tutto.